La sentenza su ’Mondo di Mezzo’ attesa solo a febbraio

 

Bisognerà attendere almeno fino al 3 febbraio per la sentenza d’appello per il processo ‘Mondo di mezzo-Mafia Capitale’. I giudici di seconda istanza ascoltate le parole di alcuni difensori hanno deciso il rinvio.  La corte – si ricorda – è chiamata a rideterminare le posizioni dei 20 imputati dopo che la Cassazione il 22 ottobre 2019 ha fatto cadere per tutti gli imputati l’accusa di associazione mafiosa.  Il procuratore generale Pietro Catalani ha chiesto nelle scorse udienze di condannare, tra gli altri, Massimo Carminati a undici anni e un mese e Salvatore Buzzi a 12 anni, 8 mesi e 20 giorni di reclusione. Altre 13 posizioni dovrebbero venir definite con un concordato.





Secco no al sito per le scorie nucleari in Tuscia

 

"Siamo consapevoli della necessità di individuare un sito per le scorie nucleari nazionali, il tema per la nostra provincia però è un altro. Siamo una provincia che evidenzia una incidenza di patologie tumorali, malformative, e degenerative superiore alla media nazionale. 

E’ appena il caso di ricordare il radon, l’arsenico nelle acque, fitofarmaci e pesticidi. Non è pensabile non applicare al nostro territorio quel "principio di precauzione" che invita ad evitare in ogni modo la presenza di ulteriori fattori potenzialmente a rischio di comorbilità. Per questo il nostro no deve essere totale ed assoluto, lo dobbiamo alla salute dei nostri cittadini ed in modo particolare dei nostri figli". Lo afferma un documento firmato da sei sindaci e da 40 amministratori di comuni della provincia di Viterbo a proposito dell’identificazione del sito dove collocare il deposito nazionale delle scorie nucleari. I primi firmatari del documento sono Federico Grattarola Sindaco di Vignanello, Luca Benni Sindaco F.F.di Montalto di Castro, Piero Camilli Sindaco di Grotte di Castro, Marco Perniconi Sindaco di Bomarzo, Paolo Dottarelli Sindaco di Bolsena e Angelo Giuliani Sindaco di Orte. 


Anche Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio ha espresso la sua contrarietà. "Oggi ho partecipato ad una riunione con gli amministratori locali organizzata dalla Provincia di Viterbo per discutere dei 22 siti della Tuscia individuati nella Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito unico dei rifiuti radioattivi. Ho ribadito l’apprezzamento nei confronti del Governo, che si sta impegnando per porre fine ai ritardi nella ricerca di un deposito nazionale, ma ho anche confermato che il territorio del Lazio presenta già un quadro fortemente impattante legato all’inquinamento nucleare di origine industriale e medica". "La Tuscia viterbese -aggiunge - ha una forte vocazione agricola e turistica, in quell’area sono presenti numerosi vincoli archeologici e paesaggistici: condizioni che non consentono la realizzazione di grandi impianti con un rilevante impatto sull’ambiente".





La denuncia di Ama, da inizio anni danneggiati decine di cassonetti

Vandali dei cassonetti in azione anche in questo inizio 2021. Secondo quanto rilevato dal personale territoriale AMA, nei primi dieci giorni dell’anno sono già circa 70 i contenitori stradali per i rifiuti (cassonetti e campane) danneggiati o distrutti da incendi dolosi.  Nel 2020, erano stati invece 34 i contenitori stradali dati alle fiamme a inizio anno (1-6 gennaio). Le prime stime hanno quantificato un danno a carico dell’azienda, e quindi dell’intera collettività, pari ad almeno 38mila euro. Lo comunica AMA S.p.A. in una nota. In particolare, sono state prese di mira le campane per la raccolta del vetro: ben 42 andate a fuoco e in alcuni casi utilizzate addirittura come "detonatore" per i fuochi d’artificio per l’arrivo del nuovo anno. Tra le aree maggiormente colpite da questi ultimi roghi, figurano il X municipio (con 13 contenitori distrutti) e l’XI (10 cassonetti incendiati). L’azienda, come fatto negli altri casi accertati, presenterà denuncia contro ignoti alle Autorità competenti. "Anno nuovo e vecchia inciviltà - sottolinea l’Amministratore Unico di AMA Stefano Zaghis - A quanto pare gli atti criminosi di questi incivili non si sono fermati nemmeno con la "zona rossa" decretata nei giorni a cavallo delle festività e con il coprifuoco notturno. Si tratta di gesti gravi che danneggiano l’ambiente, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e generano pesanti aggravi economici per l’azienda che ricadono sulla collettività. Ringrazio le Forze dell’Ordine per il controllo assiduo sul territorio che ha permesso più volte di individuare questi veri e propri delinquenti". Ammontano, infine, complessivamente a circa 330 i contenitori (tra cassonetti e campane per il vetro) andati a fuoco e sostituiti dalle squadre addette di AMA nel corso del 2020: un dato in flessione rispetto ai 460 del 2019, ma pur sempre considerevole visto il lockdown totale tra marzo e maggio, per contrastare la diffusione del Covid -19, periodo nel quale sono stati dati alle fiamme solo 6 cassonetti.





Nuovo regolamento dei rifiuti per Roma Capitale. Arrivano gli ispettori ambientali, il divieto di abbandono delle mascherine anti-Covid e lo stop all’utilizzo dei sacchi neri

 

Al via il nuovo regolamento Rifiuti di Roma Capitale. Approvato in Giunta, sostituisce quello risalente al 2005, che risultava antecedente all’entrata in vigore del decreto legislativo 152/2006.  Si tratta di uno strumento strutturale per la città che recepisce tutte le più importanti normative intervenute in materia ambientale, compreso il cosiddetto ’pacchetto economia circolare’ contenuto appunto nel decreto legislativo 116 del settembre 2020.  "Roma si pone in prima linea tra le città che hanno recepito le più recenti direttive europee in tema di green economy, accogliendo anche gli indirizzi votati negli anni dall’Assemblea capitolina, primo fra tutti la delibera 47/2017 sui materiali post consumo", commenta l’Assessora ai Rifiuti Katia Ziantoni.  Tra le novità più rilevanti l’istituzione degli ispettori ambientali, le ’ecofeste’, il divieto di sacchi neri, la nuova gestione dei centri di raccolta, il riutilizzo dei beni all’interno delle isole ecologiche, la campagna ’plastic free’, azioni di contrasto allo spreco alimentare, il divieto di abbandono delle mascherine Il regolamento è stato redatto anche grazie al contributo di ISPRA, che ha evidenziato l’opportunità di inserire una specifica tabella contenente l’indicazione della sanzione e della relativa violazione in materia ambientale adeguata secondo le vigenti disposizioni normative.





