Renzi va all’opposizione: “Il Governo non ha la maggioranza”

 

"Dovevano asfaltarci, non hanno maggioranza. Non sarà game over per il governo ma se continuano così è game over per il paese". Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Porta a Porta si esprime così dopo il voto in Senato: il governo ha ottenuto la fiducia con 156 voti, senza la maggioranza assoluta. "Conte pensa di andare avanti con una striminzita maggioranza alla Camera e una non maggioranza al Senato, insomma non hanno i numeri", dice Renzi. Sarete all’opposizione? "Mi sembra evidente, il presidente del Consiglio ha scelto di costituire un’altra maggioranza, non ci vuole con sé". Al Senato, il governo ha ottenuto in extremis il voto del senatore Lello Ciampolillo, "quello che dice che la Xylella si cura col sapone". Adesso Italia viva è libera dagli obblighi di maggioranza, per esempio ’’la prossima settimana voteremo contro la relazione del ministro Bonafede sulla giustizia" in parlamento. "Non ho più il vincolo di maggioranza, sono sereno". E l’asse Pd-M5S? "Se al Pd piace così tanto stare con i 5 Stelle, mi aspetto da un momento all’altro l’ufficializzazione della candidatura di Virginia Raggi a Roma’’.





Salvini: “Non credo che Mattarella potrà guardare questo scempio a lungo”. Centrodestra compatto nel chiedere nuove elezioni

 

 

Vi rivolgerete a Mattarella? "Sicuramente sì, se c’è un governo che non ha la maggioranza e passa il tempo a convincere, non voglio pensare con quali proposte, qualcuno a cambiare casacca, un governo che da oggi, se c’è, è ancora più debole, non credo che il garante della Costituzione potrà osservare questo scempio ancora a lungo". Lo dice Matteo Salvini, in collegamento dal Senato con lo speciale Tg1. "Hanno tenuto in ostaggio il Parlamento per due giorni, mentre gli italiani hanno ben altri problemi. Per giorni hanno promesso poltrone, posti, ministeri, al confronto il calciomercato è una roba da signorine" afferma Salvini. 




Poste Italiane si prende il 51% della cinese Sengi Express

 

"Per la prima volta una società estera entrerà a far parte del gruppo Poste Italiane contribuendo ai risultati consolidati di gruppo". Rafforza la partnership nel mercato dell’e-commerce tra Italia e Cina con un accordo quadro vincolante con Cloud Seven Holding: prevede l’acquisizione del 51% del capitale votante di Sengi Express (al 100% di Cloud Seven Holding, con sede a Hong Kong).  "E’ una società leader nella creazione e nella gestione di soluzioni logistiche cross-border per i merchant dell’e-commerce cinese attivi sul mercato italiano, con un fatturato pro-forma 2020 di circa 80 milioni di euro". Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del primo trimestre.  L’accordo "rafforza la strategia del gruppo improntata al miglioramento della customer experience", commenta l’a.d. Matteo Del Fante: "Ha l’obiettivo di sviluppare e fidelizzare il flusso di spedizioni e-commerce. Si tratta di un traguardo storico nel processo di apertura di Poste Italiane ai mercati internazionali, grazie all’ingresso di una società estera nel gruppo. Con questo accordo - aggiunge - diversifichiamo ulteriormente, anche a livello geografico, i nostri ricavi e proseguiamo nella nostra strategia di crescita tramite alleanze nelle aree di business più promettenti". 





Microsoft punta sulle auto senza conducente. Oltre 2000 miliardi su Cruise

Auto senza conducente. È la nuova frontiera di investimenti pianificati dalla Microsoft che investirà, insieme ad altre società, oltre duemila miliardi di dollari in Cruise, una startup di san Francisco di cui la General Motors (Gm) detiene la quota di maggioranza. Cruise utilizzerà il servizio di cloud computing Azure di Microsoft per implementare i servizi di veicoli autonomi.  Da anni Cruise testa auto senza conducente a San Francisco e pianifica un eventuale servizio di taxi-robot, oltre all’utilizzo di auto senza conducente a scopi di consegne commerciali. L’investimento di Microsoft porta la valutazione di Cruise a 30 miliardi di dollari, spiega la società, rispetto a una stima 19 miliardi nella primavera del 2019.  General Motors ha speso circa un miliardo di dollari all’inizio del 2016 per acquisire Cruise, che all’epoca era una startup di 40 persone.




A2a investirà dieci miliardi in due anni per la transizione energetica

 

A2a ha messo a punto il proprio piano industriale al 2030, che prevede 16 miliardi di investimenti in 10 anni. Di questi, 10 miliardi sono per la transizione energetica e 6 per l’economia circolare. L’utile netto è previsto in crescita dell’8% medio annuo e i dividendi di almeno il 3%. Triplicata la capacità installata da fonti rinnovabili a 5,7 Gw a fine Piano, previste seimila assunzioni dirette nell’arco dei 10 anni. Secondo l’amministratore delegato di A2a Renato Mazzoncini il piano crea "solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa" Gli investimenti sono "per il 90% in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite", noti anche come ’Sdg’. Il margine operativo lordo è destinato a crescere più di 2 volte a oltre 2,5 miliardi di euro a fine periodo, mentre le emissioni di Co2 sono previste in calo del 47%, in linea con gli obiettivi definiti dall’Accordo di Parigi e approvati dalla Science Based Targets Initiative (Sbti). A2a, da anni all’avanguardia nella termovalorizzazione dei rifiuti, intende "recuperare ulteriori 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti" da utilizzare "come materia o energia", sottraendoli così alla discarica. 





Tavares(Stellantis): “Sostegno e rilancio Alfa e Maserati”

 

I vertici di Stellantis vogliono rilanciare i brand Maserati e Alfa Romeo ereditati dal gruppo Fca. Lo ha assicurato Carlos Tavares nella sua prima conferenza stampa da amministratore delegato del gruppo automobilistico creato con la fusione tra Psa e Fiat Chrysler. “Vogliamo sostenere – ha sottolineato – il rilancio dei marchi Maserati e Alfa Romeo, sono delle ricchezze di Stellantis”. Il piano strategico del gruppo non è stato ancora definito, ha aggiunto Tavares, ma “va assolutamente riconosciuto il valore altissimo di questi due marchi iconici”.





