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  • venerdì 16 maggio 2025

Le ultime parole al padre della giovane Malak: “Non respiro, ti voglio bene…”

 


Non respiro, ti voglio bene”. Sono queste le ultime parole pronunciate dalla 14enne Malak prima di spirare tra le braccia del padre Hicham, dopo che un pioppo si era abbattuto sulla tenda in cui dormiva con la sorellina nel camping di Marina di Massa. Il genitore, raccontando la tragedia a La Stampa, invoca giustizia. Intanto, la procura darà incarico formale a un agronomo forestale per una perizia sull’albero. La risposta attesa dal tecnico è se la pianta è caduta per maltempo o se la tragedia poteva essere evitata. Mi sono avvicinato a Malak che aveva un taglio sulla fronte e - ricorda l’uomo - mi diceva: ’Papà non riesco a respirare, non ce la faccio’. Io le ho risposto: ’Non mi lasciare, ti prego, non mi lasciare’. Lei mi ha guardato e ha risposto: ’Non posso. Vi voglio bene’. Queste sono state le sue ultime parole. Poi è svenuta e non si è più svegliata".  


"Spero che qui sulla terra sia fatta giustizia, perché quell’albero non doveva cadere addosso a loro, - continua il padre di Malak e Jannat su La Stampa. - Era tutto marcio e doveva essere tagliato prima. Io non voglio accusare nessuno, ci sono le indagini per questo. Chiedo solo giustizia e verità".  


Proprio per capire lo stato di quel pioppo dalla procura viene conferito l’incarico formale a un agronomo forestale per una perizia. Servirà, dunque, per definire "le condizioni dell’albero e se era prevedibile o meno che potesse cadere in caso di maltempo", come ha specificato il procuratore capo di Massa Carrara Piero Capizzoto.


 

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