Garbatella, iniziati i lavori di riqualificazione del Parco di via Rosa Raimondi Garibaldi

 

Sono stati avviati i lavori per l’ampliamento del Parco di via Rosa Raimondi Garibaldi, polmone verde di circa 4,5 ettari dei quartieri Garbatella e Ostiense (VIII Municipio). Lo spostamento del mercato sull’area adiacente ha consentito di recuperare una superficie di oltre 3.000 metri quadrati che in gran parte verrà seminata a prato (2.100 mq), recintata e corredata da elementi di arredo urbano, come cestini e panchine. 

Il progetto, per il quale sono stati stanziati oltre 330mila euro (circa 240mila euro il costo dell’appalto affidato con ribasso), prevede la creazione di nuovi percorsi pedonali, la messa a dimora di alcuni alberi, il miglioramento dell’impianto di innaffiamento degli orti urbani, la sostituzione del cancello principale e, in questa zona, il rinnovamento dell’asfalto del marciapiede e la realizzazione di una nuova pavimentazione. È prevista anche la sostituzione dei due bagni prefabbricati e la rimozione dei bandoni in lamiera adiacenti al Giardino Zen. L’area restante (circa 950 mq), destinata al carico e scarico merci del mercato, verrà recintata e sarà rifatta la pavimentazione. 

Un intervento importante per ampliare la superficie verde e migliorare la fruizione e il decoro di un parco molto amato. Un luogo di riferimento e di aggregazione per gli abitanti della zona che per anni si sono battuti prima per realizzare e poi per cercare di valorizzare questo bellissimo spazio verde in un’area densamente popolata” - ha spiegato l’assessora alle Politiche del verde Laura Fiorini.

 




Al via concorso progettazione centro culturale popolare polivalente a Tor Marancia

 

Al via il concorso di progettazione per il nuovo Centro Culturale popolare polivalente nel quartiere di Tor Marancia, a sud della città. Sarà possibile inviare le domande di partecipazione per via telematica all’indirizzo web www.concorsiawn.it/tor-marancia  attraverso la piattaforma del Cnappc e prendere parte alla prima selezione per l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. 

Successivamente, le 5 migliori proposte saranno ammesse alla seconda fase e giudicate da un’apposita Commissione per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dell’edificio. 

L’obiettivo del concorso è garantire un’alta qualità urbana e architettonica per la realizzazione del nuovo Centro culturale popolare polivalente. 

L’idea di un nuovo spazio culturale nel quartiere di Tor Marancia nasce all’interno del Bilancio Partecipativo 2018 per la riqualificazione urbana del territorio del Municipio VIII, impiegando le risorse economiche provenienti dal Piano di assetto e riqualificazione degli ambiti di Piazza dei Navigatori e viale Giustiniano Imperatore. 

I cittadini, attraverso il processo partecipativo #RomaDecide, hanno individuato le opere prioritarie, le funzioni e le nuove attività che il futuro centro culturale avrebbe potuto accogliere. La realizzazione dell’opera sarà resa possibile grazie al Protocollo d’Intesa firmato da Roma Capitale, Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma e Municipio VIII. 

Il nuovo edificio ospiterà il polo formativo del Teatro dell’Opera di Roma, una scuola di eccellenza nel panorama italiano per la crescita e la formazione di giovani ballerini, cantanti e musicisti. Il Centro Culturale popolare polivalente avrà al suo interno un Community Hub, uno spazio pensato per laboratori e attività formative, sale prove per la musica, luoghi per il co-working e sportelli di ascolto per tematiche sociali. L’edificio sarà dotato anche di un nucleo centrale dedicato all’arte, con spazi espositivi, e di un’aula magna per concerti e spettacoli

I progetti proposti dovranno tener conto di tecniche costruttive all’avanguardia, secondo modelli di intervento sostenibile a livello ambientale, di riduzione dei consumi energetici e dei futuri costi di gestione. Un obiettivo previsto anche nella realizzazione degli spazi esterni, delle aree verdi e dei luoghi all’aperto per le attività ricreative, sportive e di socialità.

Il Bilancio Partecipativo è uno straordinario strumento di democrazia diretta con cui possiamo ascoltare il territorio e le reali necessità dei cittadini. Con questo concorso di progettazione compiamo un altro passo in avanti verso la realizzazione di un nuovo Centro Culturale polivalente fondamentale per il quartiere e per l’intera città, che ospiterà anche il centro formativo del Teatro dell’Opera. Sarà al tempo stesso un centro di eccellenza per la crescita di giovani artisti e uno spazio aperto a tutti, dove i cittadini potranno sperimentare nuovi tipi di socializzazione e formazione”, spiega la sindaca di Roma Virginia Raggi. 

"Il Centro Culturale Polivalente di Tor Marancia rappresenta un’occasione storica per il Teatro dell’Opera di Roma. Quella di costruire uno spazio integrato, concepito e realizzato per le attività didattiche e formative della nostra Istituzione. La Scuola di Danza, la Scuola di Canto Corale, l’Orchestra giovanile potranno trovare una nuova casa e realizzare lezioni, prove, laboratori, momenti aperti al quartiere e alla cittadinanza: un’opportunità unica per la valorizzazione di giovani e giovanissimi talenti, per tramandare know-how e cultura musicale, aspetti cardine della nostra missione istituzionale. Sono grato a Roma Capitale - alla Sindaca Virginia Raggi, all’Assessora alle Infrastrutture Linda Meleo, all’Assessore all’Urbanistica Luca Montuori, al Presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri - per la possibilità di dar vita a uno spazio fisico e relazionale in un’ottica di inclusione e partecipazione”, precisa il Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes. 

Da oggi prende il via il concorso di progettazione per il nuovo Centro Culturale polivalente. Un altro importante tassello nella realizzazione di un’opera scelta dai cittadini dell’VIII Municipio. Il Dipartimento Lavori Pubblici nei giorni scorsi ha completato tutte le fasi preliminari propedeutiche all’avvio del concorso e coordinerà i lavori di demolizione dell’ex Istituto Mario Mafai. Il nuovo Centro Culturale Polivalente sarà un luogo di aggregazione per il quartiere, socializzazione e svago. Ospiterà la scuola di formazione del Teatro dell’Opera e sarà un punto di riferimento anche per le future generazioni”, sottolinea l’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo. 