Multa da 10,5 milioni di Euro dell’Antitrust ad Eni, Enel e Sen

L’Autorità Antitrust ha irrogato una sanzione di 12,5 milioni di euro ad Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce, dopo aver "accertato l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori". Le società addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore; ma i tentativi non erano documentati o addirttura smentiti 




Mafia, arrestati due imprenditori a Palermo

 

I carabinieri hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di due imprenditori: Carlo Salvatore Sclafani, di 46 anni, e Mario Pecoraro, di 45, accusati di essere ai vertici della "famiglia" di Bolognetta, comune che fa parte del mandamento mafioso di Misilmeri. Il provvedimento è stato emesso dalle Dda di Palermo.  Secondo le indagini condotte dai militari del comando provinciale di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, i due imprenditori nel periodo di reggenza di Stefano Polizzi all’indomani del suo arresto, il 4 dicembre del 2018 nell’operazione Cupola 2.0, si sarebbero messi a disposizione del capofamiglia assumendo un ruolo centrale a Bolognetta e grazie al sostegno della famiglia di Misilmeri, comandata da Salvatore Sciarabba, anche lui arrestato nella stessa operazione, avrebbero ottenuto il monopolio sul territorio nel settore delle agenzie funebri e dell’edilizia.  I militari, nel corso dell’operazione Domino avrebbero accertato anche "l’infiltrazione nell’amministrazione comunale - spiegano gli investigatori - che avrebbe affidato loro commesse pubbliche senza seguire i previsti iter amministrativi in violazione del principio di trasparenza ed imparzialità". Sia Sclafani che Pecoraro avrebbero anche minacciato e intimidito un imprenditore per mantenere il predominio nella zona. Si sarebbero inoltre adoperati a redigere una documentazione falsa da presentate alla corte d’appello di Palermo per ottenere la revoca della dichiarazione di fallimento della società I.C.  Servizi srl. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati aziende, conti correnti e il patrimonio immobiliare delle società per un valore di circa 4 milioni di euro. 





Caso Zanardi: ”Scontro non fu provocato dallo sconfinamento del Tir”

 

Lo sconfinamento della linea di mezzeria da parte del camion è stato valutato "inferiore ai 40 cm" e definito "minimo" "stante il tipo di mezzo e la strada percorsa". E’ quanto contenuto nelle conclusioni alla richiesta di integrazione della perizia sull’incidente ad Alex Zanardi che ha portato all’apertura di un’indagine dopo che l’ex campione con la sua handbike si scontrò contro un Tir lungo la strada provinciale tra Pienza e San Quirico d’Orcia (Siena).

Secondo quanto si apprende da fonti vicino all’inchiesta il perito della procura di Siena, Dario Vangi, avrebbe risposto a sette nuovi quesiti come approfondimento alle conclusioni del pool di esperti nominati dei legali della famiglia Zanardi, l’ingegnere Giorgio Cavallin e della difesa del camionista indagato per lesioni gravissime, l’ingegnere Mattia Strangi. Sempre secondo quanto si apprende la posizione del mezzo potrebbe essere stata dettata dalla "presenza di un ciclista davanti all’autocarro e dall’inizio di manovra di sorpasso dell’autocarro stesso, comunque consentita". Inoltre la documentazione depositata nei giorni scorsi in procura rileva come "Zanardi avesse la tendenza ad allargare e arrotondare la curva portandosi in prossimità della linea di mezzeria". Nelle sue conclusioni il perito conferma quindi che il "sinistro si è verificato non a causa dell’invasione di corsia" del camion "ma a causa della presenza del veicolo". Nelle prossime settimane sono attese le decisioni della procura circa la posizione del camionista in merito all’eventuale richiesta di rinvio a giudizio. 





Expo, prescritto il reato di falso per il Sindaco di Milano Sala

 

Non è ritenuto "innocuo e di conseguenza privo di rilevanza penale" ma è comunque prescritto il falso contestato al sindaco di Milano Giuseppe Sala finito sotto processo per aver firmato, quando era ad di Expo, due verbali retrodatati, che servirono a sostituire due commissari incompatibili della gara per la Piastra dei servizi.   Lo scrive la corte d’Appello di Milano nelle motivazione della sentenza dello scorso 21 ottobre con cui ha rigettato la richiesta di assoluzione nel merito da parte della difesa di Sala ma ha dichiarato l’estinzione del reato per prescrizione. Io credo che in questa situazione processuale la giustizia non ha avuto ali robuste per ergersi e liberarsi da dinamiche che con la giustizia avevano poco a che fare". Così l’avvocato Salvatore Scuto, che assiste il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato quanto scritto dai giudici della Corte d’Appello nelle motivazioni della sentenza dello scorso 21 ottobre sull’accusa di falso ideologico nel processo della piastra dei servizi di Expo.





Suicidio di David Rossi (Mps), inchiesta archiviata

 

Il giudice per le indagini preliminari Franca Borzone ha archiviato l’indagine della procura di Genova sui presunti festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato alcuni magistrati senesi che poi avrebbero insabbiato le indagini sulla morte di David Rossi. L’ex responsabile della comunicazione di Banca Mps venne trovato morto il 6 marzo 2013 dopo una caduta da una finestra di Rocca Salimbeni, sede dell’istituto di credito.  I legali della famiglia Rossi, gli avvocati Carmelo Miceli e Paolo Pirani, si erano opposti alla richiesta di archiviazione dei pm genovesi ma il gip non ha accolto la richiesta nonostante gli approfondimenti di indagine portati in udienza dai familiari. La procura di Genova aveva aperto un fascicolo per abuso d’ufficio e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, a carico di ignoti, dopo una trasmissione de Le Iene. In quella puntata l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini aveva spiegato in un fuori onda che le indagini erano state "abbuiate" a causa di quei festini. I pm genovesi avevano raccolto numerose testimonianze ma avevano chiesto l’archiviazione. Secondo la procura, vero è che nella prima indagine ci sarebbero state alcune lacune e che alcuni pm avrebbero tenuto forse dei comportamenti inopportuni, ma non ci sarebbero prove che tali comportamenti avrebbero compromesso l’inchiesta sulla morte di Rossi. Il fascicolo era stato trasmesso al Csm per valutare eventuali profili disciplinari.  





Altri 15 giorni di carcere per Zaky

 

Altri 15 giorni di reclusione per Patrick Zaki, lo studente dell’università d Bologna in carcere da quasi un anno in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva su internet: lo ha comunicato all’ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah.   "Quindici giorni", ha risposto al telefono l’avvocatessa alla domanda su cosa fosse stato deciso all’udienza.  Ci si aspettava una scarcerazione", si è limitata ad aggiungere Hoda. 





Sempre più diffusa la variante inglese di Covid-19. Ora è in 60 Paesi

 

La variante britannica del nuovo coronavirus Covid-19 continua a diffondersi in tutto il mondo ed era presente la scorsa settimana in 60 paesi e territori, 10 in più rispetto al 12 gennaio: lo ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale della Sanità. La variante sudafricana, che, come quella inglese, è molto più contagiosa del virus originale SARS-CoV-2, si diffonde più lentamente ed è presente in 23 paesi e territori, 3 in più rispetto al 12 gennaio, precisa l’Oms nel suo rapporto epidemiologica settimanale.  Il Brasile ha registrato 1.183 morti di Covid-19 e 63.504 contagi nelle ultime 24 ore, secondo le segreterie locali di salute. Il bilancio totale dall’inizio della pandemia sale a 211.511 morti e 8.575.742 casi accertati.

