Le due responsabili della clinica ‘Villa dei Diamanti’ di Lanuvio sono state denunciate dai carabinieri in una informativa trasmessa alla Procura di Velletri in relazione alla morte di 5 anziane donne ospiti della struttura sanitaria. I decessi sarebbero dovuti ad un avvelenamento seguito ad una accidentale inalazione da monossido di carbonio. La scoperta nell’edificio di via di Monte Giove Nuovo è stata fatta sabato scorso, 16 gennaio. Secondo quanto si è appreso gli inquirenti rispetto ai fatti hanno avviato un procedimento per il reato di omicidio colposo plurimo. La formalizzazione delle iscrizioni sul registro degli indagati avverrà nelle prossime ore. I pubblici ministeri hanno fissato per il 21 gennaio prossimo la data del conferimento incarico al medico legale, per iniziare gli accertamenti sulle vittime. Domenica 17 gennaio il comune di Lanuvio, in ragione di quanto avvenuto, ha proclamato il lutto cittadino. Le donne morte avevano tra i 67 ed i 99 anni. Tutte sono decedute mentre dormivano. Oltre a loro anche altre sette ricoverati sono stati intossicati, tra cui anche due operatori.
Nel cuore del quartiere di San Basilio, in un immobile di proprietà di Roma Capitale, nascerà una palestra sociale per i giovani. La realizzazione della palestra è frutto di un accordo firmato da Roma Capitale e Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Coordinamento delle attività del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro. Lo comunica il Campidoglio in una nota. Una collaborazione tra istituzioni che porterà alla nascita nel quartiere di San Basilio, nel Municipio IV, di un nuovo presidio di legalità e socialità: i locali di proprietà capitolina di via Tranfo 28/30, con il prezioso intervento dell’Opera Don Giustino Onlus, verranno trasformati in una palestra della sezione giovanile di pugilato del gruppo sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro, aperta ai giovani del quartiere. Un nuovo luogo di sport in un immobile ristrutturato grazie anche alla generosa partecipazione dell’Opera Don Giustino Onlus. “Continua il nostro lavoro nelle periferie di Roma. A San Basilio, grazie all’azione congiunta di istituzioni e società civile, uno spazio del patrimonio comunale diventerà luogo di sport e di riscatto. Abbiamo strappato questo spazio alla criminalità. Ora sarà una palestra, un nuovo luogo di aggregazione che offriamo al quartiere e ai suoi giovani. Questi locali erano stati occupati da gruppi di spacciatori per i loro traffici. Noi l’abbiamo recuperato e lo restituiamo ai cittadini di San Basilio. La criminalità si combatte giorno dopo giorno, ripristinando la legalità, diffondendo cultura e fiducia, creando opportunità per un futuro migliore. Un ringraziamento speciale va a Don Antonio Coluccia per lo straordinario impegno che dedica quotidianamente a San Basilio”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Al via, dopo l’approvazione in Giunta capitolina, l’Accordo di collaborazione firmato da Roma Capitale e dall’Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Asilo Savoia per il sostegno in favore di persone detenute ed ex detenute attraverso l’accoglienza in strutture residenziali e l’attivazione di Piani Personalizzati di Intervento. Il progetto, spiega il Campidoglio in una nota, vuole offrire un supporto concreto nella fase di reinserimento per ridurre la marginalità sociale attraverso azioni di accompagnamento e servizi socio assistenziali, a partire dall’offerta di soluzioni abitative in cohousing in grado di rispondere ai bisogni temporanei di accoglienza, assistenza e supporto nel percorso di acquisizione dell’autonomia e della capacità di autogestione.
Prevista, infatti, l’attivazione e l’organizzazione di due strutture residenziali per un totale di 10 posti disponibili. Attraverso i Piani Personalizzati di Intervento si intende anche attivare percorsi di collaborazione interistituzionale, erogare tirocini di inserimento o reinserimento con orientamento professionale e lavorativo; programmare interventi di semiautonomia per le persone con problematiche psicosociali. “Un progetto di riscatto, nel delicato passaggio del reinserimento, per le persone private della libertà personale. Vogliamo offrire loro supporto, valorizzando le persone e offrendo un punto di partenza che permetta di riorganizzare la vita quotidiana dal punto di vista lavorativo e sociale”, dichiara la sindaca Virginia Raggi. “Attraverso l’attivazione delle due residenzialità con piccoli nuclei seguiti da operatori con formazione specialistica, vogliamo promuovere percorsi di autonomia che siano specifici e concreti. Per questo i cohousing, che rispondono alla logica del ‘prima la casa’, sono accompagnati dai Piani Personalizzati d’Intervento. L’impegno è quello di accompagnare ciascuno, attraverso un percorso concreto, verso il reinserimento e la riconquista di un’autonomia consapevole”, afferma l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì.
“L’ampliamento delle strutture di accoglienza in favore della popolazione detenuta prosegue il percorso intrapreso dalla nostra Amministrazione teso a favorire i progetti di reinserimento sociale, finalizzati non solo all’accompagnamento alla ripresa della vita autonoma ma anche alla diminuzione del rischio di recidiva. Una importante risposta alle difficoltà di inclusione che incontra chi sconta una pena detentiva”, dichiara l’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini con delega ai rapporti con la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Daniele Frongia. “L’apporto che l’Asilo Savoia – ha dichiarato il presidente Massimiliano Monnanni – assicurerà ai fini dell’implementazione dei servizi di inclusione delle persone detenute ed ex detenute nell’ambito di questo nuovo accordo con Roma Capitale è coerente con la nostra programmazione triennale e si pone come logico sviluppo delle attività già in essere rivolte a madri detenute con bambini in attuazione di un precedente ed analogo accordo sottoscritto sempre con Roma Capitale e Regione Lazio per la ‘Casa di Leda’ nell’ottica della costante e reciproca collaborazione con gli enti locali sancita dalle lr 11/2016 e lr 2/2019”.
È stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale il bando di concorso per la selezione dei volontari da avviare ai progetti di servizio civile 2021. La Caritas di Roma ha reso noto che sono disponibili 71 posti in dieci progetti che riguarderanno “la promozione sociale, la tutela dei diritti umani, l’assistenza sanitaria, l’accoglienza delle persone senza dimora e la sensibilizzazione ai temi della pace e della cittadinanza attiva nella città di Roma”.
La domanda di partecipazione, informa l’organismo caritativo della Diocesi di Roma, deve essere presentata entro e non oltre le ore 14 del 15 febbraio 2021 attraverso la piattaforma informatica predisposta dal Dipartimento per le Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale. La stessa Caritas di Roma promuoverà degli incontri di orientamento e informazione online per coloro che sono interessati a partecipare. Per quanto riguarda, invece, le selezioni dei candidati, queste si svolgeranno nel mese di marzo 2021 ed i giovani selezionati inizieranno il servizio civile nei mesi di aprile e maggio 2021. Il bando completo con i dieci progetti proposti è disponibile nel sito www.caritasroma.it
“Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante”. Luigi de Magistris affida ad una nota le ragioni della sua scelta di candidarsi per la guida della regione Calabria. “Sono indissolubilmente legato a questa Terra sin da bambino – spiega il sindaco di Napoli -. Le estati dal 1975 al 1992; la prima sede da pubblico ministero (per scelta) dal 1995 al 1998; il ritorno (per scelta) dal 2003 al 2008 (cacciato dal Sistema per aver investigato il Sistema criminale); le estati dal 1995 ad oggi. Moglie calabrese, un figlio nato in Calabria. Sono napoletano doc, genitori napoletani, nonni paterni di origini lucane, nonno materno di origini siciliane. Insomma orgogliosamente un uomo del SUD”.
