Corruzione nel comune di Artena, arrestati il sindaco e un assessore

Con le accuse, a vario titolo, di corruzione, concussione, tentata concussione, falsità ideologica (in relazione all’approvazione del bilancio di previsione per gli anni 2018-2020), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e vari abusi d’ufficio, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato (ai domiciliari) il sindaco di Artena Felicetto Angelini, l’assessore ai Lavori Pubblici, l’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico ed il presidente di una cooperativa urbanistica a cui lo stesso Comune aveva affidato l’istruttoria dei condoni edilizi comunali. Disposta anche la sospensione temporanea dai pubblici uffici nei confronti della segretaria comunale, del vice comandante della Polizia Locale e della responsabile dell’ufficio personale dello stesso Comune.
Dalle indagini – dirette dalla Procura di Velletri e svolte dai Carabinieri di Colleferro – è emerso che il sindaco, in concorso con un’altra persona, all’epoca dei fatti consigliere di minoranza del Consiglio comunale di Artena, si sarebbe reso responsabile del reato di corruzione per l’esercizio della funzione e l’assessore ai Lavori pubblici, in concorso con un imprenditore, di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.
L’indagine, infine, ha fatto emergere altre condotte delittuose come l’annullamento di diverse contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada a determinati soggetti nonché, con riferimento al presidente di una cooperativa urbanistica a cui lo stesso Comune aveva affidato l’istruttoria dei condoni edilizi comunali, di più ipotesi di tentata concussione. L’operazione è stata chiamata “Feudo”.
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