Pechino ha imposto il lockdown a 1,7 milioni di persone nel distretto di Daxing, a sud della capitale dove si trova il nuovo aeroporto, dopo che sono stati trovati sei casi di Covid-19 per un totale nella città salito a quota 15.  "I casi rilevati a Daxing hanno lanciato l’allarme che la situazione epidemica è dura e complessa - ha affermato Xu Hejian, portavoce della municipalità, in conferenza stampa -. Non possiamo allentare sulla prevenzione dei casi importati e sul rimbalzo domestico". Pechino ha anche esteso a 28 giorni il periodo di restrizioni a chiunque arrivi dall’estero, di cui 14 di quarantena in strutture centralizzate.





Pregliasco e le vaccinazioni: “Non penso finiremo prima del 2022”

 

“La vaccinazione è partita bene e con le dosi necessarie continuerà a ritmi crescenti con l’obiettivo ambizioso, ma necessario per coinvolgere tutti, di finire entro l’anno. Il mio timoreè che dopo una prima fase dedicata alle categorie a rischio i più giovani non sentano la necessità di vaccinarsi. Non è facile assumere un farmaco quando si sta bene e non si teme la forma grave della malattia. Entro febbraio è realistico completare medici, infermieri e Rsa. Per gli over 80 molto dipende dalle forniture. Pfizer si può fare soprattutto in ospedale, mentre altri vaccini si somministrano anche a casa o dal medico di base. In ogni caso, non penso finiremo prima dell’estate 2022”. E’ quanto spiega in una intervista alla Stampa il direttore sanitario del Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco. “I provvedimenti di Natale, la diminuzione dei tamponi e il nuovo conteggio degli antigenici danno come risultato una crescita minore del contagio, non una diminuzione, da verificare nei prossimi 10 giorni”, sottolinea. Il conteggio degli antigenici, insiste Pregliasco, comporta “ulteriore confusione perché aumentano il denominatore e fanno perdere dei casi positivi. Vanno distinti meglio dai molecolari nel conteggio”. “Non andiamo peggio di altri Paesi, ma siamo nel limbo. Il lockdown duro ha senso dal punto di vista scientifico, ma susciterebbe una rivolta sociale. Si può continuare con zone rosse non troppo stringenti per regolare la velocità del contagio fino al vaccino”, spiega aggiungendo che le riaperture saranno possibili “quando il 20-30 per cento della popolazione, compresa la parte più a rischio, sarà vaccinata”. Quanto alla richiesta di Letizia Moratti di considerare il Pil tra i motivi per dare più vaccini alla Lombardia, Pregliasco commenta: “La vaccinazione come ogni questione di salute deve essere equa, ma, al di là della semplificazione nella comunicazione di una proposta che può essere stata maldestra, va posto un tema: solo i vaccini risolveranno i problemi economici, e gli imprenditori e le partite Iva dovranno correre a farseli per riaprire”.





Prima dell’addio Trump grazia 73 accoliti e tra questi Steve Bannon

  

Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia 73 persone, tra cui - come preannunciato - il suo ex consigliere Steve Bannon. Lo ha comunicato la Casa Bianca. Poco prima di lasciare il suo incarico, "il presidente Donald J. Trump ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato le condanne di altre 70", ha reso noto la sua amministrazione in una nota. 





Trump lascia la Casa Bianca con una scia di veleni

“Combatterò per voi. Vedrete cose incredibili e ricordatevi di noi. Torneremo in qualche modo”. Così Donald Trump alla cerimonia di saluto alla Joint Base Andrews, nell’ultimo discorso da presidente Usa, lasciando intendere di non volere abbandonare la scena politica. Trump ha ringraziato i suoi collaboratori, il vicepresidente Mike Pence, la moglie e “alcuni membri del Congresso” e ha definito i 76 milioni di voti ottenuti alle presidenziali dello scorso novembre un successo “storico”. “Essere stata First Lady ha rappresentato il più grande onore per me, grazie per l’amore, l’affetto, il sostegno, sarete sempre nei miei pensieri, Dio benedica voi, le vostre famiglie e benedica questa grande nazione”: queste, invece, le ultime parole in pubblico di Melania Trump da First Lady. Melania, sempre molto schiva e particolarmente silenziosa negli ultimi tempi, ha parlato alla cerimonia di saluto alla Joint Base Andrews, su invito del marito Donald, sottolineando che “ha sempre dimostrato grazia dignità e molto popolare tra gli americani”.

 





Mascherine e gel numeri da brividi per le scuole italiane

 

 

Oltre un miliardo di dispositivi di protezione delle vie aeree distribuiti e due milioni e mezzo di litri gel consegnati agli Istituti

 

 Per far fronte alla pandemia,  le scuole hanno in dotazione dallo Stato sia le mascherine chirurgiche che il gel igienizzante. Il sito specializzato Skuola.net è andato a vedere sul sito del Ministero dell’Istruzione come procede la distribuzione di questi fondamentali strumenti di protezione, scoprendo che è appena stato raggiunto un importante traguardo. Ogni scuola, infatti, consegna quotidianamente le mascherine di tipo chirurgico a tutto il personale e agli studenti, grazie alla fornitura di circa 11 milioni di dispositivi al giorno messi a disposizione dal Commissario straordinario per l’emergenza. E alla data del 14 gennaio, risultano 1.112.020.480 mascherine chirurgiche consegnate alle scuole, per oltre 19mila istituti scolastici serviti. Di queste, un miliardo e 34 milioni circa è stato consegnato alle scuole statali, la restante parte (quasi 80 milioni) alle scuole paritarie. Più di 728 milioni di mascherine sono andate agli istituti comprensivi, altri 6 agli istituti onnicomprensivi. E le altre? Oltre 87 milioni alle scuole primarie, 8 milioni alle secondarie di primo grado, ben 274 milioni alle scuole secondarie di secondo grado.  

Agli adulti - docenti, personale scolastico - sono stati consegnati quasi 848 milioni di mascherine (una media di 8,4 milioni al giorno), mentre ai bambini e ai ragazzi oltre 264 milioni (2,6 milioni di media giornaliera).  Sono invece 2.576.388 i litri di gel igienizzante consegnati alle scuole al 14 gennaio. Oltre 19mila gli istituti serviti con 1,2 milioni per gli istituti comprensivi e quai 15mila per gli omnicomprensivi, più 440mila per le scuole primarie, circa 17mila per le scuole secondarie di primo grado e oltre 846mila per le scuole secondarie di secondo grado. Diversamente dalle mascherine, a livello regionale è il Veneto ad aver avuto una maggiore distribuzione di gel: quasi 456mila litri, poi l’Emilia Romagna (più di 364mila) e la Toscana (oltre 354mila litri). Chiudono la classifica il Molise (10mila litri circa), la Basilicata (8,8mila) e la Valle d’Aosta (3,3mila).