“Da magistrato in Calabria – prosegue de Magistris – ho dimostrato fedeltà alla Costituzione applicando l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Ho pagato un prezzo altissimo perchè non sono scappato e non mi sono girato dall’altra parte anche quando ero consapevole che mi avrebbero fatto fuori. Sono autonomo e libero, senza prezzo. Sono stato fermato (scippandomi indagini su fatti gravissimi, strappandomi le funzioni di pm e trasferendomi per incompatibilità ambientale) per aver individuato un Sistema criminale – composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti ed uomini delle istituzioni – che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria. La mia radice è questa, un uomo di giustizia che si è anche scontrato con la legalità formale divenuta abuso del diritto”. Prosegue de Magistris: “Sono stato poi eletto Deputato al Parlamento Europeo, con circa 500.000 voti, per due anni ho svolto le funzioni di Presidente della Commissione Controllo Bilancio, occupandomi dei fondi europei. Poi ho accettato la sfida, inizialmente folle, di candidarmi a Sindaco di Napoli, con una coalizione civica. Ho vinto al ballottaggio con circa il 70% dei voti. Poi confermato, al ballottaggio e sempre con circa il 70% del consenso, nel 2016, con una coalizione prettamente civica. Unica esperienza in Italia di una grande città con un’amministrazione autonoma che ha vinto contro tutto il ceto politico dominante. Ho ereditato Napoli con i rifiuti sino al primo piano e l’abbiamo portata, prima della pandemia, ad essere la città d’Italia che più è cresciuta in cultura e turismo”.
“Ma ora – sottolinea – non è il momento di parlare di Napoli.Ma della Calabria. Mi rivolgerò, con umiltà e rispetto, a tutte le donne e a tutti gli uomini di questa Regione. So quanto sia profonda la sete di giustizia. Migrazioni di migliaia di giovani che vanno via, ambiente spesso violentato, servizi non sempre all’altezza di un popolo che ha una grande umanità e dignità, una criminalità non di rado oppressiva, una borghesia mafiosa alquanto dominante in settori della politica e delle istituzioni. Non sono un candidato calato dall’alto, ho sempre affrontato le sfide con la gente e tra la gente. Il popolo è la forza di quella rivoluzione che deve coniugare rottura del sistema e capacità di governo”. “Posso essere strumento – dice ancora de Magistris – per un processo di liberazione dal basso per dare voce ai tanti calabresi che non si piegano, che lottano per i valori costituzionali. Per una Calabria forte e autorevole, mai con il cappello in mano e il guinzaglio di un ceto politico trasversale che ha annichilito la potenzialità di questa terra. Abbiamo dimostrato di saper governare, con le mani pulite, senza mai cedere al compromesso morale e spezzando i legami tra criminalità organizzata e politica. Porto in dote autonomia, indipendenza, libertà, coraggio, amore e passione. Costruiremo insieme un programma chiaro e forte. Candideremo persone che hanno storie individuali e collettive credibili. Voglio dare voce a chi non l’ha avuta; potere a chi considera il potere come servizio per il bene comune e non come luogo per perseguire interessi di parte”.
“Sono consapevole dell’impresa che appare impossibile, ma nulla è impossibile – conclude – se c’è la volontà e lotterò con entusiasmo fino alla fine per la vittoria insieme alla maggioranza del popolo calabrese che desidera riscatto, sviluppo, libertà, giustizia sociale ed uguaglianza”.
La Giunta Capitolina ha approvato il progetto di riqualificazione integrale di Parco Volpi, polmone verde di circa 1,6 ettari all’interno del XV Municipio, con uno stanziamento di oltre 330mila euro (257mila il costo dei lavori + le spese fisse). All’interno dell’area verde, dopo decenni di incuria, saranno realizzati diversi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che mirano al ripristino di adeguati livelli di sicurezza e di decoro. In particolar modo, prima di tutto, verrà installato un nuovo impianto di illuminazione in tutto il perimetro interno del parco e, dove oggi sorge una vecchia pista di pattinaggio, sarà realizzata una nuova area ludica con recinzione in legno. Saranno recuperati i vialetti interni grazie alla posa di una pavimentazione ecosostenibile, riposizionati e portati a livello i cigli in travertino, restaurati i muretti in tufo e le relative soglie, rimosse le barriere architettoniche e gli elementi in ferro che separano le zone del parco, sostituite le recinzioni ammalorate e i cancelli dell’area cani. Verranno, inoltre, riverniciate alcune opere in ferro, installate nuove panchine e si procederà a un monitoraggio della vegetazione con la potatura delle siepi e l’eventuale sostituzione delle piante abbattute perché pericolanti. “Con lo stanziamento di questi fondi continua l’opera di recupero degli spazi verdi pubblici di Roma. Un progetto fatto di azioni concrete, fortemente voluto dalla sindaca Virginia Raggi, che stiamo realizzando giorno per giorno in tutti i Municipi. Senza distinzioni, ovviamente, tra centro e periferie. Crediamo che i grandi parchi, le ville storiche e tutti i giardini di quartiere della nostra città giochino un ruolo decisivo nel benessere complessivo delle persone che li vivono e, in generale, del nostro ecosistema. Valorizzarli, prendercene cura, è una missione in cui stiamo investendo energie e fondi, in modo organico, per restituire ai nostri figli la città che meritano”, ha commentato l’assessora alle Politiche del Verde Laura Fiorini.
La Giunta capitolina ha approvato il programma che punta a realizzare diversi interventi di tipo ambientale, di sistema insediativo, di servizi, di infrastrutture e mobilità sostenibile così come concordato in sinergia con il V Municipio.
Gli interventi di tipo ambientale mirano prevalentemente a garantire la massima accessibilità al sistema di corridoi naturalistici presenti nel settore orientale della periferia di Roma, territori di rilevanza culturale e paesistica connessi che formano tra loro una rete ecologica dagli importantissimi valori ambientali, naturalistici, e culturali; gli interventi sul tessuto insediativo puntano alla razionalizzazione e alla sostituzione del patrimonio edilizio dismesso anche attraverso l’inserimento di mix funzionali innovativi; gli interventi sul sistema dei servizi sono indirizzati sia a garantire un incremento della dotazione dei servizi pubblici di livello locale sia a fornire servizi a scala territoriale più ampia. Infine, gli interventi sul sistema infrastrutture e mobilità sostenibile puntano alla valorizzazione e al potenziamento dell’accessibilità del sistema della fermata metro C Torre Spaccata con particolare attenzione all’intermodalità e all’adeguamento della viabilità esistente anche in collegamento con il programma vicino del PRINT Alessandrino.
Diverse le opere pubbliche previste, tra cui:
- via della stazione di Torre Spaccata – nuova viabilità con pista ciclabile tra via di Tor Tre Teste e via Vincenzo Tineo;
- ristrutturazione via di Tor Tre Teste;
- adeguamento di via della Bella Villa e via di Casa Calda fino a via Francesco Bonafede;
- nuova viabilità locale tra via di Tor Tre Teste e via della stazione di Torre Spaccata;
- parcheggio pubblico;
- ristrutturazione di via Casilina tra via Cugini e via di Tor Tre Teste con pista ciclabile;
- svincolo via Casilina – via di Tor Tre Teste
- verde attrezzato con percorso ciclopedonale tra via Marchesetti e il Parco della Musica con nuova piazza di Tor Tre Teste.
