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  • domenica 22 dicembre 2024

Frenata sui consumi

Il pil nel secondo trimestre del 2016 resta invariato, espresso in valori concatenati con anno di  riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e  destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre  precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo  trimestre del 2015. E’ quanto rende noto l’Istat.

Il secondo trimestre del 2016, ricorda l’istituto di statistica, ha avuto una giornata lavorativa in più del trimestre precedente e una  giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2015. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria.

Quanto invece alle somme che affluiscono nelle casse dello Stato, Bankitalia rende noto che a giugno le entrate tributarie contabilizzate sono state pari a 45,1 miliardi (41 mld nello stesso mese del 2015). Nei primi sei mesi del 2016, questa voce è stata pari a 197,4 miliardi, in crescita del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. "Al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l’IVA e le imposte autoliquidate, le ritenute Irpef, il canone Rai e l’imposta di bollo virtuale) - viene rilevato - si può stimare che la crescita sia stata sensibilmente inferiore".

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