 





Vaccinazioni, appello della von der Leyen: “Dobbiamo essere Più veloci”

 

 

Nel fare le vaccinazioni anti-Covid "dobbiamo essere più veloci perché il ritmo è troppo variegato in Europa". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo. "Dobbiamo dare maggiore sostegno alle imprese per aumentare la produzione e dobbiamo contrastare, seguire e tracciare chiaramente la diffusione della nuova variante. E’ una corsa contro il tempo", ha aggiunto. Intanto il Fondo russo per gli investimenti diretti ha presentato la domanda per la registrazione del vaccino contro il coronavirus Sputnik V all’Ema. Previsioni sulla pandemia del Coordinatore del Cts, Agostino Miozzo "Se la campagna vaccinale funziona come auspichiamo, inizieremo a vederne i risultati verso la fine della primavera. Per prima cosa abbattiamo il numero delle vittime, che continua ad essere drammatico. Se mettiamo in sicurezza gli anziani sopra gli 80, gli anziani dai 60 in su, quelli che lavorano nel mondo della scuola, dei servizi e della sicurezza, se mettiamo in sicurezza tutte queste persone, se la campagna vaccinale va come deve andare, io credo che verso la fine della primavera, l’inizio dell’estate, possiamo tentare di cominciare a respirare, anche se mantenendo la rigorosa osservazione di certi criteri di protezione”.

 





La grande fuga

Negli ultimi dieci anni registrato un significativo aumento delle cancellazioni anagrafiche. Via dal Belpaese quasi due milioni di cittadini

Nell’ultimo decennio si è registrato un significativo aumento delle cancellazioni anagrafiche di cittadini italiani per l’estero (emigrazioni) e un volume di rientri che non bilancia le uscite: sono stati quasi 1 milione, 899mila, gli espatri dal 2010, a fronte di 372mila rimpatri. Di conseguenza i saldi migratori con l’estero dei cittadini italiani, soprattutto a partire dal 2015, sono stati in media negativi per 69mila unità l’anno. È quanto rileva l’Istat nel dossier “Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente – Anno 2019”. Nel 2019 il volume complessivo delle cancellazioni anagrafiche per l’estero è di 180mila unità, in aumento del 14,4% rispetto all’anno precedente. Le emigrazioni dei cittadini italiani sono il 68% del totale (122.020). Se si considera il numero dei rimpatri (iscrizioni anagrafiche dall’estero di cittadini italiani), pari a 68.207, il calcolo del saldo migratorio con l’estero degli italiani (iscrizioni meno cancellazioni anagrafiche) restituisce un valore negativo di 53.813 unità. Il tasso di emigratorietà dei cittadini italiani è pari a 2,2 per mille. È il Nord la ripartizione di residenza da cui partono i flussi più consistenti di trasferimenti all’estero di cittadini italiani, in termini sia assoluti (59mila, pari al 49% degli espatri) sia relativi rispetto alla popolazione residente (2,4 italiani per mille residenti). Dal Mezzogiorno si sono trasferiti all’estero oltre 43mila italiani (2,2 per mille) mentre dal Centro sono espatriati circa 19mila connazionali, con un tasso di emigratorietà (1,8 per mille) sotto la media nazionale. La distribuzione degli espatri per regione di partenza mette in evidenza una situazione più eterogenea: la regione da cui emigrano più italiani, in valore assoluto, è la Lombardia con un numero di cancellazioni anagrafiche per l’estero pari a 23mila; seguono Sicilia e Veneto (entrambe 12mila), Campania (11mila) e Lazio (9mila).

 





“Dialogo, stabilità e sicurezza reciproca in tutti i Paesi del Golfo. Con l’Italia rapporto ottimo”

Intervista all’ambasciatore Al Sabah sulla cooperazione economica e culturale tra Italia e Kuwait

 

  

 

K metro 0 -Roma - Trent’anni fa, fra gennaio e febbraio del 1991, la Guerra del Golfo terminava con la liberazione del Kuwait (gennaio-febbraio 1991). L’Ambasciatore del Kuwait in Italia, Sheikh Azzam Mubarak Sabah al Sabahha incontratogiornalisti italianiper uno scambio di vedute sui rapporti bilaterali tra Kuwait e Italia, sul ruolo importante del piccolo emirato nella complessa situazione del Golfo Persico e sulle nuove prospettive che possono aprirsi in tutto il Medio Oriente con l’arrivo della nuova amministrazione Biden negli USA. L’incontro è stato organizzato da Nizar Ramadan, editore della testata specializzata in politica internazionale “Kmetro0.it”.

