Roberto Cavalli, davanti al notaio Andrea De Costa dello studio Marchetti, alla presenza del presidente della griffe Emiliano Nitti, ha deliberato un aumento di capitale di 10 milioni di euro, esercitando la delega dell’assemblea del 15 giugno scorso. Il cda della società, controllata dal fondo Clessidra, ha deciso all’unanimità di dare atto a un rafforzamento patrimoniale. Il fresco capitale servirà a raggiungere l’obiettivo di un ritorno all’utile nel 2018, in vista di una potenziale cessione. Nel 2017, Roberto Cavalli ha registrato ricavi per 152,4 milioni di euro (-1,8% rispetto ai 155,2 milioni di euro dell’esercizio precedente), un ebitda negativo per 7,1 milioni, in netto miglioramento rispetto ai -26,2 milioni del 2016 e una posizione finanziaria netta positiva per circa 1,2 milioni. La maison fiorentina, grazie alla riorganizzazione avviata dall’AD, Gian Giacomo Ferraris, quest’anno azzererà la perdita operativa ma per un vero sviluppo dovrà imboccare nuove strade - un esempio è l’accordo annunciato di recente nell’hotellerie con un gruppo arabo -, dal momento che l’attuale canale del franchising, che pur porta fatturato, non assicura margini adeguati. Tuttavia, alla fine del 2018 l’azienda dovrebbe tornare alla redditività. Roberto Cavalli è controllata da Varenne 3, veicolo di Clessidra, con l’89,6% del capitale, e partecipata da Faggio, newco di Roberto Cavalli con il 9,9%, e da Cordusio Fiduciaria con uno 0,4%.
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Roberto Cavalli, davanti al notaio Andrea De Costa dello studio Marchetti, alla presenza del presidente della griffe Emiliano Nitti, ha deliberato un aumento di capitale di 10 milioni di euro, esercitando la delega dell’assemblea del 15 giugno scorso. Il cda della società, controllata dal fondo Clessidra, ha deciso all’unanimità di dare atto a un rafforzamento patrimoniale. Il fresco capitale servirà a raggiungere l’obiettivo di un ritorno all’utile nel 2018, in vista di una potenziale cessione. Nel 2017, Roberto Cavalli ha registrato ricavi per 152,4 milioni di euro (-1,8% rispetto ai 155,2 milioni di euro dell’esercizio precedente), un ebitda negativo per 7,1 milioni, in netto miglioramento rispetto ai -26,2 milioni del 2016 e una posizione finanziaria netta positiva per circa 1,2 milioni. La maison fiorentina, grazie alla riorganizzazione avviata dall’AD, Gian Giacomo Ferraris, quest’anno azzererà la perdita operativa ma per un vero sviluppo dovrà imboccare nuove strade - un esempio è l’accordo annunciato di recente nell’hotellerie con un gruppo arabo -, dal momento che l’attuale canale del franchising, che pur porta fatturato, non assicura margini adeguati. Tuttavia, alla fine del 2018 l’azienda dovrebbe tornare alla redditività. Roberto Cavalli è controllata da Varenne 3, veicolo di Clessidra, con l’89,6% del capitale, e partecipata da Faggio, newco di Roberto Cavalli con il 9,9%, e da Cordusio Fiduciaria con uno 0,4%. 
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