Mafie, trovato a Reggio Calabria arsenale da guerra ed esplosivo
E’ stato sorpreso con un arsenale da guerra, per questo motivo, i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato Domenico Gattuso, 47enne, reggino, già condannato per favoreggiamento per aver favorito la latitanza di un noto esponente della ndrangheta. In particolare, i Carabinieri, durante un controllo nelle zone rurali del capoluogo reggino, hanno deciso di perquisire un casolare di Rosario Valanidi (RC), trovando una pistola con matricola punzonata, una doppietta, con canne e calcio tagliati, due fucili a pompa con segni distintivi abrasi, una mitraglietta di fabbricazione artigianale cal.9, un fucile semiautomatico cal.12 con matricola punzonata, un fucile senza marca cal.32, oltre 3.500 cartucce di vario calibro.
Ma è all’interno di alcuni contenitori di plastica, a sembianza di innocui bidoni e tubazioni che i militari dell’Arma di Reggio e gli specialisti dei Cacciatori di Calabria hanno effettuato il ritrovamento più eclatante: una bomba a mano, 2kg di tritolo, 1 kg di plastico, 1 kg di polvere da sparo e diverse divise appartenenti al corpo dei vigili del fuoco. Secondo gli esperti dei Carabinieri l’esplosivo, ad alto potenziale, per tipologia e quantitativo, è idoneo a distruggere un intero palazzo, potendo causare danni ingenti alle abitazioni circostanti. Il tritolo e il plastico ritrovato, infatti, sono esplosivi di tipo militare, non reperibili in commercio, mentre la bomba a mano ritrovata dai militari dell’Arma è proveniente dall’ex Jugoslavia.
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