“E’ fondamentare portare a termine questi programmi perché la città va considerata come un sistema equilibrato dove gli interventi privati contribuiscono alla definizione di un interesse pubblico generale. Questi strumenti sono stati pensati proprio per costruire la qualità degli spazi pensati nel loro contesto a partire dai bisogni dei cittadini. Fondamentale anche in questo caso il lavoro con il Municipio V, che ha raccolto gli indirizzi della partecipazione e ha curato l’armonizzazione degli obiettivi con le aspettative dei quartieri limitrofi. Interventi anche piccoli diventano così parte di una visione generale, di reti di relazioni, di connessioni ambientali e naturalistiche, di spazi pubblici. Ambiti caratterizzati dalla presenza di edifici produttivi dismessi, come nel caso di Tor Tre Teste, vanno ripensati con servizi, mobilità e spazi pubblici che restituiscano ai luoghi vivibilità e relazioni”, dichiara l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori.
Novità sul fronte della salute e della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili con l’accordo tra Roma Capitale e le Parti sociali che prevede la costituzione del “Comitato territoriale per le finalità”, deputato a verificare la presenza e la corretta applicazione delle recenti norme nazionali per contenere e contrastare la diffusione del virus Covid 19.
I cantieri appaltati da Roma Capitale e dalle società a essa riconducibili saranno ancora di più sorvegliati speciali grazie al nuovo Organo collegiale che, per la parte tecnica e attuativa, si avvarrà dell’ausilio dell’Unità Operativa dell’Osservatorio sul Lavoro di Roma Capitale che dal 2000 svolge attività di controllo specifica nei cantieri di lavori pubblici.
L’accordo, promosso dagli Assessorati alle Infrastrutture e allo Sviluppo Economico Turismo e Lavoro di Roma Capitale, vede come firmatarie tutte le sigle sindacali territoriali del settore edile: FILCA-CISL Roma, FENEA UIL di Roma e del Lazio, FILLEA-CGIL di Roma e del Lazio.
“Vogliamo monitorare e potenziare la sicurezza degli operai nei cantieri della nostra città. È un settore strategico, che non si è mai fermato anche durante il lockdown, e che vogliamo tutelare ancora di più. Accolgo con grande soddisfazione questo accordo perché penso sia uno strumento efficace per contrastare la diffusione del Covid-19 e renda i cantieri più sicuri”, sottolinea la sindaca Virginia Raggi.
“Quando si parla di sicurezza sul lavoro, le misure di prevenzione e le attività di verifica non sono mai troppe, nel rispetto della operatività aziendale; il nuovo Comitato sarà uno strumento fondamentale per monitorare l’efficacia delle azioni intraprese per il contrasto e il contenimento del Covid-19 e per individuare eventuali correttivi. La collaborazione, sempre più stretta e tangibile con le sigle sindacali, risulta strategica e fondante di un rapporto che incentri la crescita della Capitale su paradigmi di sicurezza e condivisione. Il settore delle costruzioni è uno dei settori a più alto rischio infortunio, non solo in periodo di pandemia, e pertanto vanno contrastate tutte le forme di elusione contrattuale e le violazioni in materia di sicurezza” spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro Carlo Cafarotti. “L’approvazione in Giunta rappresenta un ottimo risultato per la tutela della salute e della sicurezza dei lavori nei cantieri della città, che arriva al termine di un percorso iniziato nei mesi scorsi. Con tutti i rappresentanti delle sigle sindacali ci siamo confrontati, subito dopo il lockdown, per cercare strumenti adeguati in grado di potenziare la sicurezza e far ripartire un settore fortemente penalizzato dalla pandemia. Con l’approvazione di questo schema di Accordo vigileremo ancor di più sul rispetto delle normative per contrastare con efficacia la diffusione del Covid -19 nei principali cantieri”, precisa l’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo.
“Questo protocollo è solo l’inizio di un percorso condiviso per porre maggiore attenzione a un settore considerato, secondo i dati, tra i più a rischio. L’obiettivo comune è quello di potenziare sempre di più i servizi ispettivi affinché la sicurezza sul lavoro venga affrontata attraverso strumenti di intervento concreti. Andiamo avanti insieme dando valore al dialogo tra le parti e facendo squadra soprattutto in un periodo delicato come questo che stiamo vivendo a causa della pandemia”, dichiarano Agostino Calcagno, Nicola Capobianco e Benedetto Truppa, segretari generali di Roma delle sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Filea Cgil.
Con la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado e dell’inevitabile aumento di utilizzatori sei servizi pubblici di trasporto, il Questore di Roma, con apposita ordinanza di servizio, ha predisposto mirati servizi di ordine e sicurezza pubblica finalizzati ad impedire pericolosi assembramenti e a garantire il rispetto dell’obbligo di utilizzo dei DPI e del distanziamento sociale di almeno un metro. E’ stato così previsto un coordinamento tra le Sale Operative delle diverse Forze di Polizia e degli Enti interessati - Atac e Cotral - per facilitare la circolazione delle informazioni relative ai controlli e all’andamento dei flussi di persone, anche al fine di calibrare, secondo le circostanze, le modalità operative di intervento.
Particolare attenzione è stata rivolta ai servizi di vigilanza in atto presso alcuni Istituti di Istruzione in particolare negli orari di afflusso e deflusso degli studenti e presso le principali fermate della metropolitana, dei Bus, dei Tram e delle Stazioni Ferroviarie. A concorrere nei servizi di controllo, unitamente agli equipaggi della Sezione Volanti e delle autoradio dei Distretti e dei Commissariati, gli equipaggi dell’Ufficio di Gabinetto - Sezione Operativa, ci sarà anche l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, e il Comando della Polizia Locale Roma Capitale.
Da sabato sono iniziate le vaccinazioni per gli oltre 8mila medici e odontoiatri liberi professionisti, pensionati iscritti all’Ordine professionale, specializzandi e altre situazioni professionali che non prevedano un rapporto strutturato con il Servizio Sanitario Regionale. “Siamo stati i primi a sottolineare la gravità dell’esclusione di queste figure professionali dalla prima fase vaccinale. Ora, grazie anche alla sensibilità della Regione Lazio, abbiamo corretto l’errore e messo fine a questa ingiusta discriminazione”, ricorda il presidente dei medici della capitale.
"Si parte il 1° febbraio" con le vaccinazioni anti-Covid degli over 80. Lo rende noto l’Unita di Crisi Covid 19 della Regione Lazio sottolineando: "il taglio nelle forniture da parte di Pfizer ha imposto una rimodulazione del piano vaccinale per gli over 80 anni. Dopo una prima fase positiva di sperimentazione svolta presso l’Istituto Spallanzani e il Campus Bio-Medico di Roma, da lunedì 25 gennaio gli over 80 anni potranno prenotare il proprio vaccino anti Covid sul sito SaluteLazio.it (PrenotaVaccinoCovid) basta solo il codice fiscale. L’avvio delle somministrazioni dei vaccini prenotati sarà dal primo febbraio".
