L’Associazione Antigone: “Preoccupano la crescita di minori segnalati per mafia”
Preoccupa la crescita negli ultimi anni dei minori segnalati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria per associazione di tipo mafioso (+93,8%): erano 49 nel 2014, e 95 nel 2018. Un dato che stride con il calo degli altri reati: fra il 2014 e il 2018 le segnalazioni per delitti commessi da minori sono diminuite dell’8,3%, passando da oltre 33.300 a 30.600. Calano gli omicidi volontari (-46,6%) e colposi (-45,4%), i sequestri di persona (-17,2%), i furti (-14,03%), le rapine (-3,9%) e l’associazione per delinquere (-82,5%). E’ quanto emerge dal rapporto di Antigone sugli istituti penali minorili, intitolato, citando Fabrizio De André, ’Guarire i ciliegi’.
Nel 2017 i minori indagati presso le procure erano 36.416, ma poi il pm ha richiesto il rinvio a giudizio nel 37% dei casi. In generale, gli imputati minorenni sono per il 70% italiani e per il 30% stranieri. Oltre l’84% sono maschi e meno del 16% sono femmine. Il 40% degli imputati italiani è nato nel Nord Italia (il 21% nel Nord-Ovest e il 18% nel Nord-Est), il 25% nel Sud, il 19% nel Centro Italia e il 16% nelle Isole. Nel primo semestre del 2019 sono stati 2.382 i provvedimenti di messa alla prova, che è non solo una alternativa al carcere, ma allo stesso processo, che viene sospeso durante la misura. Se la messa alla prova avrà buon esito, alla sua conclusione il reato verrà dichiarato estinto.
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