Bus e mini-van in arrivo a Roma da Romania e Moldavia aggirano i controlli a Tibus e saltano la stazione. L’allarme di D’Amato (Regione Lazio)

Da quando le autorità regionali hanno imposto i controlli sanitari alla Stazione dei bus di Tibus, alla Stazione Tiburtina, decine di corse in arrivo dalla Romania e dalla Moldavia, sembrerebbero essere scomparse nel nulla. Non è affatto escluso il fatto che i viaggiatori in arrivo da questi due Paesi, vengano fatti scendere in altre zone della città. Per questo motivo sono stati rafforzati i controlli sulle autostrade e sulle consolare, per verificare che i bus non fermino la loro corsa a Roma in aree diverse da Tibus, dove è in funzione 24 su 24 un presidio sanitario di prevenzione anti-Covid. Altra preoccupazione è quella legata ai minivan, i veicoli privati con più posti, anche questi in arrivo da Romania e Moldavia, non solo a Roma ma anche in altre Regioni del sud del Paese. Per loro, al netto di sporadici controlli sulle autostrade, non è possibile fare altro, Per questo motivo la Regione Lazio annuncia misure rigorose, come quella di veri e propri blocchi sanitari in ingresso in città. “Bus e minivan dalla Romania e la Moldavia che aggirano controlli è un fatto grave e autolesionista soprattutto per le comunità presenti a Roma. Da quando abbiamo istituito i controlli sanitari i pullman arrivano raramente a Tiburtina. Ho chiesto la collaborazione della Polizia di Roma Capitale e della Prefettura che non è mai mancata per stroncare i parcheggi abusivi di pullman e minivan ed intensificare i controlli affinché giungano ai terminal autorizzati. Se necessario siamo pronti con le USCA-R ad andare con medici e infermieri direttamente alla barriera autostradale di Roma Nord per eseguire i test. Ritengo necessari i controlli alla frontiera”. Così afferma in un comunicato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
A.G.
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