Si potrà scegliere uno dei 100 punti di somministrazione diffusi sul territorio regionale, con la prima fascia oraria disponibile ed in automatico con la prima prenotazione del vaccino si prenota anche la seconda, sempre nel medesimo punto di somministrazione - spiega l’Unità di Crisi regionale -. Le prenotazioni potranno esser fatte per il periodo temporale dal 1° di febbraio al 31 di marzo". L’accesso ai punti vaccinali avverrà solo con il codice di prenotazione. E’ fortemente sconsigliato - sottolinea l’Unità di crisi - recarsi ai punti vaccinali senza la prenotazione. Il cittadino in alternativa sempre dal 1° di febbraio potrà chiedere il vaccino al proprio medico di medicina generale (MMG), in questo caso la prenotazione sarà gestita direttamente dal medico e la somministrazione avverrà presso lo studio del medico o studi aggregati. Il vaccino verrà distribuito ai medici di medicina generale che aderiscono alla campagna vaccinale attraverso i 20 Hub ospedalieri per garantirne la ’catena del freddo’. Si è svolto sabato un webinar formativo con il dottor Roberto Ieraci, il referente scientifico della campagna vaccinale dell’Unità di Crisi, al quale hanno partecipato oltre 1.400 medici di medicina generale. "Questa partecipazione - viene sottolineato - è un buon segno circa la massiccia adesione dei medici di famiglia alla campagna vaccinale in corso, peraltro la stragrande maggioranza dei medici di medicina generale si è già vaccinata e sarà immunizzata per l’avvio delle vaccinazioni. Gli obiettivi sono correlati alla disponibilità delle dosi di vaccino e potranno subire modifiche secondo le consegne".
Il giudice del Tribunale del municipio di Khimki ha condannato l’oppositore Alexey Navalny a 30 giorni di arresto. Lo riporta Kira Yarmish su Twitter. L’udienza è avvenuta all’interno della stazione numero 2 del dipartimento del ministero dell’Interno russo a Khimki. La richiesta è stata avanzata dalla sezione moscovita del Servizio Penitenziario Federale (FSIN). "Scendete in piazza, non per me ma per voi stessi, per il vostro futuro. Non abbiate paura". È l’appello lanciato dall’oppositore attraverso il suo canale NavalnyLive dopo l’arresto per 30 giorni. "Di che cosa ha più paura quest’orco che sta sul gasdotto (ovvero Vladimir Putin, ndr), quei ladri che stanno nel bunker? Che la gente scenda in piazza. Perché è il fattore che non può essere ignorato, è l’essenza della politica", aggiunge nel suo video-appello. L’arresto di 30 giorni inflitto all’oppositore Alexey Navalny sarà impugnato davanti al tribunale regionale di Mosca: lo ha dichiarato l’avvocato di Navalny, Vadim Kobzev, all’agenzia Interfax. "Certamente questa decisione sarà impugnata, la riteniamo completamente illegale", ha detto Kobzev.
Donald Trump intende revocare le restrizioni di viaggio da gran parte dell’Europa e dal Brasile a partire dal 26 gennaio, una settimana dopo la fine del suo mandato. Lo riporta la Cnn citando una fonte della Casa Bianca. Di diverso avviso Biden. La nuova amministrazione, infatti, non toglierà le restrizioni Covid esistenti per i viaggiatori provenienti dall’estero. Lo ha twittato Jen Psaky, futura portavoce della Casa Bianca. "Con il peggioramento della pandemia e l’emergere nel mondo di varianti più contagiose, questo non è il momento di revocare le restrizioni sui viaggi internazionali", ha spiegato. "Su consiglio del nostro team medico, l’amministrazione (Biden, ndr) non intende togliere queste restrizioni il 26 gennaio. Infatti intendiamo rafforzare le misure di salute pubblica sui viaggi internazionali per mitigare ulteriormente la diffusione del Covid 19", ha aggiunto.
Un’azienda ferrarese usufruiva della cassa integrazione in deroga concessa in periodo Covid, ma il personale, due degli otto dipendenti, continuava a lavorare ugualmente: per questo motivo il titolare e i due lavoratori sono stati denunciati per truffa all’Inps e la Regione Emilia Romagna ha revocato l’intera cig concessa per tutte le 3.630 ore di sussidio. Il raggiro è stato scoperto dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Ferrara. E’ emerso che durante il lockdown l’azienda ha richiesto 3.630 ore di cassa integrazione in deroga all’agenzia regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, per otto dipendenti, in parte con una riduzione dell’orario lavorativo settimanale, in parte con una sospensione totale dalle attività lavorative. Ulteriore segnalazione è stata inviata alla Procura regionale della Corte dei Conti di Bologna per il materiale recupero delle somme indebitamente percepite, per un ammontare complessivo di 30.500 euro, per danno erariale causato dall’azienda.
Dieci richieste di patteggiamento per detenzione ai fini di spaccio e cinque richieste di rito abbreviato. Sono le istanze che questa mattina sono state presentate al gup di Piacenza dagli avvocati degli imputati dell’inchiesta sulla stazione ’Levante’, la caserma dei carabinieri di Piacenza che la scorsa estate è finita sequestrata in un’indagine condotta della Guardia di finanza e della Polizia locale, e coordinata dalla procura piacentina. Sempre nell’udienza ha ammesso l’Arma dei carabinieri come parte civile, così come due sindacati dei carabinieri (Silca e Nsc) e l’associazione Pdm (Partito per la tutela dei diritti dei militari), oltre ad altre nove persone, tra cui alcuni pusher che hanno denunciato le violenze che accadevano all’interno della caserma. Il Giudice "legittima e riconosce il potere di rappresentatività del personale da parte dei sindacati militari nonché la loro personalità giuridica", commenta Massimiliano Zetti, segretario generale nazionale Nsc, che manda anche "un grande ringraziamento per il successo ottenuto e per l’impegno e la professionalità va all’avvocato Maria Grazia Russo del Foro di Ravenna".
A Napoli i parcheggiatori abusivi pagavano una "tangente" a un clan per poter esercitare la loro attività: dall’alba è in corso una operazione dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della locale Procura, con diversi arresti nei quartieri partenopei. Numerose le estorsioni da parte del clan D’Ausilio ai danni di attività imprenditoriali e commerciali. Le indagini, condotte dai militari del nucleo investigativo del comando provinciale, hanno permesso inoltre di acquisire importanti elementi probatori in relazione ad una gestione "mafiosa" dei parcheggi abusivi in prossimità dei locali notturni nell’area flegrea. I parcheggiatori - in particolare - dovevano pagare una tangente di almeno 200 euro a settimana.
Beni per oltre 22 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda, in esecuzione di un decreto del Tribunale - Sezione misure di prevenzione, a carico di Girolamo Giovinazzo, di 48 anni, di Cittanova, detto Jimmy, ritenuto contiguo alla cosca Raso-Gullace-Albanese di Cittanova, a cui risulta legato anche da vincoli di parentela, avendo sposato Francesca Politi, nipote del defunto capo cosca Girolamo Raso. L’imprenditore, insieme alla moglie, è stato coinvolto, nel luglio 2016, nell’operazione "Alchemia" della Dda contro le cosche Raso-Gullace-Albanese di Cittanova e Parrello-Gagliostro di Palmi, per associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni e reati contro la Pubblica amministrazione. Per l’accusa, Giovinazzo ricopriva il ruolo di "portavoce" ed uomo di fiducia di Girolamo Raso, con il compito di mantenere i rapporti con i sodali, con cosche contigue e con il mondo politico ed imprenditoriale, nonché con funzionari pubblici, per agevolare l’ottenimento di commesse o appalti, contributi comunitari ed altre provvidenze. Nell’aprile 2018 la Dia aveva sequestrato beni dell’imprenditore. Nell’inchiesta Alchemia, Giovinazzo è stato assolto con sentenza del 18 luglio 2020 del Tribunale di Palmi, appellata dalla Dda. Tuttavia, sulla base del principio di autonomia tra procedimento di prevenzione e procedimento penale, la Sezione misure di prevenzione ha riscontrato elementi di prova valorizzabili in sede di misure di prevenzione "laddove è sufficiente provare l’appartenenza in senso lato ad un’organizzazione criminale e non l’effettiva partecipazione". Così lo ha sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni. Dal punto di vista patrimoniale, sarebbe emerso come la crescita imprenditoriale sia stata agevolata nell’avvio e nell’espansione, dal ricorso a pratiche illecite. E’ stata così disposta la confisca che ha riguardato 5 società operanti nei settori turistico-alberghiero, agricolo, lavorazione del legname e trasporto rifiuti, tra le quali l’albergo di lusso "Uliveto Principessa Park Hotel" di Cittanova. Confiscati anche 15 terreni ad uso agricolo e 2 capannoni ad uso industriale.
