Tiffany, il gruppo americano dei gioielli di lusso, è arrivato a guadagnare quasi il 17% a 119,75 dollari, un livello record. A innescare il rally, che ha portato il titolo a guadagnare il 14% da inizio anno e il 27% negli ultimi 12 mesi, è stata la pubblicazione dei conti del primo trimestre fiscale (quello chiuso al 30 aprile) . Gli utili sono cresciuti in un anno del 53% a 142 milioni di dollari, 1,14 dollari per azione, contro gli 83 centesimi attesi dagli analisti. I ricavi globali sono aumentati del 15% a un miliardo, oltre le attese per 959,4 milioni. Le vendite comparate sono salite del 10%, meglio del +4,6% calcolato dal mercato. Soltanto in Europa questo dato non è cresciuto per via delle spese in marketing e dell’introduzione di una nuova collezione firmata da Reid Krakoff. “Siamo particolarmente soddisfatti degli incoraggianti risultati di vendite registrati in tutte i Paesi dove siamo presenti e in tutte le categorie di prodotto – ha commentato il CEO di Tiffany, Alessandro Bogliolo – e restiamo focalizzati nel riuscire a realizzare una crescita sostenibile a parità di perimetro dei ricavi, dei margini operativi e dell’utile”. Il numero uno della società ha inoltre annunciato un buyback di azioni proprie da 1 miliardo di dollari.
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