Cosa mangiano gli italiani a tavola?

Il 30% degli italiani - sottolinea la Coldiretti Impresapesca - mangia il pesce una volta alla settimana mentre un ulteriore 34% lo porta in tavola non meno di una volta a mese, secondo l’ultima indagine Eurobarometro. A differenza di quanto avviene nell’Unione Europea in Italia - prosegue la Coldiretti Impresapesca- il luogo privilegiato di acquisto è per il 59% la pescheria che batte di poco il supermercato, mentre il 30% che si reca al mercato e ben il 9 % che acquista direttamente dal pescatore.

Molto richiesto sono il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa è vietatissimo in quanto pericolosi per la salute.
Coldiretti Impresapesca - riferisce la Coldiretti - è impegnata per garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola anche con progetti che riguardano la ristorazione, dove si sta diffondendo la “carta del pesce” per distinguere il prodotto made in Italy mentre enormi passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita.
Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
Nel 2016 si registra un aumento dei prodotti con proprietà benefiche: la frutta fa segnare un incremento del +2% e il miele sale del 5% nei consumi domestici.

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