Svolta nell’inchiesta sulla scomparsa di Peter Neumair e Laura Perselli, i due insegnati bolzanini in pensione di 63 di 68 anni spariti nel nulla due settimane fa. La procura di Bolzano ha indagato il figlio Benno, di 30 anni, come scrive il Corriere dell’Alto Adige. L’appartamento in via Castel Roncolo, nel quale i coniugi vivevano con il figlio, è stato posto sotto sequestro su ordine dei pm Igor Secco e Federica Iovene.
Sono circa 200 le persone, tra ristoratori e avventori, identificate e multate dalla polizia per aver partecipato a Milano all’iniziativa di venerdì sera "#Ioapro1501", durante la quale alcuni locali hanno effettuato il servizio al tavolo violando le normative anti Covid-19. Gli agenti di diversi commissariati milanesi hanno controllato 20 esercizi pubblici aderenti all’apertura di protesta nei quartieri Centro, Sempione, Garibaldi Venezia, Monforte Vittoria e Porta Genova.In tutti i casi i ristoratori servivano cibo e bevande in piena violazione. Alcuni di loro sono stati sorpresi in attività anche durante i controlli di sabato e domenica. Per una decina di questi, oltre alla sanzione amministrativa, si sta valutando la segnalazione in Prefettura per l’eventuale sanzione accessoria della chiusura provvisoria dell’attività (incluso asporto e delivery). In caso di violazione reiterata, infatti, oltre al raddoppio della multa è prevista la chiusura per un massimo di 30 giorni.
Gli Usa hanno superato i 24 milioni di casi e si stanno avvicinando alle 400 mila vittime (398.981 per l’esattezza) per Covid. Lo indicano i dati della Johns Hopkins University. La California è diventato il primo Stato Usa a superare la soglia dei tre milioni di casi di coronavirus. Il numero dei contagi nello Stato americano più popoloso è triplicato nell’arco di appena due mesi e attualmete è a quota 3.005.830, inclusi 33.623 morti.
Ridurre la fatica respiratoria dei pazienti con COVID.19, migliorare la gestione dei sintomi, ridurre la necessità di intubazione, aiutare il paziente a raggiungere l’autonomia rispetto alla ventilazione meccanica e ai supporti respiratori, aiutare la persona nella ripresa dell’autonomia nella vita quotidiana: questi sono solo alcuni dei macro-temi su cui il fisioterapista respiratorio "fa la differenza" e sui quali si è sviluppato nei giorni scorsi il seminario internazionale "RESPIRATORY PHYSIOTHERAPISTS FIGHTING COVID.19" organizzato dall’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria-ARIR, evento che ha visto la partecipazione di 800 specialisti di settore.
L’obiettivo dei responsabili scientifici dell’evento - Andrea Lanza (Vicepresidente ARIR, Equipe Fisioterapia Respiratoria, Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano) ed Emilia Privitera (Consigliere ARIR, Fisioterapista, Dipartimento Professioni Sanitarie, IRCCS Ca’ Granda-Ospedale Maggiore Policlinico, Milano) – era quello di condividere esperienze, strategie terapeutiche e modelli organizzativi per la gestione della CoViD-19. E le tre sessioni dell’evento - fisiopatologia ed approccio clinico al COVID.19, risposte ai quesiti clinici, aspetti organizzativi ed esperienze internazionali, sviluppate con 13 relazioni accademiche - hanno sottolineato un dato: il fisioterapista è stato coinvolto ovunque nella gestione dei casi da SARS.COV.2, dalla gestione in pronto soccorso alle terapie intensive e subintensive, ma ha potuto offrire il massimo apporto laddove la sua figura era già prevista presente nei team multidisciplinari.
Nei casi in cui questa non era già prevista è stato necessario integrarli urgentemente all’interno dei gruppi di lavoro, per assicurare gli interventi precoci e indispensabili già dalle prime fasi di cure intensive, ma anche per gestire formazioni “lampo”, sulla gestione delle strategie e dei presidi respiratori, dedicate ai colleghi ed ai professionisti sanitari non specializzati, contribuendo anche ad individuare e valutare tutti i tipi di apparecchiature (ventilatori, interfacce, sistemi di erogazione dell’ossigeno) più utili per i pazienti.
Al centro del dibattito promosso da ARIR c’è stata una considerazione: la storia di questa pandemia ha ricordato il ruolo vitale della comunità scientifico-assistenziale. Tutti gli operatori sanitari sono membri a pieno titolo di questa comunità scientifica, ciascuno – intensivisti, pneumologi, fisioterapisti, con una visione privilegiata ed ognuno con il potenziale per acquisire e interpretare informazioni uniche e indispensabili per fare il quadro generale più completo. “C’è molto da imparare da questa esperienza – hanno sottolineato i relatori - e tutto questo ci renderà più pronti ad affrontare le sfide future, comprese quelle pertinenti alla fisioterapia ed alla riabilitazione polmonare”.
La conclusione del seminario è affidata alle parole di Andrea Lanza: “Ora, più che mai, i fisioterapisti respiratori sono chiamati all’azione. Tuttavia, dobbiamo ampliare le nostre competenze per rispondere ai sempre nuovi bisogni di salute che si affermano anche in periodi emergenziali: per questo dobbiamo riscrivere i modelli organizzativi nei contesti acuti e rafforzare il nostro ruolo nella comunità".
E in giro per il mondo la “riscrittura” del modello di gestione dell’emergenza è già in atto: non a caso in Brasile – ha sottolineato il prof Wellington Pereira Yamaguti, fisioterapista dell’Hospital Sírio-Libanês di San Paolo, il più importante centro sanitario del SudAmerica – al termine della prima fase pandemica è stata emessa una direttiva sanitaria che include il fisioterapista in tutti i reparti di medicina intensiva, con l’indicazione della presenza di un fisioterapista ogni 6-10 letti. Anche il nostro Paese potrebbe uniformarsi a questa scelta lungimirante, per essere in grado di acquisire una preziosa risorsa strategica nella gestione abituale delle terapie intensive.
