Sulle minacce e gli insulti a Silvia Romano indaga la Procura di Milano

Minacce aggravate: è il reato ipoteizzato nell’indagine avviata dalla procura di Milano dopo il boom di insulti e minacce rivolte sui principali social network a Silvia Romano, la cooperante milanese rapita in Kenia nel novembre 2018 e liberata in Somalia sabato scorso dopo essersi convertita alla religione islamica con il nome di Aisha.
Il fascicolo di indagine (al momento contro ignoti) è stato aperto dal pm Alberto Nobili, coordinatore del dipartimento antiterrorismo della procura di Milano, sulla base dell’informativa messa a punto dai carabinieri del Ros.
L’inchiesta milanese, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sarà condotta in collaborazione con i pm di Roma che indagano per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
Commenti