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  • giovedì 1 maggio 2025

Commercio, tra maggio e giugno +50% di cessioni dubbie

 


L’Ambulatorio antiusura di Confcommercio denuncia il l’enorme investimento sulle attività in crisi da parte della criminalità organizzata. Appello al Governo


 


Un appello al Governo per istituire un registro speciale per le cessioni di attività. A lanciarlo è Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio antiusura onlus, l’associazione riconosciuta che opera dal 1996 fornendo assistenza e consulenza legale, psicologica e finanziaria alle vittime dell’usura. Intervistato dall’agenzia di stampa Dire, avvocato di parte civile ai processi Spada e Casamonica, Ciatti risponde idealmente anche a Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio, che nelle scorse ore ha proposto di bloccare per due anni le compravendite dei negozi in centro a Roma per evitare che finiscano nelle mani della malavita. “Ma ciò che serve davvero è il controllo serrato di tutte le cessioni, un meccanismo che coinvolga forze dell’ordine, Guardia di Finanza e magistratura, in modo da poter risalire tutta la filiera della criminalità”, spiega. Per farlo, però, è necessario un intervento normativo da parte del Governo. Del resto, quello sulle acquisizioni poco trasparenti delle attività in crisi a causa del Coronavirus è un allarme più che previsto da realtà come l’Ambulatorio. “Dal 2008- racconta- registriamo un incremento costante di queste situazioni, e nel periodo del Covid l’aumento è stato del 30% tra marzo e aprile, ma è arrivato al 50% tra maggio e giugno. Si tratta di persone che si sono rivolte all’Ambulatorio per assenza di liquidità, perchè c’è da dire che se dal punto di vista sanitario l’emergenza si è riusciti a gestirla, non è andata così per i fondi promessi dal Governo, che sono stati un buco nell’acqua. Tutto questo ha fatto impazzire il sistema a vantaggio dei criminali”. Che ne hanno approfittato sia comprando locali a con pochi euro, sia prestando soldi. “La mafia crea strutture economiche dove riciclare e ‘pulire’ tutto il resto del denaro che non può spendere, creando in questo modo anche concorrenza sleale che fa crollare le attività sane rimaste sul mercato. Per le organizzazioni criminali quella arrivata con il Coronavirus è una situazione di vantaggio che va fermata. Come ambulatorio- spiega ancora Ciatti- ci occupiamo anche delle transazioni e ci premuriamo di ricevere il modello antiriciclaggio. E allora dico non restiamo a guardare, estendiamo questo obbligo a tutte le cessioni”. Per aiutare le imprese a non cadere nella rete della malavita, l’Ambulatorio antiusura insieme a Confcommercio Roma ha inaugurato un osservatorio che comprende un numero verde e l’assistenza gratuita. “Uno strumento che serve anche come grido di allarme per chiedere di non consegnare il Paese alla criminalità, altrimenti rischiamo di vanificare gli sforzi fatti finora. La mafia ha usato la crisi per riacquisire consenso sociale. E questa regressione della legalità è causata dall’assenza dello Stato. La sensazione- ammette Ciatti- è che questa sfida la stia vincendo la mafia proprio a causa del Covid. Ma non possiamo permetterlo, non deve andare per forza così. Se i soldi arrivano dallo Stato, le persone non hanno bisogno di prenderli da altri che invece hanno colmato questi vuoti creati dall’incapacità di gestire queste situazioni con efficacia e tempismo. La cosiddetta ‘potenza di fuoco’, annunciata dal presidente del Consiglio, non è mai arrivata e così un esercito di persone è stato consegnato a chi aveva soldi criminali”. Per questo, la richiesta di Ciatti è per un intervento normativo per l’istituzione del registro speciale. “Basta dire alle Camere di commercio d’Italia di segnalare le cessioni, in modo da verificare se i soldi della mala non finiscano in attività perbene. Sono convinto che molti farebbero un passo indietro. Perchè dove c’è lo Stato, non c’è la mafia”.


 

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