L’Istat e i numeri della crisi: cala il reddito e cresce la pressione fiscale

Nel quarto trimestre del 2019, la pressione fiscale è stata pari al 51,2%, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha reso noto l’Istat, che ha aggiunto che il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La flessione del potere d’acquisto è risultata più marcata (-0,4%) come conseguenza della dinamica positiva dei prezzi.
Nel quarto trimestre 2019, infatti, il deflatore implicito dei consumi è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre 2019 è stata pari all’8,2%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La lieve flessione riflette la sopra citata diminuzione del reddito disponibile a fronte di una stazionarietà della spesa per consumi finali .
Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre del 2019 è stato pari al 5,7%, invariato rispetto al trimestre precedente, per la flessione degli investimenti fissi lordi dello 0,3% e della già segnalata contrazione del reddito lordo disponibile.
“Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici – è il commento dell’Istat – ha subito nel quarto trimestre una diminuzione, dopo la crescita osservata nei primi nove mesi dell’anno. La riduzione del potere d’acquisto è stata più accentuata per la dinamica positiva dell’inflazione. Le famiglie hanno tuttavia mantenuto un livello stabile dei consumi nel quarto trimestre, con una marginale riduzione della propensione al risparmio”.
Commenti