La riforma delle pensioni Fornero, approvata nel 2011, prevede che l’età di pensione legale venga aumentata semi-automaticamente al crescere delle aspettative di vita, una norma pensata per mantenere sostenibile il sistema pensionistico sul lungo periodo. La riforma prevede che l’età pensionabile venga aumentata a partire dal 2019 con un provvedimento del governo, in mancanza del quale l’età aumenterà automaticamente a partire dal 2021. Secondo i giornali, il governo approverà il provvedimento per aumentare l’età pensionabile entro la fine dell’anno. Ad oggi sono quindici le categorie di lavoratori escluse dall’innalzamento dell’età della pensione a 67 anni, che dovrebbe scattare nel 2019. Nel corso dell’ennesimo incontro tecnico tra il governo e i sindacati, è stata aggiunta un’altra voce rispetto alle quattordici già decise in precedenza. La new entry è quella degli stampatori a caldo, gli operai che danno forma ai prodotti metallici appena usciti dagli altiforni. Prima erano state aggiunti gli operai agricoli, i marittimi (voce nella quale rientrano anche i pescatori) e i siderurgici. Mentre le undici categorie dalle quali si era partiti sono quelle dei cosiddetti lavori gravosi, dalle maestre d’asilo agli infermieri. Il numero delle categorie escluse dall’aumento non è ancora definitivo, potrebbe ancora essere implementato.
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