Prende il via oggi un nuovo concorso di Progettazione per una nuova opera pubblica di grande importanza grazie al percorso voluto dall’Amministrazione sul territorio dell’VIII Municipio. Si tratta di un progetto su cui puntiamo molto perché restituisce spazi pubblici a un territorio interessato da tante trasformazioni che mai avevano avuto attenzione al tema dei bisogni dei cittadini. È l’occasione di ripensare i luoghi di prossimità in cui si costruiscono le reti di relazioni, e in cui devono convivere attività istituzionali e forme di partecipazione, micro-spazi di confronto e luoghi di formazione, capacità di autorganizzazione dei cittadini e attività eccezionali di grande importanza per tutta la città. Il concorso di progettazione permette di costruire lo spazio in cui tutto ciò deve avvenire, garantendo le soluzioni più interessanti attraverso il confronto per migliorare la qualità dei luoghi e la vita delle persone”, dichiara l’Assessore all’Urbanistica Luca Montuori. 

Il Concorso di progettazione realizza finalmente il primo passo per vedere concretizzarsi un obiettivo su cui abbiamo deciso di prenderci una responsabilità importante, quella di riportare su questo quadrante un contributo straordinario di fondi a realizzazione di un’opera che sosterrà una nuova vocazione di Tormarancia e potrà essere una leva straordinaria per il tessuto sociale ed economico di tutto quanto il quartiere e non solo. Un’eccellenza formativa ed uno spazio polifunzionale per la comunità territoriale con la vocazione di intrecciare la forte identità locale con un’ambizione importante per il futuro. Quello che speriamo di poter chiamare presto con un nome dal forte significato simbolico: Centro Culturale Nicola Stame", così il Presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri. 

"Il nuovo centro culturale a Tor Marancia, che ospiterà oltre a un Community Hub dedicato al quartiere, il polo formativo del Teatro dell’Opera per la formazione coreutica e musicale nasce nel solco dell’attività di promozione dei concorsi di progettazione dell’OAR in sinergia con Roma Capitale. Ancora una volta una procedura concorsuale (come di recente per il nuovo mercato a piazza S. Giovanni di Dio e per il Polo Civico Flaminio o per la riqualificazione dell’area di via Paolo Caselli a Testaccio), per selezionare il miglior progetto da realizzare nell’area dell’ex edificio scolastico Mario Mafai su viale Tor Marancia. Un gesto di responsabilità, nel senso etimologico del termine, quale risposta a un impegno assunto sia dall’OAR nell’incentivare i concorsi di progettazione a due gradi, con procedure trasparenti, inclusive e meritocratiche, sia dal Comune di Roma nel condividere e sostenere tali iniziative per alimentare le politiche di trasformazione territoriale e rigenerazione della città", afferma il Consigliere e Responsabile area concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Andrea Iacovelli.

 





Poste Italiane, attivo il servizio per l’attivazione dell’identità digitale

POSTE ITALIANE: CIVITAVECCHIA E LITORALE PRENOTAZIONI CON APP O WHATSAPP PER L’ATTIVAZIONE DELL’IDENTITA’ DIGITALE SPID

 

Il servizio è attivo in 4 Uffici Postali di Civitavecchia e in altri 10 del Litorale

 

 

E possibile prenotare  tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp un appuntamento per il rilascio dell’identità Digitale SPID presso gli Uffici Postali.  I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso per il rilascio dell’Identità Digitale oltre ad offrire la possibilità di prenotare tutte le operazioni sia finanziarie sia postali, sono disponibili in 4 Uffici Postali di Civitavecchia. Sono quelli di Civitavecchia Centro (Via Giordano Bruno 11), Civitavecchia 1 (Largo Monsignore Giacomo D’Ardia 22), Civitavecchia 2 (Via Achille Montanucci 13/B) e Civitavecchia 3 (Via Alcide De Gasperi). La prenotazione a distanza è disponibile anche per i seguenti uffici postali del litorale: Fregene, Fiumicino Paese, Fiumicino 1 (Via Del Riccio Di Mare 7), Furbara di Cerenova, Ladispoli, Ladispoli 1 (Via Regina Margherita 10), Cerveteri, Santa Marinella, Aranova e Torrimpietra. Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone o tablet e selezionare il tipo di servizio richiesto tra SPID  e le altre operazioni,  il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.

Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è invece necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.

Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. In caso di accettazione verrà inviato un codice di prenotazione che verrà “chiamato” sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.

Poste Italiane ricorda inoltre che è possibile richiedere SPID comodamente da casa tramite l’App PosteID per tutti icittadini in possesso di un passaporto o di una carta d’identità elettronica.





Contact center 060606 di Roma Capitale, tutto quello che si può fare

 

Il Contact Center ChiamaRoma 060606 assicura, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, informazioni (anche in più lingue)  di "primo livello" sulle attività svolte dagli uffici capitolini e sui relativi servizi, garantendo al contempo un filo diretto con le retrovie di Roma Capitale (cosiddetto "secondo livello"). A fronte di un volume di traffico elevato, pari mensilmente a circa 200mila telefonate in ingresso, lo 060606 provvede di norma, con percentuali superiori al 90%, alla risoluzione delle richieste al primo livello. Quando serve, contatta gli uffici di secondo livello in base alla competenza, consultandoli per telefono o aprendo una segnalazione scritta.  Ma l’offerta dello 060606, ricorda il Dipartimento Comunicazione, non si ferma qui: Il Contact Center assicura servizi specifici, alcuni in via esclusiva: bollette Ta.Ri., appuntamenti per la raccolta dei rifiuti ingombranti, rimozione veicoli, appuntamenti con l’Ufficio Contravvenzioni, segnalazione semafori guasti e altro ancora.

 




Sala operativa Sociale di Roma Capitale, riflettori accesi su Piazza Vittorio

 

La Sala Operativa Sociale di Roma Capitale interviene con cadenza giornaliera all’interno di piazza Vittorio e in particolare nella zona sotto i portici dove è stato rilevato un aumento delle segnalazioni di persone senza dimora presenti. 

A dicembre la Sala Operativa Sociale ha effettuato all’interno della piazza oltre 20 interventi. Contestualmente, si è appurata la puntualità delle azioni di pulizia da parte di Ama in tutta l’area e continua il raccordo con la vigilanza della Polizia Locale tesa a scongiurare episodi di abuso di alcol o assembramento. 

“Roma Capitale è costantemente presente in piazza con la Sala Operativa Sociale sul fronte dell’accoglienza, insieme ad Ama e Polizia Locale che ringraziamo per il costante impegno. L’interazione e la sinergia con le forze dell’ordine è assicurata dalla proficua collaborazione con la Prefettura di Roma, con cui il dialogo è sempre proseguito per la ricerca di ulteriori soluzioni anche sul fronte della criminalità e dei fenomeni di illegalità. Invitiamo il Municipio I ad attivarsi per quello che è di sua competenza, tra cui gli interventi di rimozione delle masserizie e delle pulizie degli insediamenti, in quanto queste importanti azioni rientrano tra le attività straordinarie di rimozione rifiuti per i quali tutti i Municipi sono stati invitati già da tre anni a richiedere specifici fondi in bilancio e sottoscrivere convenzioni con l’azienda municipalizzata per interventi ancora più incisivi e mirati in contesti di particolare criticità”, spiegano in una nota il delegato alla Sicurezza Marco Cardilli e l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì.





