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  • martedì 7 maggio 2024

Furbetti del cartellino, condannati due camici bianchi a Gorizia

 


Due medici che durante l’orario di servizio in ospedale a Gorizia si assentavano ripetutamente in maniera ingiustificata sono stati condannati dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, al pagamento complessivo di circa 187 mila euro a favore dell’azienda per l’assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana - Isontina".


Le indagini della Guardia di finanza di Gorizia erano cominciate a gennaio 2016 dopo che dall’azienda sanitaria erano state riferite "incongruenze sulle timbrature in entrata e in uscita" dei due medici, Giulio Tamburlini e Claudia Sfiligoi, marito e moglie, rispettivamente di 69 e 56 anni. Dalle indagini era emerso che i due, durante l’orario di servizio, si assentavano ripetutamente per recarsi in banca, al ristorante, in alcuni negozi e in uno studio privato dove si dedicavano alla propria attività professionale. Solo tra aprile a luglio 2016, l’uomo, su un totale di 74 giornate lavorative, si era reso responsabile in 51 casi di timbrature difformi, mentre la donna, su un totale di 73 giornate lavorative, era risultata responsabile di 22 timbrature irregolari. I due, subito sospesi e poi licenziati, erano stati indagati per truffa aggravata e falsa attestazione di servizio.  La sentenza della Corte dei Conti accoglie parzialmente la domanda della Procura regionale che aveva chiesto una condanna di pagamento per danno erariale pari a 434.760,43 euro per l’uomo e di 82.672,13 euro per la donna. Secondo la sentenza, Tamburlini dovrà versare 169.957,14 euro per danno da assenze ingiustificate, da violazione del regime di esclusività e danno all’immagine; Sfiligoi 17 mila euro a titolo di danno da assenze e di danno all’immagine. 


 

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