  1. Ambasciatore, qual è il ruolo svolto dal Kuwait nel processo di riconciliazione tra Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Qatar?
  2. Premesso che il mio Paese è da sempre favorevole al mantenimento della pace e del dialogo, della stabilità e sicurezza reciproca di tutti i Paesi del Golfo, il Kuwait in questa vicenda ha svolto un importante ruolo di mediazione nella regione. Non siamo stati i soli, tanti Paesi si sono impegnati in questo, anche gli Stati Uniti; la dirigenza saudita, in particolare, ha ammorbidito le sue posizioni, comprendendo che ci sono tanti punti – e interessi vitali – in comune, tra loro, noi e gli altri Paesi del Golfo, che ci spingono a cercare sempre di raggiungere un accordo. Diciamo che la relazione tra il Qatar, l’Arabia Saudita e gli altri Stati del Golfo è tornata alla normalità. Questo, anche perché sta lavorando bene il Consiglio di Cooperazione del Golfo (l’Organizzazione, nata nel 1981 su impulso del Kuwait e l’Arabia Saudita, con scopi d’integrazione economica, militare, politica e sociale tra i sei Stati della Penisola arabica, N.d.R.).
  3. Il Kuwait non è preoccupato, invece, per la ripresa del programma nucleare iraniano, dopo l’empasse dell’accordo internazionale del 2015 che lo limitava fortemente?
  4. Il Kuwait non era per nulla contrario all’accordo sul nucleare iraniano del 2015, e ha sempre giocato un ruolo attivo di mediatore tra Occidente, Unione Europea, USA e Iran: già quando, anni fa, ero ambasciatore in Bahrein, mi adoperai per questo. In una situazione che presenta analogie con quella che, in Estremo Oriente, vede contrapporsi Corea del Nord, altra aspirante potenza nucleare, USA e Paesi limitrofi: tra i quali il Giappone, che da anni, cerca di mediare con i nordcoreani, proprio come fa il Kuwait nella regione con gli iraniani. Ora speriamo che anche altri Paesi arabi partecipino a questo sforzo di mediazione.
  5. Nel complesso gioco mediorientale, inoltre, è stato molto importante l’avvio, l’estate scorsa, di ufficiali relazioni diplomatiche tra Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Israele. Come vede il Kuwait questa svolta?
  6. Il Kuwait non ha rapporti diplomatici con Israele. Però non può che guardare con favore a tutte quelle iniziative che possono realmente stemperare la tensione sia nella Penisola arabica sia in tutto il Medio Oriente, anche creando un clima diverso con Tel Aviv. Al contempo voglio ricordare che il Kuwait ha sempre partecipato con impegno ai programmi di aiuto ai palestinesi dell’ONU, anche quando altri Paesi arabi avevano smesso di farlo; e continua tuttora a partecipare.
  7. Kuwait-Cina: che relazioni avete con questo gigante asiatico, che da decenni ha avviato progetti di cooperazione tecnologica e una forte penetrazione economica in vari Paesi del Golfo?
  8. Rapporti costruttivi: ricordo che, nel 2018, l’allora emiro del Kuwait, S.A. Sabāḥ al-Aḥmad al-Jāber Āl Ṣabāḥ (scomparso poi a settembre 2020, N.d.R.), si recò in Cina, con una delegazione di alto livello, per concludere ufficialmente accordi bilaterali di cooperazione economica. Accordi relativi, soprattutto, allo sviluppo della nuova “Via della seta” e che noi e la Cina siamo interessati a far transitare anche nella Penisola arabica (come del resto fu già nell’antichità).
  9. Cosa può dirci, invece, dello sviluppo, nel vostro Paese, dei diritti della donna a oltre 15 anni dalla Conferenza internazionale di Sana’a su democrazia e diritti umani (2004)?
  10. E’ uno sviluppo pienamente in corso nel nostro Paese. Ricordo che sin dal 2005, in Kuwait abbiamo iniziato a riconoscere completamente il diritto delle donne ad accedere anche a tutti gli incarichi pubblici di rilievo, dal governo alla Pubblica amministrazione e alla magistratura, sino ai più alti livelli della carriera diplomatica.
  11. In conclusione, come definirebbe oggi i rapporti Kuwait – Italia e che prospettive ci sono per nuovi possibili accordi bilaterali?
  12. I rapporti tra i due Paesi sono ottimi, e ringrazio l’Italia per le posizioni tenute durante l’invasione irachena del 1990 del nostro Paese, e per aver partecipato attivamente, nel 1991, alla sua liberazione. La cooperazione con il vostro paese è proseguita anche in campo sanitario con un nostro importante contributo finanziario alla lotta contro il Covid-19; mentre già nel 2005 i nostri Paesi hanno firmato un accordo di cooperazione in campo tecnologico, scientifico, informatico e culturale, entrato in vigore nel 2012. Al momento c’è anche un accordo privato tra imprenditoria kuwaitiana e italiana (da qui, tra l’altro, la partecipazione italiana all’importante Expo tenutosi in Kuwait nel febbraio 2020). Poi, è prevista agli inizi del prossimo febbraio una visita nella regione del ministro degli Esteri italiano. Auspichiamo che l’Italia partecipi (ad esempio nello sviluppo di commercio ed energie rinnovabili) al programma “Kuwait Vision 2035”: un grande progetto di crescita, e, soprattutto, diversificazione, dell’economia nazionale, soprattutto nei settori dei servizi pubblici, infrastrutture, “green economy” e assistenza sanitaria. Abbiamo, infine, attraverso la Leonardo, importanti rapporti di cooperazione nella formazione professionale nel settore aeronautico. Non dimentichiamo poi lo sviluppo della cooperazione culturale tra i nostri Paesi; vorrei infine incoraggiare gli studenti kuwaitiani a venire a studiare qui in Italia, e quelli italiani a fare altrettanto nel nostro Paese.




Medicina, un fiore all’occhiello del San Raffaele con la telemetria innovativa cardiologica

L’IRCCS San Raffaele Roma si dota di un nuovo sistema di monitoraggio per i pazienti ricoverati nel reparto di ‘Cardiologia riabilitativa’. Si tratta di una strumentazione che consente di tenere sotto controllo in modo costante il cuore dei degenti ovunque si trovino all’interno dell’ istituto di ricerca. Ancora una volta si punta su un impianto all’avanguardia che, in questo caso, utilizza il monitoraggio telemetrico wifi , una tecnologia informatica che permette la costante visualizzazione dell’andamento del ritmo cardiaco e la trascrizione di informazioni direttamente nella cartella clinica informatizzata a lui dedicata.

“Questo avviene grazie a 38 telemetri in grado di osservare il ‘comportamento’ del cuore del paziente all’interno della struttura ospedaliera in qualsiasi momento e luogo (in camera, nel reparto di diagnostica, nelle palestre, nella mensa etc). Il monitoraggio – spiega il prof. Maurizio Volterrani, responsabile del Dipartimento di Scienze cardiologiche e respiratorie dell’IRCCS romano – riguarda sia l’aspetto elettrocardiografo che la saturazione di ossigeno (SatO2) in continuo. L’infermiere può al letto del paziente decidere di visualizzare un elettrocardiogramma a 12 derivazioni e stamparlo o inviarlo direttamente in cartella digitale. Può anche utilizzare il telemetro per conversare in viva voce dal letto del paziente con la sala infermieristica” .

La stazione di monitoraggio è stata installata sia in sala infermieri che in quella medica e nelle palestre, così da potere interagire con il sistema in qualsiasi momento. “E’, inoltre, dotata di un sistema di recentissima tecnologia basata su concetto di autoapprendimento, che – continua Volterrani – è in grado di riconoscere aritmie potenzialmente nocive, ma anche di refertare in automatico un elettrocardiogramma” .

Il sistema è completato da 4 carrelli mobili dotati di una serie di device in grado di misurare frequenza cardiaca, pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, temperatura , peso corporeo, che colloquiano con la centrale di monitoraggio, permettendo la raccolta sistematica e l’invio diretto alla cartella clinica informatizzata dei dati raccolti” . Il sistema “Surveyor Central”esegue l’interpretazione dell’ECG utilizzando un algoritmo, i monitor posto letto con trasmettitori wireless o con il monitor mobile Surveyor S4. La memorizzazione Full Disclosure permette anche l’archiviazione per ulteriori analisi, come ad esempio un’analisi Holter completa, che può essere protratta anche per settimane. Inoltre, il flusso di lavoro programmabile dal personale sanitario consente i promemoria automatici, le stampe degli ECG a 12 derivazioni e l’esportazione degli eventi temporizzati garantendo una capacità assistenziale potenziata e una migliore razionalizzazione del lavoro degli operatori.

