Esprit rilascia i dati relativi al primo semestre dell’esercizio 2018-19, chiuso il 31 dicembre 2018. La società attribuisce il calo alla “razionalizzazione della rete distributiva, ma anche alla diminuzione delle presenze in negozio, dovuta soprattutto alla debolezza del brand e della sua offerta”. La superficie di vendita totale di Esprit nel mondo si è ridotta dell’11% nel periodo. Ma oltre alla diminuzione del perimetro, un altro indicatore rappresenta un problema per l’azienda: le perdite nette hanno raggiunto quota 1,773 miliardi di dollari di Hong Kong (198 milioni di euro), quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (954 milioni di dollari). Esprit ha subito un costo eccezionale di 1,418 miliardi di dollari, legato al piano di ristrutturazione volto a chiudere i negozi non profittevoli e a ridurre gli effettivi, che include in particolare l’uscita del brand da Australia e Nuova Zelanda.
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