A Guardiagrele, comune del Chietino di novemila abitanti, su 176 casi di coronavirus accertati dal primo dicembre 2020 a oggi, 36 sono riconducibili alla cosiddetta ’variante inglese’ del virus. I contagi relativi alla variante sono 65 nell’intera provincia di Chieti, stando a dati del Dipartimento di prevenzione della Asl Lanciano Vasto Chieti. In Abruzzo è stata accertata la circolazione di due varianti: quella inglese e un’altra già nota in Europa. Un centinaio nel complesso i casi. Il laboratorio di Genetica molecolare dell’Università di Chieti, dopo aver individuato una cinquantina di contagi da sospetta variante, ha inviato una decina di campioni rappresentativi del totale all’Istituto Superiore di Sanità. Da Roma è poi arrivata la conferma su quanto appurato dalla struttura abruzzese. E uncluster covid con circa 80 positivi è stato individuato anche nella residenza sanitaria assistenziale Bormioli ad Altare in Val Bormida (Savona). Lo riferisce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera in una diretta video sull’andamento della pandemia. "L’ottantina di casi provoca l’aumento dell’incidenza registrato oggi a Savona, più alta rispetto al resto della Regione. - spiega - E’ in corso di gestione il cluster individuato a Natale nella casa di riposo Casa Serena Sanremo, che ha provocato cinque decessi. La nostra priorità - ha ribadito - è intervenire in queste strutture per metterle in sicurezza".
Le eventuali reazioni avverse al vaccino anti-Covid possono essere segnalate al medico di famiglia, al centro vaccinale, al farmacista di fiducia o alla Asl di appartenenza, oltre che direttamente sul sito Vigifarmaco dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo precisa la stessa agenzia nelle Faq sulla ’Farmacovigilanza su vaccini Covid-19’ appena aggiornate sul suo sito. Tra gli effetti collaterali al vaccino più spesso osservati finora ci sono reazioni locali nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa e dolori muscolari o articolari, insieme a febbre, nausea o più raramente gonfiore dei linfonodi. Circa la segnalazione, l’Aifa ricorda che "può essere effettuata anche direttamente da chiunque osservi o ne venga a conoscenza, sia esso operatore sanitario o cittadino, compilando la scheda disponibile sul portale dell’Aifa e inviandola al responsabile locale di farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza". Inoltre, è possibile fare la segnalazione direttamente online tramite il sito VigiFarmaco seguendo la procedura guidata.
TicketOne respinge “fermamente le affermazioni contenute nel provvedimento” dell’Antitrust secondo cui la società avrebbe messo in atto un abuso di posizione dominante. TicketOne si appellerà al tribunale amministrativo competente ed “è fiduciosa, anche alla luce della precedente giurisprudenza sulle decisioni dell’Agcm, che anche questo provvedimento sarà revocato dal Tar”. “L’Autorità – si legge in una nota diffusa da TicketOne – ha preso una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia”.
Msc Crociere conferma che riprenderà le crociere il 24 gennaio. La nave Msc Grandiosa tornerà a navigare con partenza da Genova per crociere settimanali nel Mediterraneo Occidentale. La conferma arriva con una nota della compagnia in seguito al nuovo Dpcm del 15 gennaio che autorizza la ripartenza delle crociere dopo la sospensione nel periodo delle festività natalizie e di fine anno. "L’ultimo decreto ministeriale ha autorizzato la ripresa delle operazioni di crociera sotto la tutela del protocollo di salute e sicurezza che era stato sviluppato e autorizzato dalle autorità italiane la scorsa estate. Da agosto, MSC Crociere ha già accolto in sicurezza oltre 30.000 ospiti a bordo delle sue due navi" sottolinea la compagnia spiegando che la nave applicherà rigorosamente il protocollo che prevede, fra l’altro, tampone per tutti i passeggeri e l’equipaggio prima dell’imbarco, igienizzazione di tutti i bagagli e il braccialetto per effettuare in modalità contactless dall’apertura della porta della cabina ai pagamenti.
Il mercato europeo dell’auto - Ue più Paesi Efta e Regno Unito - chiude il 2020 con un calo delle immatricolazioni del 24,3% rispetto al 2019, a quota 11.961.182. Si tratta di quasi 4 milioni di immatricolazioni in meno. Nel mese di dicembre le auto vendute sono 1.214.581, il 3,7% in meno dello stesso mese del 2019. I dati sono dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto. Il gruppo Fca chiude il 2020 - ultimo anno prima della nascita di Stellantis - con 700.534 immatricolazioni, in calo del 26% rispetto al 2019. La quota è pari al 5,9% a fronte del 6% dell’anno precedente. Positivo l’ultimo mese, in controtendenza rispetto al mercato: le immatricolazioni di Fca sono 74.755, in crescita del 7,5% e la quota sale dal 5,5 al 6,2%.
Il giornalista, politico, scrittore e sindacalista Emanuele Macaluso è morto a Roma all’Ospedale Gemelli. Era ricoverato per problemi cardiaci aggravati dai postumi di una caduta. Membro della segreteria del Pci dal 1963, 3 volte deputato e 4 senatore, tra i dirigenti piu’ di spicco dell’era Berlinguer, Macaluso ha scritto - e diretto per 4 anni - a lungo per ’L’Unita’’, dove firmava i suoi corsivi con la sigla "em.ma". E ancora oggi non ha perso, con i suoi articoli e i suoi libri, la vis polemica che lo ha accompagnato in tante battaglie anche private, come nel 1944, quando fini’ in carcere per adulterio per la relazione con Lina, gia’ sposata. Amico di Vittorini e Sciascia, togliattiano convinto e, negli ultimi anni, sostenitore dell’adesione del Pd al socialismo europeo, Macaluso non ha nascosto la sua distanza tra il suo mondo e quello di Matteo Renzi.
"È un ordinanza che priva una persona dei suoi diritti civili. Non riconoscere al senatore Salvini il legittimo impedimento in questo momento di crisi di governo è un fatto abbastanza grave". E il commento dell’ avvocato Claudia Eccher, difensore di Matteo Salvini al processo in cui, a Torino, il leader della Lega è chiamato a rispondere di vilipendio alla magistratura. Il giudice Roberto Ruscello ha respinto la questione di legittimo impedimento, disponendo la prosecuzione dell’udienza, che è ripresa con la testimonianza del sindaco di Novara, Alessandro Canelli. "Ci sono state- ha sottolineato Eccher -le dichiarazioni del presidente Conte alla Camera, Salvini ha preso parte a una riunione di parlamentari, c’è il voto al Senato. A nostro avviso il legittimo impedimento sussisteva". Sempre a Torino, in un altro procedimento, il giudice Franco Giardino Roch ha accolto la richiesta di legittimo impedimento della deputata e viceministro dell’Economia Laura Castelli, imputata per diffamazione, e ha sospeso i termini di prescrizione del reato. L’udienza è stata spostata al 22 febbraio, visto che , a causa del dibattito alla Camera, la Castelli era impossibilitata a essere presente al Palazzo di Giustizia del capoluogo piemontese.
La bozza di Recovery plan presentato dall’Italia appare “ampiamente convergente” con gli obiettivi generali di Next Generation Eu “ma come molti altri piani nazionali deve essere discusso e rafforzato” sui dettagli degli obiettivi di riforma sui “tempi” di realizzazione. Lo ha affermato i commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa al termine dell’Eurogrppo. Il piano italiano “è una base molto buona su cui lavorare, non solo quello dell’Italia direi ma tutti”, ha aggiunto. “L’impegno della Commissione – ha spiegato l’Eurocommissario – è aumentare l’ambizione delle riforme nei piani nazionali e assicurare che rechino i dettagli necessari sui tempi di attuazione e che convergano con le priorità che abbiamo stabilito assieme” su Next Generation Eu.