 





Emergenza Covid, Ama smentisce l’allarme cremazioni

Nonostante l’aumento di decessi tra 2019 e 2020, a causa della seconda ondata di Covid, non c’è un allarme cremazioni per le persone decedute nella Capitale. Anzi, secondo l’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis, soprattutto sulle cremazioni, i numeri del 2020 sono aumentati: le cremazioni effettuate nel 2020 sono state 15.704 contro le 15.542 nel 2019, 3.060 negli ultimi due mesi dell’anno, 3.702 nell’ultimo trimestre. La commissione capitolina Ambiente, convocata dal presidente M5S Daniele Diaco, ha affrontato la crisi del sistema pubblico delle cremazioni, a fronte di un tasso di mortalità che a Roma, ha spiegato Zaghis, è aumentato sensibilmente a causa della pandemia.

“In un anno normale, penso al 2018 o al 2019, la mortalità nella Capitale si aggira in media sui 30mila decessi – ha riportato l’Au d Ama -. Quest’anno abbiamo avuto 33.828 decessi, oltre il 10% in più sulla media degli ultimi 10 anni”. “Da ottobre a dicembre il numero dei decessi – ha sottolineato – è aumentato del 10%, con una crescita registrata del +40% a ottobre, il +60% a novembre e il +45% a dicembre rispetto all’anno precedente”.

Il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola ha obiettato che “da parte della Giunta Raggi si invocano i numeri del Covid a fronte del caos odierno, ma la crisi del sistema di inumazioni e cremazioni è strutturale per Roma Capitale, come denunciato da noi in tempi non sospetti. Io vorrei capire quando togliete la norma schifosa del numero chiuso delle cremazioni nella Capitale – ha chiesto -. Oggi ci sono oltre mille salme in attesa di cremazione, nonostante il numero chiuso, in locali la cui idoneità verrà verificata, con un meccanismo non trasparente che porta i morti di Roma a cremare in giro per il Lazio. Voglio capire quando ci costerà questa inefficienza, visto che in tre anni non è stato fatto nulla”.

La scelta di Ama, di portare i ritmi delle cremazioni a un limite di 200 a settimana, a fronte delle 400 ordinarie per le 6 linee attive, “è avvenuta quando a dicembre ci siamo trovati a affrontare una presenza di circa 2mila salme in attesa in camera mortuaria – ha riportato Zaghis -. Questo tipo di attività sta portando a una progressiva riduzione della presenze di salme”, ha aggiunto.

Marco Aquilini, che con Federcofit Lazio rappresenta gli operatori dei servizi funerari, ha denunciato “inaccettabili lungaggini burocratiche, Covid o non Covid, da parte del Comune visto che Roma Capitale impiega 30-40 giorni per dare l’autorizzazione alla cremazione, mentre in altri Comuni si ottiene in 24-48 ore. Abbiamo riempito tutti i nostri depositi con le salme in attesa, salme in piena decomposizione, con problemi di liquami e altro insostenibili. Bisogna abbattere i tempi della fase autorizzatoria”, ha concluso.

 




Atac conferma più servizi di trasporto per le scuole

 

 Il servizio scolastico di Atac, col subaffidamento ai privati, ha consentito di potenziare le corse normalmente destinate a questa attività attraverso l’impiego di 35 collegamenti che consentono di erogare oltre 60 corse in più rispetto al periodo scolastico pre-Covid. Complessivamente, solo per il servizio scolastico, oggi vengono svolte circa 150 corse dedicate. Ne dà notizia Atac in una nota.

“Non risponde perciò al vero quanto sostenuto da organi di stampa che hanno riportato in maniera strumentale alcuni dati riferiti all’11 e al 18 gennaio. Questi dati, per la giornata del 18, non incorporavano i collegamenti scolastici che, per le loro caratteristiche specifiche – essendo articolati per fascia oraria – non vengono conteggiati fra le vetture in uscita”, spiega Ama.

“Atac e Roma Servizi per la Mobilità confermano che a regime, una volta completate le azioni previste dal piano del Prefetto, saranno messe in strada per tutta la rete di superficie Atac circa 1.500 corse in più al giorno rispetto all’inizio del dicembre scorso, quando sono iniziati i subaffidamenti ai privati – aggiunge la partecipata capitolina -. A tal proposito, si sottolinea che un confronto corretto tra i dati andava effettuato rispetto alle prime due settimane del dicembre 2020, quando uscivano in media 1.420 vetture. Progressivamente, con l’attuazione dei subaffidamenti, l’uscita è arrivata ad oggi a circa 1.520 vetture, compresi i 74 mezzi subaffidati, ai quali si devono aggiungere altri 35 collegamenti per le scolastiche”, conclude la nota.

 




Primo vertice di maggioranza per Conte. Obiettivo allargare il perimetro della coalizione

 

 

Si è svolto a Palazzo Chigi il primo vertice di maggioranza convocato dal premier Giuseppe Conte dopo il voto di fiducia in Aula al Senato. Alla riunione hanno preso parte i capi delegazione dei partiti con l’unico obiettivo, fino ad ora, di allargare il perimetro di una maggioranza asfittica al Senato.  I numeri emersi dal voto a Montecitorio e Palazzo Madama consegnano infatti  al governo una maggioranza, anche se solo alla Camera assoluta, mentre al Senato l’equilibrio risulta precario, con un partito, Italia Viva, che si è tirato fuori dalla coalizione, senza essere sostituito da un altro Gruppo. "L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica" ha twittato il presidente del Consiglio al termine di una convulsa giornata che ha visto il governo incassare la fiducia al Senato con 156 voti a favore, 140 contrari e 16 astenuti.

"Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza" ha scritto il premier, "priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori".  La fiducia al governo Conte è stata votata anche da Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, senatori di Forza Italia. Dopo il caso di Renata Polverini, è scoppiato in particolare quello della senatrice azzurra Rossi, considerata fedelissima di Silvio Berlusconi. Il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, avverte che "la maggioranza esiste ma non pensiamo di poter governare in questa situazione. Ci vuole una riflessione del presidente Conte, ci vuole un patto di legislatura chiaro. Dobbiamo dimostrare che questa è una maggioranza che ha idee chiare, in grado di coinvolgere gruppi e singoli parlamentari” dice a L’aria che tira su La7. 

Goffredo Bettini, a L’intervista di Maria Latella su SkyTg24, osserva che il voto del Parlamento sul governo "è un buon punto di partenza", adesso "se durante questa emergenza si allargherà la maggioranza, si consoliderà il quadro, significa che potremo fare un patto di legislatura fino alla fine e un riassetto del governo. Se non accadrà non abbiamo paura delle elezioni, che sono l’ultima risorsa democratica".

