Per la pandemia Covid un boss su due resta in regime di domiciliari

Sono 112 (su 223) i boss mafiosi posti ai domiciliari ad aprile in pieno lockdown e mai più ritornati dietro le sbarre nonostante il decreto Bonafede di inizio maggio. Quello che avrebbe dovuto riportarli in cella. In realtà sono ancora nelle loro case nomi eccellenti di Cosa Nostra, che avevano potuto lasciare il carcere in seguito a una circolare che segnalava alcune delle loro patologie come "a rischio Covid". A fare i conti è stata Repubblica, che ha chiesto i numeri al ministero della Giustizia. E ha scoperto che gli scarcerati in seguito al pericolo del coronavirus sono stati 223: tra questi, sono tornati in prigione 112. In realtà però il 14 maggio Bonafede aveva parlato di "498 scarcerati tra alta sorveglianza e 41 bis".
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