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  • giovedì 26 dicembre 2024

“Sono passato con il verde, non le ho viste”, queste le parole agli amici dell’investitore di Corso Francia

 


"Sono passato con il verde, non le ho viste". Sono le parole disperate, riportate da Il Messaggero, di Pietro Genovese. Il giovane, 20 anni, era alla guida dell’auto che sabato notte ha ucciso le due amiche del cuore e compagne di banco Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, che di anni ne avevano solo 16. Le due hanno attraversato la strada in corso Francia appena è scattato il rosso, ma Pietro non le ha viste. È stato tutto così veloce: la pioggia, il traffico, la macchina di fronte che ostruisce la visibilità. E poi il rumore dei due corpi colpiti mortalmente. Pietro, figlio del regista Paolo Genovese, è risultato positivo sia ad alcol che a stupefacenti (era stato a cena a casa di amici ed era diretto a una festa nel quartiere romano Flaminio). I test sono stati effettuati dal Policlinico Umberto I, dove il ragazzo è stato portato in stato di shock dopo aver investito Camilla e Gaia.  Dai primi risultati, secondo quanto riportato da Ansa, il tasso alcolemico del giovane era pari a 1,4 grammi per litro, mentre per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro. Ora, per il doppio omicidio stradale, rischia fino a 18 anni di carcere. È sempre Il Messaggero a svelare l’ultimo sms che Camilla ha inviato alla madre, che poco prima della mezzanotte le aveva scritto: "Ma hai visto che ora è?". "Mamma, tranquilla, sto tornando", la risposta della figlia. Così non è stato, è trascorso troppo tempo. Secondo il localizzatore dell’iPhone, il cellulare di Camilla era fermo in corso Francia. La sorella più grande ha detto alla madre di aver sentito parlare di "un incidente proprio in quella zona". Poi la tragica scoperta. "Dovevo morire io, non lei a 16 anni. È ingiusto. Una vita spezzata, avevamo tanti progetti", ha detto la madre a Il Messaggero. La donna ha poi riferito all’avvocato Cesare Piraino di volere “giustizia e non vendetta”. Il legale, secodno quanto riferito da Ansa, ha dichiarato: “Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell’esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto”. "Lanciamo un appello a tutti: chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia Gaia lo consegni alle forze dell’ordine". A dirlo la mamma di Gaia Von Freymann, che si e’ recata sul luogo dell’incidente a Corso Francia dove è avvenuto l’incidente. La donna ha poi aggiunto: “E’ un iphone 8 rosso, con la cover rossa. Purtroppo Gaia quella sera non aveva con sé la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni". Sempre nella giornata di lunedì la Procura di Roma ha affidato incarico per effettuare l’autopsia sui corpi di Camilla e Gaia, le due minorenni morte la notte tra sabato e domenica perché travolte da una auto mentre attraversavano Corso Francia. L’atto istruttorio è stato disposto dal pm Roberto Felici, titolare del fascicolo in cui è indagato per omicidio stradale Pietro Genovese che era al volante dell’auto.  Intanto è comparso uno striscione che recita ’Gaia e Camilla sempre con noi’ sul viadotto della tangenziale a pochi metri dal punto di Corso Francia in cui sono morte le due sedicenni.   Decine i mazzi di fiori lasciati sul luogo dell’investimento.


 

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