Secondo gli ultima dati Istat il tasso di senza lavoro si è portato al 10,4%, ai livelli di marzo 2012. Ma gli occupati sono diminuiti di 28mila unità e coloro che neppure cercano sono saliti di 89mila. Il calo della disoccupazione, che "riguarda entrambi i generi e tutte le classi d’età", si deve a 113mila persone in cerca di lavoro in meno. In calo anche la disoccupazione giovanile, scesa al 30,8% (-1,0 punti), ovvero al minimo da ottobre 2011. Anche in questo caso c’è in parte l’effetto di un incremento dell’inattività. Resta ampiamente positivo il dato annuo (+277mila occupati), ma "la diminuzione congiunturale dell’occupazione è interamente determinata dalla componente femminile e si concentra tra le persone di 15-49 anni, mentre risultano in aumento gli occupati ultracinquantenni", dettaglia l’Istituto. "Nell’ultimo mese si registra una flessione per i dipendenti permanenti (-44 mila), mentre crescono in misura contenuta i dipendenti a termine e gli indipendenti (entrambi +8 mila)", aggiunge confermando una ormai consolidata tendenza all’incremento dei contratti a termine e sottolineando un recupero degli autonomi che caratterizza le ultime rilevazioni.
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