Banca d’Italia certifica: il Coronavirus fa a pezzi anche la statistica

“Per chi prende decisioni di politica economica, per i mercati e per il pubblico, l’informazione statistica è come la bussola per il marinaio. Tuttavia, le misure messe in atto su scala globale per contenere la diffusione del Covid-19 avranno effetti profondi non solo sulle imprese e sulle famiglie, ma anche sulla stessa bussola che dovrebbe indicare la rotta”. E’ l’allarme lanciato dalla Banca d’Italia nello studio “Salviamo i dati economici dal Covid-19” che fa il punto sugli effetti dell’epidemia Covid-19 sulla produzione di statistiche ufficiali. Per gli studiosi “vi è il rischio concreto di non cogliere i rapidi mutamenti in corso nelle nostre economie, proprio quando sarebbe più urgente tenerne traccia. Definire le risposte di politica fiscale e monetaria a questa crisi sarà ancora più difficile se vi è carenza di informazioni adeguate. Anche il processo di formazione dei prezzi sui mercati finanziari è meno efficace; ne derivano episodi di volatilità che possono aggravare lo shock dovuto all’emergenza sanitaria. Vi è poi un altro aspetto rilevante: una diffusa mancanza di informazioni è un’arma formidabile in mano a quanti mirino a lacerare il tessuto delle nostre democrazie. In assenza di dati attendibili, che ancorino il dibattito pubblico, prospera la disinformazione. Diventa più facile far circolare notizie non accurate su questioni rilevanti come i costi umani ed economici della pandemia, per esagerarne o minimizzarne gli effetti a seconda della convenienza del momento e di strategie di più lungo termine”.
Commenti