Coronavirus, lista vaccini per medici e odontoiatri di Roma e provincia

 

L’ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri di Roma-Omceo ha predisposto sul proprio sito web uno specifico modulo per l’accredito on line alla lista prioritaria della vaccinazione anti Covid19 di tutti i medici e gli odontoiatri di libera professione che operano o risiedono nel comune e nella provincia di Roma.  “E’ un’iniziativa che fa seguito alla disponibilità della Regione Lazio a includere tutti i libero professionisti, gli odontoiatri, gli specializzandi, comunque operanti come medici nel Lazio e precedentemente esclusi dalle liste di vaccinazione prioritaria”, precisa il presidente dell’Ordine, Antonio Magi.  “A tal fine da oggi abbiamo predisposto sul nostro portale web un’apposita area dove tutti i professionisti potranno aderire inserendo i dati che ci consentiranno di trasferire alla Regione l’elenco dei richiedenti. Sarò poi la stessa Regione che convocherà chi ha aderito – chiarisce Magi – comunicando data e ora della vaccinazione, compresa quella della seconda dose di richiamo. Ho segnalato anche agli altri Ordini provinciali del Lazio questa nuova opportunità così da consentire l’adesione sull’intero territorio regionale”.  Potranno aderire all’iniziativa dell’Ordine della Capitale anche i medici e gli odontoiatri residenti in altre parti d’Italia purché svolgano la propria attività sul territorio di Roma e provincia.





Torre di Palidoro (Salvo d’Acquisto), in campo Regione Lazio e Arma dei Carabinieri per la riqualificazione

 

Al via la sottoscrizione pubblica per rendere pienamente operativa e fruibile da parte dei visitatori la Torre di Palidoro che dal 23 settembre scorso è diventata sede di uno spazio espositivo multimediale e multifunzionale dedicato a Salvo d’Acquisto, l’eroico vicebrigadiere dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare, che nel 1943 proprio qui trovò la morte per mano delle truppe naziste, offrendo la propria vita al posto di quella di 22 civili. Tramite “Art Bonus”, strumento del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per la raccolta fondi attivato dalla Regione Lazio, il donatore potrà sostenere concretamente la realizzazione degli interventi di restauro. Il contributo sarà inoltre detraibile al 65% dalla dichiarazione dei redditi.  Il Museo, frutto del protocollo d’intesa tra le due Istituzioni, presenta il contributo dato dall’Arma dei Carabinieri nel periodo della lotta di Resistenza e Liberazione che si intreccia con gli episodi salienti dalla vita di Salvo D’Acquisto. La Torre è circondata da un vasto parco, curato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, dove sono stati piantati o recuperati esemplari appartenenti a specie vegetali tipiche del litorale e allestiti diversi percorsi naturalistici creati per le scolaresche alle quali illustrare le particolarità ambientali del luogo e i tragici eventi storici di cui è stato teatro.  L’immobile, di proprietà della Regione Lazio, è una torre costiera situata nell’omonima località del Comune di Fiumicino, attualmente in gestione al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri. Alta circa 20 metri e risalente al IX secolo, aveva uno scopo difensivo e di avvistamento delle navi nemiche. Inserito in un contesto di grande pregio naturalistico e paesaggistico, nel cuore della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, a pochi chilometri dalla Riserva Naturale di Macchiatonda e dal Complesso del Castello di Santa Severa, il sito, che nel secondo conflitto mondiale è stato scenario di questo emblematico episodio storico, è oggi diventato non solo un simbolo della memoria, ma anche un luogo di incontro, di cultura civile e ambientale, aperto alla comunità locale e alle scuole.  Sono in atto, inoltre, contatti con la sede locale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per definire un calendario di eventi dedicati ai piccoli pazienti quando la normativa sul contenimento dell’emergenza sanitaria in atto lo consentirà.





Regione: grande partecipazione imprese a “Ristoro Lazio”

 

“Importante risposta di imprese e professionisti già nel primo giorno di apertura, al bando ‘Ristoro Lazio Irap. In tutto, sulla pagina dedicata all’avviso sono stati registrati già 47.159 accessi complessivi, risultano compilate 2.901 domande, di cui 2.028 già completate, acquisite e protocollate, e sono state date risposte a 392 tra richieste di assistenza e di chiarimenti”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli. “Questa rilevante risposta – ha continuato – è il segno che i nostri sforzi per andare incontro alle necessità delle categorie produttive hanno riscosso il loro interesse. Partecipare al bando è facile, c’è tempo fino all’8 febbraio e ci sono risorse sufficienti per finanziare tutte le domande che arriveranno.” La partecipazione al bando può avvenire solo per via telematica all’indirizzo internet https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/ e la domanda potrà essere firmata digitalmente o in modalità olografa. L’avviso ha una dotazione di 51 milioni di euro e ha come scopo quello di sostenere la liquidità di Mpmi e liberi professionisti con partita Iva del Lazio appartenenti a 283 distinti codici Ateco). Verranno concessi dei ristori il cui importo – un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25.000 euro a impresa – sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre scorso. È stato pubblicato un manuale per la compilazione delle domande, disponibile sul sito stesso dove si presenta la domanda (https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/) e su quello di LazioCrea, la società della Regione che gestisce il bando, https://www.laziocrea.it/laziocrea/gare/avviso-pubblico-ristoro-lazio-irap/.





Distensione in Medio Oriente, ripresi i voli dall’Egitto al Qatar

 

La riapertura dello spazio aereo egiziano ai voli dal Qatar è stata decisa dal ministero dell’Aviazione civile dell’Egitto a partire da oggi. Lo riferisce il sito Sada Elbalad dopo la ricomposizione della crisi fra Doha e Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Bahrein concordata martedì scorso col vertice di Al-Ula. Riad e Emirati hanno già riaperto il proprio spazio aereo.  I quattro Paesi avevano bloccato i voli più di tre anni, fa assieme ai collegamenti navali e terrestri, accusando l’emirato del Golfo di finanziare il terrorismo.