“La situazione è molto seria, questa crisi è esplosa nel momento storico nel quale la crisi sanitaria, la crisi sociale, la necessità dell’avvio del Recovery, quanto sta avvenendo in queste ore nel mondo della scuola, rende comunque il dibattito sulla crisi e della crisi lontano mille miglia dalle condizioni materiali di vita delle persone”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, all’assemblea dei senatori democratici.
A novembre 2020 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+4%) che per le importazioni (+3,3%). A novembre 2020, l’export torna a registrare una crescita su base annua (+1,1%, da -8,4% a ottobre) mentre l’import segna una flessione in marcata attenuazione (-3,2%, era -8,2% a ottobre). Lo ha reso noto l’Istat. Nei primi undici mesi dell’anno, la flessione tendenziale dell’export (-10,8%) è dovuta in particolare alla contrazione delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (-13,8%), prodotti petroliferi raffinati (-42,7%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-21,5%). A novembre 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 1.568 milioni di euro (da +5.198 milioni a novembre 2019 a +6.766 milioni a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.401 milioni di euro (era +7.850 milioni a novembre 2019). “A novembre, dopo il calo di ottobre, l’export – è il commento dell’Istat – registra un nuovo rialzo congiunturale, sostenuto da entrambe le principali aree di sbocco (Ue e extra Ue) e spiegato per oltre la metà dall’aumento delle esportazioni di beni intermedi. Un contributo importante deriva inoltre dalla crescita delle vendite di beni di consumo non durevoli. Anche su base annua, l’export torna a crescere trainato dalle vendite di beni intermedi e beni strumentali. L’aumento dell’export di metalli, auto e macchinari – la metà verso Germania, Svizzera e Cina – contribuisce per oltre 3 punti percentuali all’incremento tendenziale complessivo. L’import segna un aumento su base mensile in entrambi i mercati, Ue ed extra Ue, dovuto principalmente ai maggiori acquisti di beni strumentali. La sua contrazione tendenziale si ridimensiona notevolmente”.
Per l’ufficio studi di Confcommercio si registra una falsa partenza. Previsto un calo del Pil del 10,8%, giù anche i consumi.
Sangalli: “Situazione gravissima, le imprese hanno bisogno di certezze”
A gennaio l’Ufficio Studi della Confcommercio prevede un calo del 10,8% del Pil, mentre i consumi sono scesi a dicembre dell’11,1% su base annua. Prezzi in leggera ripresa nel primo mese dell’anno. Visto il peggioramento della situazione sanitaria e il prolungamento delle misure di contrasto alla pandemia, non è detto che il 2021 porti l’atteso “rimbalzo” dell’economia italiana deludendo così le aspettative di un concreto recupero di ampia parte delle perdite di prodotto e di consumi patite nel 2020. Per quanto riguarda nello specifico i consumi, a dicembre l’ICC è sceso su base annua dell’11,1% rispetto al 16,2% di novembre, sintesi di un leggero calo dei beni (-0,6%), mentre per molti servizi di mercato, anche per dell’inasprimento delle misure nel periodo delle festività natalizie, la caduta ha ampiamente superato il 50%. L’anno si chiude così con un ICC in discesa del 14,7%, dato differente rispetto a quello che riflette il calo complessivo dei consumi, stimato dall’Ufficio Studi al 10,8%. Quanto al Pil di gennaio la stima è di un -0,8% su dicembre, quinto calo consecutivo, e di un -10,7% sullo stesso mese del 2020. Nel quarto trimestre il Pil dovrebbe ridursi del 3% rispetto al terzo quarto del 2020 e del 7,5% tendenziale per una chiusura annua a -9%. Il calo dell’11,1% è la sintesi di riduzioni del 41,3% per i servizi, i più colpiti dalle misure restrittive, e dello 0,6% per i beni. Nel complesso del 2020 l’indicatore segnala un calo del 14,7%, con una riduzione del 30,3% per i servizi e del 7,9% per i beni. Fanno eccezione a questo andamento solo le spese per l’alimentazione domestica (+2,1%) e per le comunicazioni (+8,7%). Come già avvenuto nei mesi precedenti sono i servizi legati alla mobilità ed alla fruizione del tempo libero quelli che sono andati peggio, mentre i beni hanno beneficiato del tentativo delle famiglie di conservare un’apparenza di normalità durante le festività di fine anno. Di questa reazione hanno però poco beneficiato, nel confronto annuo, sia l’abbigliamento e le calzature (-12,1%) sia i carburanti (-20,7%). Per molti settori nel 2020 c’è stato un vero e proprio tracollo della domanda, con riduzioni ampiamente superiori al 50%, particolarmente nei comparti del turismo in senso lato, dei servizi ricreativi, dell’abbigliamento, delle calzature, dei mobili e dell’arredamento. Per gennaio l’Ufficio Studi prevede un aumento dello 0,3% in termini congiunturali, in larga parte determinato dalla ripresa dei prezzi degli energetici regolamentati e non, e una variazione nulla su base annua. Sangalli: “Il 2021 inizia più in salita del previsto: ancora emergenza Covid, dati sui consumi in calo e Pil in forte riduzione. Difficile immaginare il rimbalzo previsto dal Governo nei prossimi mesi. Una situazione gravissima che rischia di peggiorare con la crisi politica in atto. Le imprese, che sono allo stremo, hanno bisogno di tre certezze: indennizzi immediati e commisurati alle perdite subite, regole chiare sulla riapertura delle loro attività, un progetto condiviso sull’utilizzo efficace del Recovery Plan”.
Devastante il Covid in Europa, soprattutto in Gran Bretagna dove i numeri fanno impressione: in 24 ore sono morti 1.610 britannici a causa del coronavirus. In Germania si è trovato l’accordo per allungare il lockdown ad almeno il 15 febbraio. In Italia il presidente della Lombardia presenta al Tar il ricorso contro la zona rossa. E l’Aifa esprime preoccupazione per i ritardi di consegna vaccini annunciati dalla Pfizer.
In queste ultime24 ore in Italia sono stati registrati 10.497 nuovi positivi al Covid-19 a fronte di 254.070 tamponi eseguiti (il giorno precedente l’incremento era stato di 8.824 su 158.674 test). I decessi sono stati 603, contro i 377 di lunedì. Il tasso di positività è al 4,1%, in calo dell’1,5%. Diminuiscono di 57 unità gli ingressi in terapia intensiva, in calo anche il numero di pazienti ospedalizzati (-185).
Tutti i numeri delle Regioni
Veneto
Sono 957 i nuovi casi di Covid-19 in Veneto nelle ultime 24 ore. L’aumento dei contagi continua quindi a rimanere sotto quota mille, ma è molto alto il numero dei decessi: 162 in più di ieri, anche se il numero risente dei decessi del fine settimana non registrati ieri. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il totale degli infetti dall’inizio dell’epidemia fa superare al Veneto la quota simbolica dei trecentomila: esattamente 300.127, mentre quello dei morti arriva al totale di 8.187. Prosegue invece la discesa dei ricoverati negli ospedali: ad oggi sono 2.603 (-58) i pazienti Covid nei reparti non critici, e 339 (-15) nelle terapie intensive.
Lombardia
Sono 930 nuovi contagi di Coronavirus in Lombardia secondo il bollettino di oggi, 19 gennaio, della Protezione Civile pubblicato sul sito del ministero della Salute. Nella regione si registrano altri 57 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 24.129 tamponi.
