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  • mercoledì 30 aprile 2025

Cresce l’occupazione il tasso è al 59%. Ora l’incubo Covid 19 può devastare il sistema

 


Nel 2019 l’occupazione, con meno intensità, cresce per il sesto anno consecutivo (+145 mila, +0,6% rispetto a +0,8% nel 2018 e a +1,2% nel 2017) e il tasso di occupazione sale al 59,0% (+0,5punti) superando il valore massimo del 2008. Lo ha reso noto l’Istat, che ha diffuso i dati sul lavoro dell’ultimo trimestre dell’anno. Ora l’incubo Covid 19, può però devastare il sistema.


L’aumento continua a interessare il lavoro alle dipendenze (+152 mila, +0,8%): se nel 2018 cresceva solamente quello a termine, nel 2019 l’incremento è più forte per il tempo indeterminato (+132 mila, +0,9%; +20 mila, +0,7% il tempo determinato); per il nono anno consecutivo prosegue il calo degli indipendenti (-7 mila, -0,1%), anche se a ritmo rallentato rispetto agli anni precedenti.


Nel complesso, quindi, il 2019 è caratterizzato da un nuovo aumento dell’occupazione e da un calo della disoccupazione che si associa alla diminuzione del numero di inattivi. Tuttavia, il quadro occupazionale “ha mostrato un progressivo indebolimento nella seconda metà dell’anno”. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati sul lavoro dell’ultimo trimestre dell’anno.


Dal lato dell’offerta di lavoro, nel quarto trimestre del 2019 il numero di persone occupate rimane sostanzialmente invariato in termini congiunturali, a sintesi dell’aumento dei dipendenti e del calo degliindipendenti. Il tasso di occupazione è pari al 59,2%, con una variazione nulla rispetto al terzo trimestre.


Inoltre, nei dati mensili più recenti (gennaio 2020) e al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di occupati mostrano un calo rispetto al mese precedente.


Nell’andamento tendenziale prosegue la crescita del numero di occupati (+0,9%, +207 mila in un anno) per effetto dell’aumento dei lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, a fronte del calo degli indipendenti; al contempo l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti sale al 17,2% (+0,1 punti in un anno). Dopo aver subito un rallentamento della crescita fino a registrare un calo nel terzo trimestre, gli occupati a tempo pieno aumentano lievemente, mentre gli occupati a tempo parziale continuano a crescere a ritmo sostenuto; per il 63,9% (-0,5 punti) di questi lavoratori si tratta di part time involontario. Inoltre, tra i giovani di 15-34 anni continua a crescere l’occupazione e il relativo tasso, sia in termini tendenziali sia congiunturali.


 

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