L’istituto di statistica annuncia che nel secondo trimestre del 2017 il PIL italiano è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. "L’economia italiana accelera sostenuta da una crescita diffusa tra i settori produttivi e dall’aumento dell’occupazione e mantiene un’intonazione positiva, segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita", così riporta l’Istat in una nota mensile. Altro dato importante è che la crescita si è realizzata nonostante il numero di giornate lavorative sia stato inferiore rispetto a entrambi i trimestri utilizzati come confronto: tre giornate in meno del primo trimestre 2017 e due in meno del secondo trimestre 2016. La cosa può sembrare ininfluente, ma nella stima di valori come il prodotto interno lordo si tratta di elementi che possono aggiungere o togliere uno o due decimi alla stima della variazione. La crescita ha riguardato tutti i principali aggregati della domanda interna, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,7% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL. Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’industria (+0,6%) e dei servizi (+0,4%), mentre il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito del 2,2%. Per quanto riguarda gli investimenti, il loro aumento è stato determinato da una crescita della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+0,6%) e dei mezzi di trasporto (+8,2%) mentre gli investimenti in costruzioni sono purtroppo diminuiti dello 0,4% (sono tuttavia cresciuti dell’1,2% nel confronto con il 2016). Per quanto riguarda il confronto con gli altri paesi, l’Istat ha confermato che nel secondo trimestre il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia, dello 0,6% in Germania, del 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% negli Stati Uniti, del 2,1% in Germania, dell’1,7% in Francia e nel Regno Unito. Nel complesso, il PIL dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.
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