Recuperata una delle scatole nere dell’aereo precipitato in Indonesia

 

Una delle due scatole nere dell’aereo precipitato in Indonesia qualche giorno fa con 62 persone a bordo è stata recuperata. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti indonesiano.  Il ministro dei trasporti indonesiano, Budi Karya Sumadi, ha annunciato alla stampa che "uno dei due registratori di volo" del Boeing 737 della Sriwijaya Air, precipitato in mare pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Giacarta, "è stato recuperato". La scatola nera potrà fornire agli inquirenti indicazioni utili sulle ragioni dell’incidente nel quale sono morte 62 persone.





Anche Airbnb e PayPal prendono le distanze dalla destra americana dopo l’assalto a Capitol Hill

 

 

Ora anche Airbnb e PayPal prendono le distanze dalla destra americana, dopo i fatti di Capitol Hill. La piattaforma di prenotazioni, ha appena annunciato - con una nota ufficiale - che sta cancellando le prenotazioni di violenti, terroristi e facinorosi a Washington DC, in vista dell’evento di insediamento del Presidente eletto Joe Biden. E Paypal blocca il crowdfunding di un sito, GiveSendGo, che ha aiutato a raccogliere fondi delle persone che hanno partecipato all’attacco al Campidoglio. Il gigante dei pagamenti digitali ha anche confermato a Reuters di aver chiuso un conto detenuto da Ali Alexander, uno degli organizzatori del raduno. La notizia è stata riportata in precedenza da Bloomberg, che ha citato una fonte non identificata. "Airbnb condanna fermamente l’attacco della scorsa settimana al Campidoglio degli Stati Uniti e gli sforzi per minare il nostro processo democratico - scrive la società - Continueremo a sostenere le nostre politiche comunitarie vietandola ai gruppi di odio e violenza quando veniamo a conoscenza di tali appartenenze". 





Trump-Pence, c’è il primo colloquio dopo il gelo del dopo Capitol Hill

 

Primo colloquio tra Donald Trump e Mike Pence, dopo un’interruzione delle comunicazioni che andava avanti da mercoledì scorso, giorno dell’assalto al Campidoglio. Secondo quanto riferito dalla Cnn, che cita due fonti dell’amministrazione, il presidente ed il suo vice si sono incontrati nello Studio Ovale alla Casa Bianca, hanno avuto un colloquio positivo e hanno discusso di quanto succederà nei prossimi giorni, gli ultimi del loro mandato, mentre hanno fatto "una riflessione sul lavoro ed i risultati degli ultimi quattro anni".  Secondo le fonti, Pence e Trump "hanno ribadito che coloro che hanno violato la legge e hanno assaltato il Campidoglio la scorsa settimana non rappresentano il movimento America First sostenuto da 75 milioni di americani e hanno ribadito l’impegno a continuare a lavorare per il Paese per il resto del loro mandato".





Allerta dell’Fbi: “Gruppo armato pronto alla rivolta pro Trump”

 

Un gruppo armato ha intenzione di condurre una “rivolta di grandi dimensioni” a Washington se il presidente uscente Donald Trump verrà rimosso dal suo incarico invocando il 25esimo emendamento. Lo riferisce l’Fbi in un report ottenuto dalla Abc. Gli investigatori hanno scritto che se “il Congresso tenterà di rimuovere il presidente degli Stati uniti con il 25esimo emendamento ci sarà una gransde rivolta”, rivela il memo. L’Fbi ha ricevuto anche informazioni di estremisti pro-Trump pronti a “assaltare gli edifici statali, federali e locali prima dell’investitura del presidente eletto Joe Biden. “Proteste armate sono previste in tutte le capitali dei 50 stati dal 16 gennaio almeno fino al 20 e a Washington dal 17 al 20 gennaio”, secondo il bollettino.





Era ai domiciliari ma riceveva comunque il reddito di cittadinanza, denunciato

 

Agli arresti domiciliari, avrebbe intascato il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Un uomo di 66 anni è stato denunciato dai carabinieri a Cutro, in provincia di Crotone.  I militari della Compagnia di Crotone, a seguito di accertamenti compiuti sulla documentazione presentata dall’uomo, hanno accertato che il percettore del sussidio ha omesso di comunicare all’ufficio competente le informazioni dovute e ritenute rilevanti ai fini dell’assegnazione del beneficio statale. In particolare, il sessantaseienne ha omesso di dichiarare di essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari continuando pertanto a percepire indebitamente il reddito di cittadinanza.





Uccide il compagno della madre con una coltellata al petto

 

I carabinieri di Bacoli (Napoli) hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto - emesso dal sostituto procuratore di Napoli Giuseppe Cimmarotta - un operaio 30enne, Danilo Illiano, affetto da disturbi psicotici, accusato di omicidio aggravato perchè ritenuto gravemente indiziato di aver ucciso con una coltellata al petto Luciano Caronte, 59enne compagno di sua madre. L’uomo si trova ora nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio. Caronte, colpito al petto da una coltellata, è stato trovato agonizzante nel tardo pomeriggio di lunedì dagli uomini del 112, all’interno di un’abitazione che si trova nel centro storico di Bacoli (Napoli). L’uomo è morto durante le operazioni di rianimazione da parte del personale sanitario.





Furbetti del cartellino, condannati due camici bianchi a Gorizia

 

Due medici che durante l’orario di servizio in ospedale a Gorizia si assentavano ripetutamente in maniera ingiustificata sono stati condannati dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, al pagamento complessivo di circa 187 mila euro a favore dell’azienda per l’assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana - Isontina".

Le indagini della Guardia di finanza di Gorizia erano cominciate a gennaio 2016 dopo che dall’azienda sanitaria erano state riferite "incongruenze sulle timbrature in entrata e in uscita" dei due medici, Giulio Tamburlini e Claudia Sfiligoi, marito e moglie, rispettivamente di 69 e 56 anni. Dalle indagini era emerso che i due, durante l’orario di servizio, si assentavano ripetutamente per recarsi in banca, al ristorante, in alcuni negozi e in uno studio privato dove si dedicavano alla propria attività professionale. Solo tra aprile a luglio 2016, l’uomo, su un totale di 74 giornate lavorative, si era reso responsabile in 51 casi di timbrature difformi, mentre la donna, su un totale di 73 giornate lavorative, era risultata responsabile di 22 timbrature irregolari. I due, subito sospesi e poi licenziati, erano stati indagati per truffa aggravata e falsa attestazione di servizio.  La sentenza della Corte dei Conti accoglie parzialmente la domanda della Procura regionale che aveva chiesto una condanna di pagamento per danno erariale pari a 434.760,43 euro per l’uomo e di 82.672,13 euro per la donna. Secondo la sentenza, Tamburlini dovrà versare 169.957,14 euro per danno da assenze ingiustificate, da violazione del regime di esclusività e danno all’immagine; Sfiligoi 17 mila euro a titolo di danno da assenze e di danno all’immagine. 





