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  • giovedì 12 giugno 2025

Pernigotti chiude i battenti

Pernigotti, azienda italiana specializzata nella produzione di gianduiotti, torroni, uova di pasqua e preparati per gelato, chiude lo stabilimento a Novi Ligure. Lo annunciano i sindacati al termine dell’incontro con i rappresentanti della proprietà dell’azienda dolciaria, passata al gruppo turco Tuksoz. Ciò significa 100 lavoratori a casa e altrettante famiglie in difficoltà. I pochi impiegati del settore commerciale che rimarranno saranno trasferiti a Milano. E in città è già partita la mobilitazione che non ci sta a perdere un patrimonio di storia e tradizione. «Una decisione assurda e inaccettabile. Occorre capire le cause che hanno portato la proprietà a presentare sempre solo perdite, nonostante il settore dolciario tiri. Una proprietà che non ha mai investito un euro sullo stabilimento. Ho già informato il prefetto Antonio Apruzzese e tutti i parlamentari del territorio, perchè la questione deve diventare di rilievo generale ed essere trattata a tutti i livelli istituzionali con la massima attenzione». Così il sindaco di Novi Ligure (Alessandria), Rocchino Muliere, dopo l’annunciata chiusura della Pernigotti, storica azienda del cioccolato. Il primo cittadino si dice «al fianco di operai, rsu, sindacati, con i quali definire i passi successivi da fare per trovare, insieme, soluzioni alternative alla cessata attività. Non rinunceremo mai a un marchio storico, che la proprietà vorrebbe tenere, ma non si sa per cosa farne. La Pernigotti è patrimonio di Novi e dei novesi, oltre che un grande nome conosciuto che non può finire così». La lunga tradizione Pernigotti inizia nel 1860 con l’apertura a Novi Ligure di quella che presto diventerà una delle drogherie più rinomate del Piemonte, si legge sul sito. La qualità delle lavorazioni proposte porta in soli otto anni il suo fondatore, Stefano Pernigotti, a dare vita alla società Pernigotti & Figlio, aprendo la fabbrica che sarà un simbolo e un punto di riferimento per la città. A conferma del successo e del prestigio della sua offerta dolciaria, nel 1882 la società viene insignita con l’onorificenza dello Stemma Reale che la accredita ufficialmente come fornitore della Real Casa. Nel 1914, con l’inizio della Prima guerra mondiale, viene proibito l’uso dello zucchero nella preparazione di prodotti dolciari. Con intuizione e maestria, Paolo Pernigotti modifica allora la ricetta del Torrone, sostituendo lo zucchero con una quantità di miele più concentrata, ottenendo così un prodotto dal gusto e dalla consistenza unici. Il 1927 è un anno di svolta per l’azienda. Ha inizio infatti la produzione del grande classico della tradizione dolciaria piemontese: il Gianduiotto, che fonde cacao e pasta di nocciole e che diventa uno dei simboli più apprezzati della tradizione italiana nel cioccolato. Negli anni successivi la ricerca Pernigotti non si arresta e l’azienda cresce, cambia sede e continua a proporre prodotti che entrano nella storia e nelle case di tutti gli italiani come il Cremino, le Pepitas e il Nocciolato, per arrivare negli anni ’70 a essere una delle più importanti realtà nel settore del cioccolato.
 

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