Grandi guadagni per Apple con le monete di Pokemon Go
Una mazzetta da 100 PokeCoins costa infatti 99 centesimi nell’App store e i prezzi salgono fino a 99.99 dollari per una bella scorta di 14,500 monete. "Stimiamo che Apple tenga per sé il 30% dei ricavi di PokemonGo che arrivano dai dispositivi che montano il sistema operativo iOS", ha dettagliato l’analista Laura Martin in una nota ai clienti. Solo negli Usa, il gioco ha già 21 milioni di utenti attivi in neppure due settimane di vita. Fatte le debite proporzioni, se si pensa che la parte restante possa andare alla Nintendo, emerge quanto per la società nipponica il dividendo da questi servizi aggiuntivi possa essere interessante.
Il gioco, per altro, diffuso in 35 Paesi è anche disponibile per Android e quindi potrebbe diventare una manna dal cielo anche per Google. Secondo gli analisti, a favore dei mostriciattoli gioca una attitudine alla spesa da parte degli utenti dieci volte maggiore rispetto a quanto si era visto con Candy Crush, altro caso dell’intrattenimento su smartphone che aveva generato più di 1 miliardo di dollari in ricavi sia nel 2013 che nel 2014. Basta pensare che negli Usa gli utenti stanno spendendo più tempo a cacciar mostri di quanto non facciano su mostri sacri digitali quali Facebook o WhatsApp, secondo l’analisi di Sensor Tower. Anche i rivenditori di elettronica hanno mostrato un’impennata nella vendita dei dispositivi di ricarica, a ulteriore conferma che il pubblico sembra non poter fare a meno di armarsi di telefono per andare a caccia. Inoltre, i titoli coinvolti hanno già registrato un boom: +5% per le azioni di Apple dal lancio del gioco, Nintendo è andata quasi al raddoppio.
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