In Germania superate le 41mila vittime di Covid

 

In Germania si contano altri 891 morti a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore, portando il totale a 41.577. Lo ha reso noto il Robert Koch Institute, secondo cui i casi registrati sono 12.802, per un totale di 1.933.826. Intanto saranno distribuite in queste ore nel Paese le prime dosi del vaccino anti Covid-19 di Moderna, a due settimane dall’inizio della campagna di immunizzazione con il vaccino Pfizer/BioNTech, con più di 600.000 dosi già somministrate. Entro la fine di marzo dovrebbero arrivare in Germania circa due milioni di dosi del vaccino sviluppato da Moderna, 50 milioni entro la fine dell’anno, secondo il ministro della Salute, Jens Spahn. I due vaccini, che hanno bisogno della somministrazione di due dosi, sono "equivalenti a livello di efficacia e sicurezza", ha detto Thomas Mertens, capo della commissione per i vaccini. Chi riceverà il vaccino non potrà scegliere a quale sottoporsi.





Gli Usa costretti a registrare 200mila casi al giorno per sette giorni

 

Gli Stati Uniti hanno registrato oltre 200mila casi di coronavirus al giorno negli ultimi sette giorni: è quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Mai dall’inizio della pandemia il bilancio giornaliero dei casi era stato così alto nel Paese per un’intera settimana. A darne notizia è la Cnn. Negli ultimi sette giorni gli Usa hanno registrato oltre 1,7 milioni di contagi e oltre 20mila decessi. Dall’inizio della pandemia nel Paese si contano 22.613.310 infezioni, inclusi 376.060 morti.





BioNTec produrrà almeno 2 miliardi di dosi nel 2021

BioNTec produrrà almeno 2 miliardi di dosi nel 2021

La società biotecnologica tedesca BioNTech, associata al colosso Usa Pfizer, ha stimato di poter produrre "due miliardi di dosi" del suo vaccino anti-Covid entro la fine dell’anno dopo la recente decisione dell’Ema di autorizzare la somministrazione di sei dosi per flaconcino di questo prodotto invece di cinque: si tratta di un target notevolmente superiore a quello precedente di 1,3 miliardi di dosi. 





C’è la richiesta di autorizzazione all’Ema del vaccino prodotto da Astra Zeneca

 

L’Agenzia europea del farmaco Ema ha ricevuto la richiesta di autorizzazioneall’immissione in commercio condizionata (Cma) per il vaccino anti Covid-19 prodotto da AstraZeneca. Lo annuncia l’ente regolatorio Ue, assicurando che "la valutazione procederà secondo una tempistica accelerata. Un parere sull’autorizzazione all’immissione in commercio potrebbe essere emesso entro il 29 gennaio durante la riunione del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp), a condizione che i dati presentati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino siano sufficientemente solidi e completi - si precisa nel comunicato - e che qualsiasi ulteriore informazione richiesta per completare la valutazione venga presentata tempestivamente".  L’Ema spiega che un lasso di tempo così breve per la valutazione del vaccino - sviluppato da università di Oxford e Irbm di Pomezia e prodotto da AstraZeneca - è possibile solo perché l’Agenzia ha già esaminato alcuni dati nell’ambito del processo di revisione continua (la cosiddetta rolling review).   In particolare sono state analizzate informazioni relative a studi di laboratorio (dati non clinici), alla qualità del vaccino (dati sugli ingredienti e sul modo in cui viene prodotto), nonché alcune evidenze sulla sicurezza e l’efficacia che arrivano da un’analisi aggregata di dati clinici ad interim di 4 studi clinici in corso tra Regno Unito, Brasile e Sudafrica. Ulteriori informazioni scientifiche su questioni relative a qualità, sicurezza ed efficacia sono state fornite dall’azienda anche su richiesta del Chmp e sono attualmente in fase di valutazione





Boccia: “La movida va condannata, chiusura dei locali alle 18”

 

“I casi di movida vanno assolutamente condannati, ci sarà una limitazione delle attività dalle 18 in poi che consentono fuori dei locali la creazione di gruppi che sostano e che si assembrano, stesse cosa vale per le cene a casa, Speriamo che l’appello che ha funzionato tra Natale e Capodanno possa essere recepito anche per il fine settimana”. Così il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al Gr1 Radio Rai, a proposito delle nuove misure per combattere la pandemia da coronavirus. “Questo Dpcm conferma le misure territoriali che ci hanno consentito di scongiurare almeno due lockdown nazionali. Ci sarà una limitazione della circolazione tra le regioni, sarà confermata la limitazione di orario alle 22 su tutto il territorio nazionale, sarà confermata la distinzione tra le fasce gialla, arancione e rossa. In prospettiva ipotizziamo una zona bianca perché vorremmo tutti uscire al più breve tempo possibile da queste condizioni”, ha spiegato Boccia sottolineando che con le Regioni “il clima è come sempre di massima collaborazione dobbiamo continuare a collaborare perché è l’unica strada che conosciamo per superare insieme la condizione in cui siamo”.





Fca: Moody’s migliora il rating a “Baa3”, outlook stabile

 

Moody’s ha migliorato da “Ba1” a “Baa3” il rating di Fiat Chrysler. Lo comunica Fca, sottolineando che l’agenzia americana ha anche elevato da “Ba2” a “Baa3” il giudizio sulle obbligazioni emesse o garantite dal gruppo automobilistico. Il rating a breve termine è salito da “(P) NP” a “(P) P-3”. L’outlook su tutti i rating è stabile.




Il Covid pesa su entrate fiscali, in 11 mesi 393,646 mld (-2,8%)

 

Effetto pandemia sulle entrate tributarie. Nel periodo gennaio-novembre 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 393.646 milioni di euro, segnando una riduzione di 11.266 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-2,8%). 

“La variazione negativa – spiega io ministero dell’Economia e delle finanze – riflette sia il peggioramento congiunturale dovuto alla seconda ondata dell’emergenza epidemiologica, sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e, in particolare, quelle che hanno sospeso o hanno ridotto i versamenti di alcuni tributi per specifiche categorie di contribuenti”. 

Infatti il Dpcm del 3 novembre 2020 e l’articolo 7 del decreto Ristori bis hanno sospeso, per alcune attività economiche su tutto il territorio nazionale e per altre sulla base dell’ubicazione nelle zone classificate a rischio epidemiologico medio-alto, i termini di versamento, in scadenza nel mese di novembre 2020, relativi alle ritenute per i redditi da lavoro dipendente e assimilato, alle addizionali regionali e comunali e all’Iva. 

