L’Italia apre le porte al bitcoin
In Italia per l’acquisto di appartamenti sarà possibile utilizzare il bitcoin, una valuta virtuale che dalla sua nascita ha registrato uno sviluppo assolutamente imprevedibile, raggiungendo e superando il valore dell’oro. Il Bitcoin è stato inventato nel 2008 da uno sconosciuto (noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto). Sette anni fa un bitcoin valeva ’zero virgola qualcosa’, oggi è a 1.146 dollari.
L’Italia è il primo Paese al mondo in cui si potrà acquistare una casa in bitcoin, la criptovaluta. L’annuncio è stato dato da una società del settore immobiliare, il Gruppo Barletta, che permetterà di pagare con la moneta virtuale i 123 appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma. La novità è resa possibile da una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del settembre scorso, che ha di fatto riconosciuto i bitcoin come una valuta straniera, rendendo quindi possibile usarla in un atto notarile. Per incentivarne l’uso la società, che scommette su un portfolio in bitcoin, si è offerta di accollarsi le spese d’agenzia e notarili, consentendo un risparmio tra i 15 e i 45mila euro, in base al taglio degli immobili, all’acquirente che sceglierà il nuovo metodo di pagamento.
"Siamo la prima società immobiliare al mondo che vende in bitcoin e abbiamo deciso di farlo per tre ragioni: crediamo nei bitcoin; possiamo perché l’Agenzia delle Entrate italiana è una delle poche in Europa a riconoscere la criptovaluta; ci sono centinaia di giovani possessori di bitcoin, milionari, che potrebbero decidere di investirne una piccola parte in una casa", ha spiegato Paolo Barletta, giovane Ceo del gruppo.
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