Turismo, Breton (Ue): “Serve un piano da 300 miliardi”

“Il turismo sarà di gran lunga il comparto economico più colpito dagli effetti della pandemia, per questo la sua ricostruzione deve essere in cima alla lista delle nostre priorità. All’intero settore dovremo destinare un quinto del nuovo fondo per la ripresa, che a mio avviso dovrebbe avere a disposizione un totale di 1.600 miliardi”. Lo afferma il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, in un’intervista concessa al quotidiano La Stampa.
Il turismo, ricorda, “rappresenta l’11% del Pil europeo e il 12% dell’occupazione. Sono 27 milioni di posti di lavoro, più di 3 milioni di società. E oggi le attività sono quasi a zero, per questo dico che è in cima alla lista delle nostre priorità.
Dobbiamo innanzitutto lavorare sugli strumenti finanziari per consentire liquidità a tutte le attività già a partire dalle prossime settimane. Per la fase di rilancio, credo che dovremo destinare al turismo il 20% del nostro Recovery Fund, il fondo per la ripresa”.
“Non tutti possono accedere al credito alle medesime condizioni – sottolinea Breton – e questo non è giusto perché di fronte a questa crisi siamo tutti uguali, a prescindere dalla situazione delle finanze pubbliche. Noi abbiamo calcolato che il fabbisogno in Europa è pari a circa il 10% del Pil Ue. E tutti devono poter ottenere prestiti a pari condizioni per arrivare a questa somma.
Da qui l’idea e la cifra del fondo da 1.600 miliardi che abbiamo proposto. Ci sono diversi modi per istituirlo: nel bilancio Ue, fuori dal bilancio Ue. Spetta ai governi decidere di questo e ne discuteranno al Consiglio di domani (oggi, ndr). Ma l’importante è che si faccia presto perché, specialmente nel turismo, la velocità è estremamente importante”.
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