Disoccupazione al 9,7%. Più lavoro per donne e uomini, tranne che per i 35-49enni
Disoccupazione al 9,7%. Più lavoro per donne e uomini, tranne che per i 35-49enni
Il tasso di disoccupazione è sceso al 9,7% ad ottobre con una riduzione di 0,2 punti rispetto al mese precedente e di 1 punto rispetto ad ottobre 2018. Lo rende noto l’Istat.
Su base annua, spiega l’Istituto di statistica, l’occupazione risulta in crescita dello 0,9%, pari a +217 mila unità. L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età tranne i 35-49enni.
Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+231 mila unità nel complesso) e in particolare dai permanenti (+181 mila), mentre calano gli indipendenti (-15 mila).
Ad ottobre 2019 il numero degli occupati aumenta di 46 mila unità rispetto a settembre mentre il tasso di occupazione sale al 59,2% (+0,1 punti percentuali).
L’occupazione è in aumento per entrambe le componenti di genere; cresce tra gli over 35 (+49 mila), cala lievemente tra i 25-34enni ed è stabile tra gli under 25. L’incremento dell’occupazione è dovuto alla crescita degli indipendenti (+38 mila) e dei dipendenti a termine (+6 mila) mentre risultano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti.
Le persone in cerca di occupazione sono in diminuzione di 44mila unità nell’ultimo mese (-1,7%). L’andamento della disoccupazione è sintesi di un marcato calo per gli uomini (-3,9%, pari a -52 mila unità) e di un lieve aumento tra la donne (+0,7%, pari a +8 mila unità), e coinvolge tutte le classi d’età tranne gli ultracinquantenni.
La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a ottobre è in aumento (+0,2%, pari a +25 mila unità), l’andamento è sintesi della crescita della componente maschile e della diminuzione di quella femminile. Il tasso di inattività sale al 34,3% (+0,1 punti percentuali).
“Dopo la crescita dell’occupazione registrata nel primo semestre dell’anno e il picco raggiunto a giugno – commenta l’Istat – a partire da luglio l’andamento risulta altalenante, e nel mese di ottobre torna al livello massimo registrato quattro mesi prima, con un aumento rispetto a settembre, dovuto in particolare alla crescita dei lavoratori indipendenti; contestualmente si registra una diminuzione della disoccupazione e un aumento dell’inattività. Nel confronto trimestrale, l’occupazione risulta stabile mentre nell’arco dell’anno si mantiene in crescita”.
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