L’Italia apre le porte al bitcoin


L’Italia è il primo Paese al mondo in cui si potrà acquistare una casa in bitcoin, la criptovaluta. L’annuncio è stato dato da una società del settore immobiliare, il Gruppo Barletta, che permetterà di pagare con la moneta virtuale i 123 appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma. La novità è resa possibile da una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del settembre scorso, che ha di fatto riconosciuto i bitcoin come una valuta straniera, rendendo quindi possibile usarla in un atto notarile. Per incentivarne l’uso la società, che scommette su un portfolio in bitcoin, si è offerta di accollarsi le spese d’agenzia e notarili, consentendo un risparmio tra i 15 e i 45mila euro, in base al taglio degli immobili, all’acquirente che sceglierà il nuovo metodo di pagamento.
"Siamo la prima società immobiliare al mondo che vende in bitcoin e abbiamo deciso di farlo per tre ragioni: crediamo nei bitcoin; possiamo perché l’Agenzia delle Entrate italiana è una delle poche in Europa a riconoscere la criptovaluta; ci sono centinaia di giovani possessori di bitcoin, milionari, che potrebbero decidere di investirne una piccola parte in una casa", ha spiegato Paolo Barletta, giovane Ceo del gruppo.

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