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  • domenica 22 dicembre 2024

Telefonata tra Trump e la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen

Dopo la telefonata tra il presidente eletto Donald Trump e la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen la Cina ha ufficialmente protestat: infatti il governo di Pechino non riconosce l’indipendenza dell’isola e gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche con il governo di Taipei dal 1979. Il colloquio tra Trump e Tsai ha rotto la scelta diplomatica americana che durava da oltre trent’anni. "C’è solo un’unica Cina nel mondo e Taiwan è un’inseparabile parte del territorio cinese. Il governo della repubblica popolare cinese è il solo legittimato a rappresentare la Cina" ha reso noto il ministro degli Esteri di Pechino. Nel frattempo da Taiwan arrivano i dettagli della telefonata tra i due leader. L’iniziativa della telefonata sarebbe partita da Tsai Ing-Wen, ha rivelato l’ufficio presidenziale: una mossa condotta dopo settimane di intensa attività di lobbying da parte di Taipei. La telefonata tra il presidente eletto degli Stati Uniti e Tsai è durata poco più di dieci minuti, ma si è trattato della prima conversazione telefonica resa pubblica tra un presidente dell’isola e un presidente, come in questo caso, degli Stati Uniti, dal 1979, quando Washington ha ufficialmente rotto i rapporti diplomatici ufficiali con Taipei. Taiwan, ha spiegato il portavoce dell’ufficio presidenziale di Taipei, Alex Huang, vuole mantenere buoni rapporti sia con gli Stati Uniti che con la Cina.

Donald Trump, president and chief executive of Trump Organization Inc. and 2016 Republican presidential candidate, stands for a photograph after a Bloomberg Television interview at his campaign headquarters in Trump Tower in New York, U.S., on Thursday, Oct. 15, 2015. According to Trump, Janet Yellen’s decision to delay hiking interest rates is motivated by politics. Photographer: John Taggart/Bloomberg via Getty Images *** Local Capton *** Donald Trump

I rapporti con Pechino e con Washington sono "ugualmente importanti ed entrambi sono di grande aiuto alla pace e alla stabilità nella regione". Nel corso del colloquio Tsai si è congratulata con Trump per la vittoria alle elezioni presidenziali e ha chiesto al presidente eletto degli Stati Uniti di appoggiare Taiwan per fare in modo che l’isola possa dare una maggiore contributo negli affari internazionali.
La Casa Bianca ha tenuto a precisare che non c’è nessun cambiamento sulla politica di "una sola Cina" portata avanti dagli Stati Uniti dopo la telefonata tra Trump e Tsai. "Restiamo fermamente impegnati alla nostra politica chiamata ’One China’", ha detto Ned Price, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale. "Il nostro interesse fondamentale è quello di relazioni pacifiche e stabili" con Pechino. Le tensioni tra Taipei e Pechino sono a livelli molto alti dopo che la presidente Tsai, insediatasi a maggio e convinta sostenitrice della indipendenza dell’isola ’ribelle’, s’è finora rifiutata di citare il ’Consenso del 1992’, il riconoscimento del principio di una ’Unica Cina’.
 

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