Nel mese di novembre le entrate tributarie hanno registrato una variazione positiva di 11.196 milioni di euro (+24,8%) determinata dalle imposte dirette che hanno evidenziato un andamento positivo di 11.170 milioni di euro (+55,7%), considerato che nel 2019 i versamenti delle imposte autoliquidate sono slittati, per ragioni di calendario, al mese di dicembre, mentre le imposte indirette segnano un incremento più contenuto pari a 26 milioni di euro (+0,1%), determinato dal versamento a saldo dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+45,9%) relativa al periodo aprile-agosto 2020.





Bankitalia: tassare di più i consumi e immobili. Ridurre imposte su lavoro

 

 

Per alleggerire il carico fiscale sui lavoratori si potrebbero aumentare le tasse sui consumi e sulla ricchezza. Lo sostiene la Banca d’Italia, secondo cui “dati i vincoli di bilancio, a parità di spesa pubblica, ulteriori riduzioni del prelievo sul lavoro potrebbero essere finanziate attraverso un maggiore carico fiscale sui consumi e sulla ricchezza, considerato meno dannoso per la crescita”.

“Il confronto internazionale – ha spiegato Giacomo Ricotti, capo del servizio Assistenza e consulenza fiscale di Bankitalia – mostra come il livello di prelievo effettivo sui consumi in Italia sia tra i più bassi in Europa, anche per il limitato apporto dell’Iva”.

Su di esso “influisce l’elevato compliance gap dell’Iva, ma anche l’erosione dell’imposta (il cosiddetto policy gap), dovuta a una struttura del tributo caratterizzata da esenzioni, regimi speciali e aliquote ridotte. Entrambe le componenti risultano per l’Italia superiori alla media dell’area euro”.

“Una ricomposizione del prelievo – ha aggiunto Ricotti in un’audizione in parlamento sulla riforma fiscale – dai redditi da lavoro ai consumi potrebbe essere ottenuta, oltre che con un rafforzamento degli strumenti di contrasto all’evasione dell’Iva, riducendo l’erosione dell’imposta”.

Banca d’Italia chiede anche un prelievo fiscale maggiore sugli immobili.  “Dati i vincoli del nostro bilancio pubblico – ha detto Giacomo Ricotti ancora – un maggiore prelievo sul possesso di immobili per finanziare un minore carico sui fattori produttivi potrebbe rappresentare un’opzione di riforma favorevole alla crescita”.

“Alcune recenti simulazioni – ha sottolineato Ricotti – mostrano come sia possibile disegnare interventi congiunti di riduzione delle imposte sul lavoro e di revisione della tassazione immobiliare che nel loro insieme consentano di ottenere contestualmente un impatto economico positivo ed effetti redistributivi non avversi”.

“Margini di riforma – ha spiegato l’economista di Via Nazionale – nell’ambito della tassazione della ricchezza immobiliare possono essere individuati nell’ampliamento della base imponibile dei prelievi esistenti, realizzabile sia attraverso la revisione dei valori catastali sia con l’inclusione delle abitazioni principali (eventualmente prevedendo una detrazione che riduca l’incidenza dell’imposta per le famiglie a basso reddito)”.

“Più marcate – ha aggiunto Ricotti – potrebbero essere le distorsioni, in termini di rischi di evasione e di effetti sulla crescita, di un aumento della tassazione sulla ricchezza finanziaria, soprattutto per i possibili riflessi negativi sul costo del capitale delle imprese, anche alla luce del già elevato prelievo complessivo su tale componente, derivante dalla stratificazione delle diverse forme di imposizione”.





Azzolina passa la palla: “Decideranno le Regioni quando riaprire le scuole”

 

“Decideranno le regioni quando riaprire le scuole visto che hanno il potere di farlo, lo hanno dimostrato in questo ultimo periodo. Noi come governo abbiamo posto in essere tutto ciò che poteva permettere la riapertura delle scuole”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Unomattina, su Rai1.

“Abbiamo lavorato il mese di dicembre insieme ai prefetti città per città”, ha ricordato la ministra. “Ci sono piani per l’ingresso nelle scuole con orari scaglionati, con più mezzi anche di trasporto, abbiamo anche questa estate lavorato su mascherine, igienizzanti, distanziamento, banchi, più insegnanti, più personale ATA, Sono tutte azioni concrete e reali per riportare i nostri studenti a scuola”.

“Quando i presidenti di regione decideranno che i nostri studenti potranno tornare a scuola potranno farlo perché è stato predisposto tutto affinché questo accadesse” ha detto ancora Azzolina, “non a caso la Toscana, l’Abruzzo, la Val d’Aosta e il Trentino hanno riportato gli studenti delle scuole superiori in classe”.

La ministra ha detto anche che chiederà i “ristori formativi” per consentire agli studenti di recuperare dopo mesi di didattica a distanza causa Covid, escludendo l’attivazione di corsi di recupero la prossima estate: “Io non penso che si possa pensare di recuperare d’estate, bisogna recuperare oggi, nel senso che uno degli errori più grandi che si fa è quello di dire che è più facile chiudere la scuola perché la scuola non ha bisogno di ristori”.

“Se io chiudo un negozio, il negozio a fine serata sa bene quanto ha perso, e questo è valutabile immediatamente, è computabile, con le scuole no. Allora – ha dichiarato Azzolina – sarò io adesso a chiedere i ristori, i ristori formativi, perché io ho bisogno immediatamente dei corsi di recupero per gli studenti che sono rimasti più indietro, e non sono solo quelli della scuola superiore”.

“Io ho anche bambini della scuola primaria che sono sì adesso a scuola ma ci sono dei territori dove sono andati un po’ meno. E’ vero che il 7 gennaio sono tornati in 5 milioni i bimbi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Però io so bene che vengono anche da tre mesi di didattica a distanza dell’anno scolastico precedente e devo poterli recuperare adesso”.

 




Recovery, 47 programmi in 171 pagine per il “Plan italiano”

 

Si compone di 171 pagine il Recovery Plan per passare poi al voto finale del Parlamento. Il volume presenta 47 progetti e interventi ripartite in 16 Componenti, ripartite in 6 Missioni. 

Le linee guida sono quelle del Recovery Fund Ue: Progetti di digitalizzazione economia e Pubblica Amministrazione; Progetti di transizione ecologica dell’economia (cosidetto “Green”); Progetti di inclusione sociale (superamento della diseguaglianze sociali). Il Piano italiano le declina con tre prioriotà assegnate dal Governo: superamento diseguaglianze di genere; superamento diseguaglianza di generazioni; superamento diseguaglianza territorial 

Quanto agli importi, le risorse ammontano a 222 miliardi di cui 144,2 per nuovi interventi. Secondo però quanto riporta una delle tabelle collegate la cifra arriva a quota 310 miliardi, considerando anche la programmazione di bilancio per il quinquennio 2021-2026. 

