In questo marzo appena trascorso, l’indice dei prezzi al consumo (Nic), aumenta dello 0,4% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +0,5% di febbraio). Lo rileva l’Istat spiegando che la ripresa dell’inflazione si deve a diverse componenti. La più rilevante è l’inversione dei prezzi degli alimentari, trainata dal rialzo dei lavorati (+2,5%, da +1,3% di febbraio) e favorita dall’ampia riduzione della flessione dei freschi (-0,4% da -3,2%). Salgono prezzi tabacchi (+2,2% da +0,3%) e trasporti (+2,5% da +1,9%).
A marzo cambiamento netto per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona - ossia quelli che compongono il carrello della spesa - che aumentano dello 0,8% su base mensile e dell’1,1% su base annua invertendo la tendenza da -0,6% di febbraio.
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