Gli effetti dei stress test travolge non solo la borsa italiana ma anche quelle europee, affossate dai timori per la salute del sistema bancario, alimentati anche dal profit warning lanciato dal colosso tedesco Commerzbank che ha rivisto le previsioni di utile per il 2016.

La Borsa di Milano subisce una chiusura fortemente negativa, affossata ancora dalla debacle dei bancari: Ftse Mib -2,76% a 16.098 punti; All Share -2,64%.
Anche Mps tracolla infatti subisce un  crollodel 16,10% dopo essersi salvata alla vigilia grazie al piano di cessione degli npl e del conseguente aumento di capitale. Profondo rosso pure per Unicredit (-7,15%) sulle ipotesi che debba ricorrere a un sostanzioso aumento di capitale per rispondere in modo adeguato al risultato ottenuto all’esame dell’Eba.

Situazione drammatica, anche se in misura minore rispetto a Piazza Affari per le altre borse europee. Il Dax termina a Francoforte con una flessione dell’1,80% a 10.144,34 punti, assistendo a un tonfo di Commerzbank che perde il 9,19%. A Parigi il Cac 40 cede l’1,84% a 4.327,99 punti. A Londra il Ftse 100 lascia sul terreno lo 0,73% a 6.645,40 punti.

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