Il Ministero dello Sviluppo economico, con riferimento alla nota diffusa da Asstel in cui si ribadisce la legittimità della tariffazione a 28 giorni, conferma la valutazione per la quale si tratta in realtà di una pratica commerciale scorretta che verrà esplicitamente vietata attraverso apposito strumenti legislativi nelle prossime settimane. Nell’emendamento presentato al Senato in replica alla proposta della Camera, si rafforzano le sanzioni in caso di violazione. Si prevede, si legge, "una sanzione pecuniaria da 500mila euro a 5 milioni" e "si dispone a carico dell’operatore sanzionato il pagamento di un indennizzo forfetario, non inferiore a 50 euro, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione". "I contratti di fornitura nei servizi di pubblica utilità - si legge nella proposta di modifica - prevedono la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi, ad esclusione di quelli promozionali a carattere temporaneo o stagionale, su base mensile o suoi multipli". Per quanto riguarda la sanzione delle passate condotte, la valutazione spetta all’Agcom ma l’auspicio del Ministero è che i consumatori siano rimborsati.
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