Friuli
Oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.950 tamponi molecolari sono stati rilevati 265 nuovi contagi con una percentuale di positività del 3,81%. Sono inoltre 3.459 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 189 casi (5,46%). I decessi registrati sono 15, ai quali si aggiungono 3 morti pregresse afferenti al periodo tra il 14 e il 15 gennaio 2021. Restano stabili i ricoveri nelle terapie intensive (63), mentre quelli in altri reparti sono 691. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 2.131, con la seguente suddivisione territoriale: 509 a Trieste, 994 a Udine, 481 a Pordenone e 147 a Gorizia. I totalmente guariti sono 45.277, i clinicamente guariti salgono a 1.380, mentre diminuiscono le persone in isolamento che oggi risultano essere 11.831. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 61.373 persone con la seguente suddivisione territoriale: 12.562 a Trieste, 26.945 a Udine, 13.589 a Pordenone, 7.506 a Gorizia e 771 da fuori regione.
Lazio
Sono 1.100 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 59 morti. I tamponi sono stati, informa l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, "oggi, quasi 13mila tamponi (+2.891) e oltre 23mila antigenici, per un totale di oltre 36mila test". "Aumentano i casi e i decessi, mentre diminuiscono i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 3%".
Toscana
Sono 241 i nuovi positivi registrati oggi, 19 gennaio in Toscana, su un totale, da inizio epidemia, pari a 128.438 unità. I decessi sono stati 26. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 836 (9 in meno rispetto a ieri, meno 1,1%), 121 in terapia intensiva (4 in meno rispetto a ieri, meno 3,2%). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Marche
Sono 359 i nuovi positivi nelle Marche: 57 in provincia di Macerata, 115 in provincia di Ancona, 107 in provincia di Pesaro-Urbino, 38 in provincia di Fermo, 22 in provincia di Ascoli Piceno e 20 fuori regione). Lo ha reso noto il Servizio Sanità della Regione, ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4.502 tamponi: 2.481 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.002 nello screening con percorso Antigenico) e 2.021 nel percorso guariti, con un rapporto positivi/testati pari al 14,5%.
Basilicata
Sono 61 i nuovi casi positivi al Sars Cov2, di cui 58 residenti in Basilicata, registrati su un totale di 752 tamponi registrati ieri in Basilicata. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino. Nella sola giornata di ieri è stato registrato il decesso di 8 persone fra cui quattro donne anziane ospiti di una casa di riposo a Brienza, in provincia di Potenza. Nel dettaglio le persone decedute erano residenti a Brienza, Gallicchio (in isolamento a Brienza), Grumento Nova, Potenza, Sasso di Castalda (in isolamento a Brienza) e Vietri di Potenza (2). Inoltre sono guarite 14 persone.
Puglia
Sono 850 i nuovi contagi da Coronavirus in Puglia secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 16 morti. I test effettuati sono stati 12.422. Dei nuovi positivi, 371 sono in provincia di Bari, 41 in provincia di Brindisi, 77 nella provincia Bat, 70 in provincia di Foggia, 85 in provincia di Lecce, 207 in provincia di Taranto. Un caso di residente fuori regione è stato riclassificato e attribuito.
Valle d’Aosta
Tre nuovi decessi, che portano il totale complessivo a 398, e 398 casi positivi attuali, -17 rispetto a ieri, di cui 46 ricoverati in ospedale, 2 in terapia intensiva, e 350 in isolamento domiciliare. Sono i numeri dell’emergenza Coronavirus in Valle d’Aosta, resi noti oggi dal bollettino di aggiornamento sanitario della Regione. Da inizio epidemia i casi positivi sono 7684, + 34, i guariti sono 6888, +48 e i tamponi finora effettuati sono 67.065 di cui 228 processati con test antigenico rapido.
Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 204.174 casi di positività, 1.034 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.652 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%. Purtroppo, si registrano 75 nuovi decessi.
Sardegna
Ci sono 8 morti e 109 nuovi casi di positività al Covid 19 nell’aggiornamento dell’Unità di crisi della Sardegna, con un incremento di 2.918 tamponi. Resta invariato il dato dei pazienti ricoverati in ospedale, 506, mentre sale a 51 quello dei pazienti in terapia intensiva.
Piemonte
L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 716 nuovi casi (435 ieri) di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 124 dopo test antigenico), pari al 3,5 % dei 20.319 tamponi eseguiti, di cui 12.585 antigenici. Dei 716 nuovi casi gli asintomatici sono 360 (50,3%). Sono 34 i decessi (erano 19 ieri) di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi.
Abruzzo
’’Sono complessivamente 39.535 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 113 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 101 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 22, di cui 1 in provincia dell’Aquila, 7 in provincia di Pescara, 5 in provincia di Chieti e 9 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 1342 (di età compresa tra 67 e 96 anni, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Teramo, 5 in provincia dell’Aquila e 1 in provincia di Pescara.
Liguria
Sono 235 i nuovi positivi al Covid-19 oggi in Liguria, a fronte di 5.050 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. E’ questo il dato diffuso nel bollettino quotidiano della task force regionale al lavoro per l’emergenza sanitaria. Al momento in totale sono 703 i pazienti ospedalizzati, 15 in meno di ieri, di cui 60 ricoverati nei reparti di terapia intensiva. I soggetti in sorveglianza attiva risultano ad oggi 4.565 in tutto mentre nelle ultime 24 ore le vittime sono state 17.
Sicilia
Sicilia sul podio delle Regioni italiane per nuovi casi di Covid-19. Nell’Isola nelle ultime 24 ore sono 1.641 i nuovi contagiati su 21.167 tamponi processati, un primato che colloca la regione prima del Lazio (1.100) e dell’Emilia Romagna (1.034). Rispetto a ieri si registrano 37 vittime (3.064 dall’inizio dell’emergenza sanitaria), ma anche 962 guariti. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 1.456, mentre si trovano in terapia intensiva 211 pazienti.
"Il lavoro sul Recovery plan italiano è in corso e spero che l’instabilità politica in Italia non metta a repentaglio questo lavoro perché l’Italia è il maggiore beneficiario e bisogna assicurarsi che i fondi arrivino, sono molto importanti per la ripresa in Italia": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis, al termine dell’Ecofin. Dombrovskis ha poi ricordato di aver parlato del piano italiano con Gualtieri qualche giorno fa, e che i contatti sono sempre in corso.
Fiducia striminzita per il Governo Conte al Senato con 156 sì. I no sono stati 140, 16 gli astenuti. La svolta numerica è arrivata dal voto favorevole dei senatori Ciampolillo e Nencini che hanno detto sì alla fiducia, anche se si è dovuto ricorrere al ‘Var’ per dare ragione alla loro espressione di voto. Dopo l’esame dei video delle telecamere dell’Aula di Palazzo Madama è stato verificato che il senatore ex M5S Ciampolillo e il senatore del Psi Nencini hanno annunciato il loro voto prima che il presidente del Senato chiudesse la votazione. Hanno votato 312 su 313.
Italia Viva si astiene, due di Forza Italia votano sì - "Se non ci sono i numeri il governo va a casa", aveva detto nel pomeriggio il presidente del Consiglio proprio nel giorno più difficile per il suo esecutivo. I senatori di Italia Viva si sono astenuti mentre, a sopresa, due senatori di Forza Italia, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, hanno votato sì alla fiducia. Entrambi sono stati prontamente espulsi dal partito, come annunciato dal vicepresidente Antonio Tajani.