 





Delitto di Alatri, l’accusa è omicidio volontario

 

Omicidio volontario con dolo eventuale e non preterintenzionale. E’ il reato che secondo il pg di Roma va contestato alle quattro persone accusate della morte di Emanuele Morganti, ucciso il 26 marzo nel corso di un pestaggio avvenuto fuori ad un locale di Alatri, centro in provincia di Frosinone. Nel corso della requisitoria, nel processo d’appello a carico di Michel Fortuna, Paolo Palmisani, Mario Castagnacci e Franco Castagnacci, il rappresentate dell’accusa ha chiesto di riqualificare il reato e di riconoscere l’aggravante dei futili motivi. Il pg si è rimesso ai giudici per quanto riguarda la quantificazione della condanna in base alla fattispecie contestata. In primo grado, nel luglio del 2019, Franco Castagnacci, padre di Mario, era stato assolto dalla corte d’Assise di Frosinone mentre per gli altri è stata inflitta una condanna a 16 anni. 





Festa in un bar e riunione in un centro sociale, multe a raffica nella Capitale

 

Avevano organizzato un pranzo all’interno di una tavola calda, le 13 persone, di nazionalità bengalese, trovate all’interno del locale sito in zona Magliana.   Arrivata la segnalazione alla Centrale Operativa, gli agenti della Polizia Locale del XI Gruppo Marconi, ieri, sono intervenuti presso l’attività, dove gli avventori si erano riuniti, consumando cibi e bevande, per festeggiare una coppia di connazionali che si erano uniti da poco in matrimonio, contravvenendo alla disposizioni per il contenimento del contagio. Per tale motivo tutti i commensali, oltre al titolare dell’esercizio, sono stati sanzionati e per il locale è stata disposta la chiusura di 5 giorni . Le pattuglie del XIII Gruppo Aurelio, invece, sono dovuti intervenire in zona Valle Aurelia, per un assembramento segnalato presso un centro sociale. Una decina i ragazzi radunati all’interno del locale. Anche in questo caso sono scattate le contestazioni per mancato rispetto delle misure atte a tutelare la salute pubblica. Ulteriori accertamenti edilizi ed amministrativi sul centro sono tuttora in corso. 





21 Pietre d’inciampo per ricordare Emma Di Veroli e gli altri

 

 

Emma Di Veroli, una bambina di appena due anni assassinata il giorno dell’arrivo ad Auschwitz con sua madre, Ferdinando Agnini e Orlando Orlandi Posti, due studenti e partigiani torturati nel carcere Nazista di Via Tasso e poi trucidati alle Fosse Ardeatine , Amelia Coen un’anziana portata via dalla sua casa durante il rastrellamento degli ebrei romani.  Sono alcune delle storie che verranno ricordate con 21 pietre d’inciampo posizionate a Roma. Dopo undici edizioni in cui sono state installate 336 ’stolpersteine’ in memoria di deportati razziali e politici, quest’anno ne verranno posizionate altre 21 nella Capitale.  L’iniziativa Arteinmemoria sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica è curata da Adachiara Zevi "Siamo riusciti a organizzare nonostante la situazione dovuta alla pandemia - ha spiegato Zevi - Tutto si svolge nel rispetto delle normative anti-Covid quindi indossando mascherine e rispettando le distanze. Abbiamo dovuto evitare, purtroppo, di coinvolgere le scuole e sono state contenute le presenze, ma è molto importante portare avanti l’iniziativa in modo non virtuale, ma in presenza. C’è stata partecipazione, ma nel pieno rispetto delle regole. E’ stata un’edizione sobria". 




Il Tar alla Raggi: “Dichiari l’esito del Referendum sull’esternalizzazione del servizio Atac”

 

Il Sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi, dovrà dare esecuzione alla sentenza con la quale nel 2019 è stato annullato parzialmente il "verbale delle operazioni" referendarie in materia di esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico attualmente svolto da Atac, e dichiarare gli esiti referendari con conseguente calendarizzazione della seduta dell’Assemblea capitolina per le conseguenti determinazioni.   L’ha deciso con una sentenza il Tar del Lazio, nell’ambito di un ricorso proposto da Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi, personalmente e nella qualità di rappresentanti del comitato "Si Mobilitiamo Roma".  In caso di "perdurante inottemperanza", i giudici hanno nominato sin d’ora quale Commissario ad acta il Prefetto di Roma.  Con il ricorso in questione - spiegano i giudici in sentenza - si censurava l’inottemperanza di Roma Capitale e della sindaca Raggi "all’adozione di un provvedimento dichiarativo degli esiti referendari, conclusisi con la vittoria dei ’SI’, come accertato nel verbale delle operazioni predisposto dall’ufficio centrale per il referendum, con relativa pubblicazione all’albo pretorio e sul sito istituzionale dell’ente, al quale avrebbe dovuto fare seguito la trattazione in seno all’Assemblea Capitolina per l’adozione delle relative determinazioni entro trenta giorni dalla proclamazione degli esiti referendari". 





Joe Biden è il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America

 

Joe Biden ha giurato su una vecchia bibbia di famiglia del 1800 a Washington ed è ora ufficialmente il 46esimo presidente degli Stati Uniti, il più anziano di sempre con i suoi 78 anni, nell’Inauguration Day più blindato della storia per il timore di proteste armate. Il suo predecessore Donald Trump ha lasciato con la moglie Melania la Casa Bianca.  Mentre Biden giurava, Trump arrivava nel suo resort di ‘Miralago’ in Florida dove veniva contestato dai vicini, che non lo vorrebbero avere come nuovo inquilino. Ha giurato anche la vicepresidente Kamala Harris che è diventata la prima donna vicepresidente della storia americana. La numero due di Joe Biden ha giurato nelle mani del giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor e su due bibbie: una di Regina Shelton, ritenuta da Kamala e da sua sorella Maya una "seconda madre", e l’altra dell’icona dei diritti civili Thurgood Marshall.





Esplosione a Madrid, devastato un edificio in pieno centro. Le vittime sono tre e i feriti almeno otto

 

Una forte esplosione, ha semidistrutto un edificio nel centro di Madrid. A darne notizia tutti i media spagnoli. La potente deflagrazione ha fatto saltare in aria i tre piani superiori del palazzo, situato in Calle de Toledo. Tre persone sono morte e otto sono rimaste ferite, di cui una in condizioni gravi. "L’esplosione è stata dovuta a una fuga di gas, secondo le prime valutazioni", ha spiegato il sindaco della capitale spagnola, José Luis Martinez Almeida.  Intanto la zona, che ospita una casa di riposo e una scuola, è stata circondata dai vigili del fuoco che starebbero evacuando gli anziani dalla residenza attigua al palazzo esploso. 





