Gli italiani hanno già scelto la sostenibilità per il 2020
Clima, ambiente e sostenibilità. Sono queste le tre parole che per gli italiani caratterizzeranno il 2020, sulla scia dei nuovi valori imposti dai ragazzi della Generazione Greta al resto della società tricolore. Anche (ma non solo) a questi valori è improntato il bisogno di «cambiamento» espresso dagli italiani (che passa dal 14% del 2016 al 19% di oggi) tanto da scalzare per la prima volta dal top della classifica la mera «speranza» di un miglioramento. È quanto emerge dal sondaggio di fine anno Coop-Nomisma e dalle previsioni 2020 del «Rapporto Coop», secondo cui non ripartiranno i consumi che anche nel 2020 faranno registrare una crescita stimata di circa mezzo punto percentuale in un quadro di accelerazione del pil altrettanto contenuta, comunque troppo modesta per generare impatti sulla vita quotidiana. Questo immobilismo spinge gli italiani a immaginare di dare un senso diverso alla propria vita dedicando più attenzioni a sé e all’ambiente che li circonda.
Anche grazie all’esplosione dell’e-grocery e del meal delivery le previsioni di spesa alimentare sono molto positive per i consumi domestici (+12% il saldo tra chi intende aumentarla e chi vuole diminuirla) e sono invece leggermente negative per quelle extradomestiche (-3%). Non è un caso che il meal delivery sia in testa alla classifica dei consumi che saranno effettuati per la prima volta dagli italiani e che l’aumento sia a due cifre soprattutto tra i più giovani.
Il 2019 della grande distribuzione organizzata si appresta a chiudere con un trend di crescita del fatturato vicino al +1,5% grazie all’inversione di tendenza al Sud (+0,9% rispetto al -0,6% del 2018) e al ritorno in terreno positivo delle vendite per i prodotti freschi a peso variabile (+1,6%, dopo la brusca frenata di oltre 3 punti registrata nel 2018). Nel 2020 la gdo dovrebbe ancora giovarsi di una favorevole canalizzazione dei consumi e dovrebbe andare meglio del mercato totale. Alla fine del 2019, infatti, lo sviluppo della rete di vendita in metri quadri è stato di circa 3,5 punti percentuali per i discount e di circa mezzo punto per i supermercati e analoghi tassi di sviluppo sono prevedibili anche nel corso del 2020. Per gli iper, il previsto calo della rete di vendita (-0,6% a fine 2019) dovrebbe essere compensato, così come accaduto già lo scorso anno, da un più positivo andamento a parità di rete degli altri negozi.
Nelle dinamiche evolutive nel 2020 si segnala anche un lieve rialzo dei prezzi (+1%) a fronte di circa un mezzo punto registrato nel 2019. Per la distribuzione moderna, quindi, il 2020 si conferma un anno positivo, con previsioni di crescita dell’1,4%, senza, peraltro, tenere conto della spinta del canale e-commerce: gli acquisti alimentari online nel 2019 si sono, infatti, rivelati particolarmente brillanti (+26% rispetto al 2018, con una quota sul totale grocery prossimo al 2,5%) e continueranno presumibilmente a rafforzarsi nel 2020, con una ulteriore crescita prevista del 30% che contribuirà a rafforzare ulteriormente le dinamiche positive della distribuzione moderna.
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