Il 23% degli italiani vuole chiedere un mutuo nel 2015
Risale la fiducia degli italiani verso il futuro. Sembra essere questo il dato più evidente che emerge da uno studio realizzato dall’’Osservatorio Findomestic. Il 23% degli italiani ha intenzione di chiedere un mutuo nei prossimi dodici mesi. Un dato che sale al 31% se sono considerati solo i 18-34enni. È quanto emerge dal rapporto mensile dell’Osservatorio di Findomestic (Gruppo Bnp-Paribas). Il 73% è convinto di riuscire ad ottenerlo, seppur con qualche difficoltà. Nonostante ciò il 56% del campione pensa che nell’ultimo anno - a prescindere dalla propria situazione - sia diventato più difficile ottenere un mutuo per l’acquisto della casa. Per il 28% non è cambiato granché e solo il 10% ritiene sia più semplice. Dal rapporto emerge poi che la maggioranza degli italiani non crede che nei prossimi mesi vi sarà un cambiamento nell’approccio degli intermediari finanziari: per il 40% la disponibilità sarà identica all’attuale mentre per il 34% si riveleranno ancor meno propensi. Le difficoltà maggiori per un giovane che vuole acquistare casa vengono individuate nei problemi occupazionali (contratti di lavoro instabili) e basse disponibilità di reddito. Il quantitative easing della BCE è troppo recente per essere percepito ed il Jobs Act è ancora agli inizi, ma gli strumenti pensati per la popolazione hanno tuttora delle potenzialità inespresse: solo la metà degli intervistati conosce il Fondo di garanzia mutui e soltanto il 5% di loro ha usufruito o usufruirà dell’iniziativa. Intanto, però, il grado di fiducia fa crescere la soddisfazione degli italiani sia per la situazione personale (dal 4,55 al 4,77) sia per quella italiana (dal 3,59 al 3,93). Entrambi gli indicatori raggiungono il valore massimo dall’inizio della serie storica (2008). E per l’Osservatorio di Findomestic sono positive le aspettative di risparmio su base annua che crescono dal 17,4% al 18,7%.
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