• Quotidiano di informazione
  • martedì 29 aprile 2025

Caso Regeni, la Procura di Roma si prepara ad archiviare

 


La Procura di Roma è pronta a chiudere le indagini in relazione al rapimento, alle torture e all’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso nel febbraio 2016 al Cairo. Si avvicina, infatti, la scadenza dei due anni dall’iscrizione nel registro degli indagati (avvenuta il 4 dicembre del 2018) da parte del pm Sergio Colaiocco dei cinque agenti della National Security egiziana. Un termine che il team investigativo di Ros e Sco farà presente al Cairo nel vertice in corso con gli omologhi egiziani.
La Procura di Roma non ha ancora ricevuto riscontri concreti alla rogatoria inviata alle autorità del Cairo nell’aprile del 2019 e nulla di rilievo è emerso dopo la videoconferenza del primo luglio scorso tra il procuratore capo Michele Prestipino, lo stesso Colaiocco e la delegazione dei magistrati egiziani. In quella occasione i pm capitolini avevano chiesto risposte in tempi rapidi "sull’elezione di domicilio da parte degli indagati, sulla presenza e sulle dichiarazioni rese da uno degli indagati in Kenya nell’agosto del 2017, e su altre attività finalizzate a mettere a fuoco il ruolo di altri soggetti della National Security che risultano in stretti rapporti con gli attuali cinque sotto inchiesta". Ai fini delle valutazioni in corso, oltre al vertice di oggi in Egitto, i team investigativi potrebbero tornare a rivedersi, a breve, a Roma.


 

 Commenti

La tua email non verrà pubblicata. Campi richiesti:

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. OK