Sardegna, il dramma di Bitti il Paese cancellato dal fango

Ci vorranno mesi per riportare alla normalità, Bitti, il piccolo centro della Sardegna travolto dal maltempo. E’ stato ritrovato il cadavere di Lia Orunesu, l’anziana di 89 anni travolta dalla furia dell’acqua e del fango ieri a Bitti, terza vittima dell’alluvione che ha devastato il paese barbaricino. Il corpo privo di vita della donna era tra i detriti nei pressi del vecchio campo sportivo, a circa un chilometro dalla sua casa, situata vicino a Piazza Asproni, dove ieri è avvenuta la tragedia. A fare la scoperta i volontari della Protezione civile impegnati nei soccorsi. Il corpo è già stato trasportato al cimitero di Bitti. L’anziana, era uscita a pochi passi della sua casa vicino alla piazza Asproni, attratta da un rumore proveniente da una casa vicina dove c’è stato un crollo. In quell’istante una violenta cascata d’acqua e fango l’ha travolta e trascinata a circa un chilometro dalla sua abitazione. Lia Orunesu è la terza vittima dell’alluvione che si è abbattuta ieri su Bitti. La prima persona deceduta è stata Giuseppe Mannu, l’allevatore di 55 anni che era andato in campagna per accudire il bestiame: dopo essere stato travolto dall’acqua è sprofondato dentro una frana con il suo Pick-up. Un altro anziano, Giuseppe Carzedda di 90 anni, invece, è morto annegato nella sua casa sorpreso dalla furia dell’acqua e del fango. "Abbiamo trovato un situazione impegnativa fronteggiata bene dalla macchina dei soccorsi. Purtroppo ci sono tre vittime ed è la cosa che ci dispiace di più. Lavoriamo per ripristinare la situazione e tornare presto alla normalità". Così il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, all’uscita dal vertice con il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e il responsabile della Protezione civile regionale Antonio Belloi. "Ci interrogheremo sul perché ci sia stata una situazione che devastato il territorio in sei ore - ha proseguito Borrelli -. La Prefettura e la macchina dei soccorsi sono pronti a fronteggiare l’evento forte e impegnativo. Bisogna intervenire subito per gli interventi infrastrutturali e mettere in sicurezza il territorio. Roma non lascia sola la Sardegna come non lascia sole le altre regioni d’Italia: è da venerdì che siamo in costante contatto con l’isola, la Sicilia, la Calabria e tutte le regione interessate dalla perturbazione", ha concluso Borrelli.
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