Aperto e immediatamente rinviato il Processo per l’omicidio di Luca Sacchi, novità nella seconda fase delle indagini

Aperto e rinviato al prossimo 9 giugno il processo per l’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer assassinato nell’ottobre scorso con un colpo di pistola alla testa davanti a un pub nella zona di Colli Albani, a Roma. I giudici della I Corte d’Assise hanno rinviato - è stato spiegato - per consentire alle parti di presentare le liste testimoniali e poter visionare copia degli ultimi atti depositati.
Presente in aula Anastasiya Kylemnyk, fidanzata della vittima. "Ci ha fatto male rivedere Anastasiya. Così fredda. Non ci ha nemmeno degnato di uno sguardo". Lo hanno detto tramite i propri legali - gli avvocati Paolo Salice e Armida Decina - i genitori di Luca Sacchi.
Sotto accusa ci sono Paolo Pirino e Valerio Del Grosso, i due 20enni di San Basilio accusati di essere gli autori materiali dell’aggressione. Poi c’è Marcello De Propris, che secondo gli inquirenti fornì l’arma del delitto, e suo padre Armando, accusato della detenzione della pistola.
Anastasiya è invece coinvolta nella tranche dell’inchiesta che riguarda la violazione della legge sugli stupefacenti in relazione al tentativo di comprare 15 chili di droga per un corrispettivo di 70mila euro in contanti. Denaro mai ritrovato. Un compravendita, secondo quanto ricostruito, poi finita male e sfociata nell’aggressione mortale a Sacchi. La Procura contesta a Del Grosso, Pirino e De Propris anche l’aggravante della premeditazione. I tre, insieme con Armando De Propris sono detenuti in carcere mentre è sottoposta a obbligo di firma Anastasiya, che nel processo è anche parte civile per la rapina subita.
Altro protagonista della vicenda è Giovanni Princi, ex compagno di classe di Luca Sacchi, accusato di violazione della legge sulla droga. L’uomo è ora ai domiciliari e sarà processato con rito abbreviato il 28 maggio prossimo.
Giorni prima incontro a Casal Monastero
Una manciata di giorni prima dell’omicidio, Luca Sacchi e la fidanzata Anastasiya Klymenyk si trovavano a Casal Monastero, nella zona dove vivono i pusher Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, ora a processo per l’omicidio del personal trainer. Secondo un rapporto informativo dei carabinieri del Ris e depositato oggi dai pubblici ministeri nel processo, è possibile che i due ragazzi dovessero incontrare gli spacciatori.
Dall’analisi del traffico telefonico emerge che sia il telefono di Sacchi che quello di Anastasya tra le 15.30 e le 16 del 18 ottobre – si spiega – hanno impegnato i ponti ripetitori installati in via Acuto e via Saccomuro, nella zona di Casal Monastero. Secondo quanto accertato dai carabinieri nello stesso orario sono state agganciate le utenze di Del Grosso e Pirino in via Acuto “a dimostrazione che l’incontro tra i due gruppi è verosimilmente avvenuto”, scrivono gli esperti dell’Arma.
E il 18 ottobre, come emerge sempre dall’informativa, dal telefono di Luca Sacchi sono state effettuate su Maps ricerche relative al percorso stradale per raggiungere dall’Appio Latino la frazione di Casal Monastero. Nel celluare di Sacchi c’è anche un messaggio audio, registrato su whatsapp, inviato dall’amico di infanzia Giovanni Princi, ritenuto dagli inquirenti il regista della trattativa per l’acquisto della droga. “‘Oh per Furio so’ salite verso la metro tipo 2 volanti incazzate, sderepando’. Luca chiosa: ‘Incredibile ma vero’”.
Il giovane alla fidanzata: attieniti ai piani
“Amò, novità? Amò, attieniti ai piani”. Così ha scritto in un messaggio il 18 ottobre scorso, Luca Sacchi alla fidnazata Anastasiya Klymenyk. Questo ed altri sms sono citati in un rapporto informativo dei carabinieri che è stato depositato dalla Procura nell’ambito del processo a carico di cinque persone per l’omicidio del 23 ottobre scorso e che è iniziato oggi. Al messaggio, scrivono i carabinieri, la ragazza risponde: “ci vediamo dopo”. Sacchi quindi invia altri messaggi: “Spero tu faccia come mi hai detto se no ti meno, se scopro che hai fatto le cose a cazzo senza di me…”.
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