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  • lunedì 28 aprile 2025

Ecco la previsione di Confcommercio sullo stato di salute dell’Italia: “Quadro di stagnazione”


Nuovo grido d’allarme sullo stato dell’economia nazionale. Questa volta a lanciarlo è la Confcommercio con il suo ufficio studi che legge la mancata ripresa, ma neppure la recessione. Ad aprile micro rimbalzo dei consumi su marzo, con turismo, auto e un po’ di alimentare. Il PIL nel secondo trimestre potrebbe collocarsi tra 0 e +0,2 congiunturale. Si conferma, quindi, un quadro di stagnazione, con proiezione della "crescita" attorno a +0,3% nel complesso del 2019. A causa delle tensioni internazionali, i rischi di peggioramento dello scenario prevalgono sulle possibilità di correzioni al rialzo. I principali indicatori congiunturali continuano ad evidenziare una dinamica molto debole, con andamenti non omogenei. A marzo la produzione industriale, dopo un bimestre positivo, ha segnalato un brusco ridimensionamento registrando, al netto dei fattori stagionali, una contrazione dello 0,9% congiunturale e dell’1,5% su base annua. Per contro l’occupazione ha evidenziato a marzo una crescita con un +0,3% rispetto al mese precedente e, come a febbraio, un +0,5% nel confronto annuo. A confermare la fragilità del quadro economico, la fiducia di imprese e famiglie si è ridotta nel mese di aprile. La fiducia delle famiglie consumatrici è scesa dello 0,6% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese dello 0,4% (-6,0% il tendenziale). Ad aprile 2019 l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è aumentato dello 0,2% in termini congiunturali, recuperando parzialmente quanto perso nel bimestre precedente, e dello 0,3% nel confronto con lo stesso mese del 2018. In termini di media mobile a tre mesi si conferma la moderata tendenza al ripiegamento avviatasi ad inizio 2019.  Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di maggio 2019 si stima, su base mensile, un aumento dello 0,1%. Nel confronto con lo stesso mese del 2018 il tasso d’inflazione dovrebbe collocarsi allo 0,9%, in modesta discesa rispetto ad aprile.


 

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