Contagi da Covid-19, i nuovi positivi sono 13.571 e le vittime 525. Guariti in 25.015

 

 

Ancora 24 ore di contagi in Italia. Si sono, infatti contabilizzati 13.571 nuovi positivi a fronte di 279.762 tamponi effettuati, tra molecolari e antigenici (martedì i contagi erano stati 10.497 con 254.070 test). Le vittime del contagio sono state , purtroppo, altre 525, che portano così il totale del persone che hanno perso la vita dall’inizio della pandemia a 83.681. Unica nota positiva arriva dai guariti che sono stati 25.015. Sono in calo di 26 unità i pazienti in terapia intensiva in Italia nelle ultime 24 ore, nel saldo giornaliero tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva sono 152. In totale i ricoverati in rianimazione sono 2.461. I pazienti ricoverati con sintomi in area medica sono in calo di 230 unità rispetto a ieri, portando il totale a 22.469.

 

La situazione in alcune Regioni

 

Veneto - Torna a salire il numero dei nuovi contagi da coronavirus in Veneto, anche a fronte dell’alto numero di tamponi effettuati (44.314). Secondo il bollettino di oggi sono 1.359 i nuovi casi in 24 ore, (con un’incidenza del 3%), che portano a 301.486 il totale da inizio pandemia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati inoltre 69 decessi, con totale a 8.256. Diminuiscono ancora i dati ospedalieri, con 2.560 ricoverati nei reparti non critici, -47 rispetto a ieri, e 338, -1 nelle terapie intensive.

Puglia - Sono 1.159 i nuovi contagi di Coronavirus in Puglia secondo il bollettino di oggi, 20 gennaio. Si registrano altri 25 morti. In crescita, quindi, i nuovi casi: ieri erano 850 su 12.422 tamponi, oggi il numero di test si attesta a 11.485.

Campania - Sono 968 i nuovi contagi da coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania (68 dei quali sintomatici e 835 asintomatici) e 42 i morti inseriti nel bollettino odierno dell’Unità di crisi della Regione Campania, 17 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 25 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri.

Valle d’Aosta - Un nuovo decesso, che porta il totale complessivo a 399, e 359 positivi attuali, di cui 46 in ospedale, 2 in terapia intensiva e 311 in isolamento domiciliare. Sono i numeri dell’emergenza da Coronavirus in Valle d’Aosta resi noti dal bollettino di aggiornamento sanitario della Regione.

Friuli - Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.565 tamponi molecolari sono stati rilevati 464 nuovi contagi con una percentuale di positività del 6,13%. Sono inoltre 3.255 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 208 casi (6,39%). I decessi registrati sono 26; si riducono i ricoveri nelle terapie intensive (58) mentre quelli in altri reparti sono 693. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Sardegna - Si registrano 5 nuovi decessi per Covid 19 in Sardegna, mentre i positivi in più sono 216. Nel bollettino dell’Unità di crisi regionale viene indicato a 5,14% il tasso di positività nell’Isola in base al rapporto casi positivi-numero dei tamponi.

Lazio - Sono 1.281 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 61 morti. I tamponi sono stati più di 12mila, mentre i guariti sono stati 3.267.





Mattarella sale al Quirinale per rassicurare il Capo dello Stato sulla tenuta del Governo

 

 

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è salito al Colle per un colloquio con il Capo dello Stato Mattarella. La stiracchiata maggioranza relativa ottenuta ieri nel voto di fiducia al Senato, avrebbe preoccupato, e non poco, il Presidente Mattarella e Conte, dopo un lungo vertice di maggioranza, è stato praticamente obbligato alla salita al Colle, dove ha dovuto spiegare in che modo intende allargare il perimetro di sostegni che terranno in piedi il Governo. Nelle prossime settimana, tante saranno le occasioni di possibili scivoloni nelle aule parlamentari. Italia viva, con Renzi, si sono ormai iscritti all’opposizione e tutto questo preoccupa, e non poco, anche l’Europa, che poco o nulla vuole rischiare dal punto di vista della tenuta economica e politica dell’Italia. La pioggia di miliardi che dovrebbero aiutare il nostro Paese, come tutte le altre Nazioni dell’Ue, potrebbero anche non arrivare, senza un quadro di stabilità, ed ecco perché stasera, oltre che il Quirinale dovrà rassicurare anche l’Unione Europea.  Conte ha varcato il portone del Quirinale con in tasca un messaggio da recapitare a Mattarella: "Avanti con il percorso di rafforzamento della maggioranza e di scrittura del nuovo patto di legislatura". Su questo, però, non ci sono certezze, visto che non si è ancora manifestata una pattuglia consistente di responsabili, tranne alcuni senatori che avevano avuto problemi con i loro Gruppi di appartenenza e che hanno scelto di votare la fiducia al Governo giallo-rosso. Non è ancora chiaro se nelle ore successive al voto del Senato, si siano sviluppati confronti con il mondo centrista, o con la stessa Italia viva. Tutto resta appeso ad un filo con il rischio concreto di cadere ogni giorno nelle ‘trappole’ parlamentari di centrodestra ed Italia viva.  Proprio il centrodestra, che si è nuovamente riunito, ha annunciato l’intenzione di appellarsi al Colle. "Il Paese non può restare ostaggio di un governo incapace, arrogante e raccogliticcio. Si tratta di una minoranza di governo che continua la sfacciata e scandalosa compravendita di parlamentari e che non si fa scrupoli a imbarcare chi, eletto col centrodestra, ha tradito l’impegno preso con gli elettori. Il centrodestra intende rappresentare al Presidente della Repubblica il proprio punto di vista sulla situazione che è ormai insostenibile", si legge in una nota congiunta del centrodestra al termine del vertice. Nella quale si aggiunge: "Nonostante le forzature del governo e le continue scorrettezze, nonostante una pretesa autosufficienza che non esiste, il centrodestra non intende privare le famiglie e le aziende italiane degli aiuti necessari in un momento così drammatico: per questa ragione, come annunciato, voterà compatto lo scostamento di bilancio". 





Ritardi Pfizer sui vaccini, il Governo gira la palla all’Avvocatura dello Stato

 

L’Avvocatura generale dello Stato dovrà valutare, su mandato del governo, i diversi profili di responsabilità di Pfizer in caso di inadempienza sulle consegne del vaccino anti-Covid e le possibili azioni legali contro la casa farmaceutica. Arrivato l’ultimo carico settimanale delle dosi, il 29% in meno di quanto preventivato. "Se la campagna vaccinale funziona, credo che verso la fine della primavera, inizio estate, potremo tentare di cominciare a respirare", ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo.




Ritardi Pfizer sui vaccini, il Governo gira la palla all’Avvocatura dello Stato

 

L’Avvocatura generale dello Stato dovrà valutare, su mandato del governo, i diversi profili di responsabilità di Pfizer in caso di inadempienza sulle consegne del vaccino anti-Covid e le possibili azioni legali contro la casa farmaceutica. Arrivato l’ultimo carico settimanale delle dosi, il 29% in meno di quanto preventivato. "Se la campagna vaccinale funziona, credo che verso la fine della primavera, inizio estate, potremo tentare di cominciare a respirare", ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo.