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  • martedì 29 aprile 2025

Bar e ristoranti. il problema sono le mascherine. Sanzioni dei Nas

 


 


Nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha rafforzato i controlli sull’attuazione delle misure di contenimento per prevenire la diffusione epidemica da COVID-19 realizzando, in condivisione con il Ministero della Salute, uno specifico servizio di controllo in campo nazionale alle strutture di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande.


Gli interventi sono stati eseguiti dai 38 NAS, in stretta collaborazione con i reparti territoriali dell’Arma, in 1.898 esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, pizzerie, trattorie, fast-food, pub, birrerie e bar), prediligendo i locali collocati in aree ad elevata frequentazione giovanile e ricreativa, specie in orari serali e notturni.


Il servizio straordinario, nella sua prima settimana di esecuzione, ha consentito di fornire una preliminare valutazione sull’attuale livello di osservanza delle misure di contenimento da parte degli esercizi aperti al pubblico: nel corso dei controlli sono state contestate 351 violazioni alle disposizioni, con particolare riferimento al mancato uso delle mascherine di protezione facciale (43%) e nell’assenza di informazioni e cartellonistica relativa alle cautele da adottare da parte della clientela (13%).


Altre violazioni hanno interessato nel 9% la distanza insufficiente fra tavoli, nel 9% il mancato distanziamento sociale tra le persone, nell’8% l’assenza di prodotti igienizzanti all’interno o all’ingresso dei locali nonchè l’omessa attuazione delle corrette e periodiche procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti (3%).


Ulteriori inosservanze, pari al 15%, hanno riguardato altri obblighi previsti sia da normative nazionali che regionali e locali, oggetto di autonome ordinanze, relative ad esempio alla segnaletica orizzontale sui percorsi da seguire, omessa registrazione avventori e la misurazione della temperatura corporea.


Sono state oggetto di controllo anche le fasi di preparazione, detenzione e vendita di alimenti con contestazione di 30 sanzioni penali e 310 amministrative per violazioni alle norme igienico-sanitarie che hanno determinato il sequestro di 4.077 kg di alimenti irregolari, per un valore di 59.000 euro, e la chiusura/sospensione dell’attività di 49 locali/strutture.


 

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