Traffico internazionale di armi, arresti e sequestri nel varesotto

Quattro persone sono state arrestate dalla polizia a Varese con l’accusa di traffico internazionale di armi da guerra e sequestrato, tra appartamenti e cantine riferibili agli arrestati in Lombardia, un arsenale da oltre 50 pezzi tra mitragliatori, fucili d’assalto, carabine e pistole. E, grazie alle indagini coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, sono stati rinvenuti anche 14 manufatti esplosivi, granate, numerosi pezzi di armi, serbatoi per cartucce oltre a 10mila munizioni di vario calibro. L’inchiesta, condotta dalla Digos di Varese, coadiuvata dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione – Ucigos – Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo interno, è stata coordinata dalla Procura di Busto Arsizio ed è nata monitorando F.D.B., 61enne di Gallarate, ex funzionario della dogana di Malpensa. L’uomo era già stato arrestato per aver tentato di vendere un missile terra aria nel luglio dello scorso anno. Gli era stato concesso l’obbligo di dimora il 4 settembre scorso, ma è stato sorpreso mentre tornava dalla Svizzera con una pistola e munizioni e nella sua abitazione gli agenti hanno trovato un mitra, un fucile d’assalto, una pistola calibro, una granata e varie munizioni. Il 61enne è stato quindi arrestato per detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra.
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