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  • martedì 29 aprile 2025

Economia al palo, l’Istat certifica una moderata attività economica

L’indicatore anticipatore sull’andamento dell’economia italiana messo a punto dall’Istat ha segnato a maggio "un’ulteriore diminuzione seppure di minore entità rispetto al mese precedente, suggerendo la persistenza di uno scenario di moderazione dei livelli di attività economica". Nell’ultimo mese si è protratta la situazione di incertezza sul futuro delle relazioni commerciali internazionali, in particolare tra Usa e Cina.
    A rallentare ancora a maggio è stata peraltro anche l’attività dei servizi. L’indice Pmi calcolato da IHS/Markit fra i direttori acquisti, è sceso a 50 punti da 50,4 di aprile.
    Tuttavia il dato è migliore delle attese degli analisti che lo avevano previsto a 49,8, sotto quota 50, soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo. L’indice Pmi composito, sul settore manifatturiero e dei servizi, sale a 49,9 punti da 49,5.


Ecco nel dettaglio la nota diffusa da Istat: “A maggio, si è protratta la situazione di incertezza sul futuro delle relazioni commerciali internazionali. I negoziati tra USA e Cina sembrano essere ancora lontani da una risoluzione e quelli relativi ai trattati bilaterali con Giappone e l’Ue restano in una fase preliminare.


Nel primo trimestre del 2019, il Pil italiano ha registrato un aumento congiunturale dello 0,1%. La crescita è stata alimentata dal contributo positivo della domanda estera netta e dalla domanda interna. Le scorte al contrario hanno fornito un apporto fortemente negativo.


Nel primo trimestre, le ore lavorate sono aumentate a un ritmo superiore a quello del Pil, mentre ad aprile il mercato del lavoro ha presentato complessivi segnali di stabilità.


E’ rallentata l’inflazione al consumo, confermandosi inferiore a quella media dell’area dell’euro anche nella misura di fondo.



A maggio, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è tornato ad aumentare trainato dalla componente economica e da quella corrente. L’indicatore anticipatore ha segnato un’ulteriore diminuzione seppure di minore entità rispetto al mese precedente, suggerendo la persistenza di uno scenario di moderazione dei livelli di attività economica”.


 

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