“Non c’e’ un mondo di ieri a cui tornare – sottolinea il Governo nel Piano nazionale – ma un mondo di domani da far nascere rapidamente. Next Generation EU esprime l’urgenza e l’opportunita’ di un vero e proprio Rinascimento economico europeo, con uno strumento che consentira’ alla Commissione di ottenere fondi sul mercato dei capitali. Next Generation EU indica la condivisione di una direzione di marcia comune”. 

“La prospettiva di un Rinascimento europeo – sottoliena il Governo- non coinvolge solo la ripresa delle nostre economie. E’ una sfida culturale, che impegna tutti i territori. E’ l’avvio di un processo di trasformazione senza precedenti nella direzione della transizione verde e digitale, che consenta all’Unione di recuperare terreno nella corsa tecnologica globale, di creare lavoro buono mantenendo e rinnovando il modello sociale europeo, di affermare una leadership globale per lo sviluppo sostenibile, ancor piu’ necessaria dopo gli Accordi di Parigi sul clima”.

 





Conte al bivio, Iv verso ritiro ministre. Palazzo Chigi: “Se Italia viva lascia impossibile rifare un nuovo esecutivo con loro. Pd offre “crisi breve”

 

Sono le ore decisive, dopo settimane di tattica è arrivato il momento delle scelte nel governo e nel “bollettino” di lunedì sera salgono le quotazioni del ritiro delle ministre – forse già domani o comunque nei prossimi giorni – da parte di Iv. Il Quirinale, secondo quanto riportato oggi da quasi tutti i quotidiani, ha messo in campo una moral suasion per portare in sicurezza il Recovery plan e metterlo al riparo da un’eventuale crisi di governo. Il piano andrebbe approvato in consiglio dei ministri ma anche in Parlamento, il che significherebbe di fatto congelare la crisi almeno fino a fine mese. Ma Matteo Renzi è furioso per le frasi del portavoce del premier Rocco Casalino – poi smentite – e il Pd, d’altro canto, con Goffredo Bettini prova a chiedere a tutti un passo indietro: una “crisi breve, parlamentare”, che non metta in discussione Conte e che porti a un nuovo patto di governo e anche a una squadra di ministri rinnovata, magari con i leader di partito. 

Bettini, uno dei principali consiglieri di Nicola Zingaretti, più volte precisa di parlare a “titolo personale”, ma dice cose molto chiare, dopo aver parlato ieri sera anche con Conte, come ha tenuto ha far sapere pubblicamente: “C’è una disponibilità a fare questo, persino con una crisi breve, gestibile, parlamentare, che non apra quelle fibrillazioni che di solito le crisi procurano”. Le cose da fare il dirigente Pd le indica molto nel dettaglio: “Dobbiamo avere un’alleanza molto solida, che abbia un’intesa politica e che concordi un programma di fine legislatura. Un programma preciso, chiaro. E fare anche un riassetto del governo”. 

Un riassetto, precisa, che può anche portare ad un ingresso dello stesso Zingaretti e degli altri leader: “Appunto, secondo sarebbe sicuramente” un’ipotesi. “Io ho parlato sempre – è una mia opinione personale – di una necessità di un rafforzamento politico”. Del resto, “se fai un programma nuovo è evidente che devi cercare di adeguare anche le forze che hai in campo, non c’è nulla di male. Questo moralismo che gira… Le poltrone sono una cosa brutta se sono slegate da un progetto politico”. 

Un messaggio che sembra diretto sia a Renzi che a Conte: il leader di Iv deve accettare il reincarico all’attuale premier, impegnarsi in maniera solenne a non tentare altre strade, anche perché il Pd continua a dire no a governi tecnici, persino se a guida Draghi. “Non lo tirerei per la giacca”, dice Bettini. Anche perché “Abbiamo già avuto esperienze tecniche, di grande personalità, l’abbiamo avuta con Monti. Però, mi faccia dire, non è che alla fine siano andate troppo bene”. Ma Conte, appunto, deve accettare di aprire una crisi vera e propria, anche se pilotata, per definire un nuovo patto di governo e – inevitabilmente – anche una squadra diversa. E proprio nelle ore più pesanti per Conte, da Palazzo Chigi si fa trapelare tutta l’irritazione del Premier: "Se il leader di Iv Matteo Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv". E’ il messaggiol che trapela da Palazzo Chigi. Nelle ore precedenti presa di posizione anche del Vicesegretario del PdAndrea Orlando che ha chiarito ulteriormente la posizione del suo partito: “Noi non crediamo che si debba e si possa andare fuori da questa maggioranza e crediamo che in questa maggioranza il punto di equilibrio sia Conte. Non c’è un ragionamento ideologico ma riteniamo che tutte le altre strade siano precluse”. 

Si vedrà la reazione di Renzi. Il leader Iv era furente per le parole di Casalino: “Non so cosa farà il presidente del Consiglio, so che nella conferenza stampa di fine ha detto di voler sfidare Iv in aula. E’ un atteggiamento non proprio lungimirante, ma se lo vuole fare… Oggi Casalino ha detto che in Senato asfalteranno Iv”. E Ettore Rosato aggiunge: “Conte che ha un problema con noi. Ha detto: li asfalto in Senato. Vuol dire che ci vedremo in Senato”.

 





Mercato del lavoro, sorpresa dall’Italia. E’ al top nell’Ue

 

 

Nel terzo trimestre del 2020, il mercato del lavoro in Italia ha registrato la ripresa più forte in Europa grazie al calo della cig e alla diminuzione degli inattivi. Secondo i dati Eurostat infatti, nel nostro paese si è registrato il maggiore calo (-1,7 punti percentuali) della fragilità del mercato del lavoro.   A contribuire alla ripresa è stata soprattutto la diminuzione di ferie forzate e cig, con le assenze passate dal 24% al 7%. In Italia si è osservato anche il secondo aumento in Ue delle ore lavorate (+28,3%). Anche gli inattivi sono scesi: occupati e disoccupati sono saliti di 0,2 e 1,5 punti percentuali. 

 





Nuova Alitalia, l’Ue vuole chiarezza su cento punti

 

 

Quasi 100 punti da chiarire, da parte del governo, “per strappare alla commissione europea il via libera alla newco Ita” costituita per il salvataggio di Alitalia. Lo scrive Mf riportando una lettera inviata l’8 gennaio alla rappresentanza italiana a Bruxelles dalla Dg Competition, l’Antitrust Ue.  Una lettera “disseminata di ‘please’ e punti interrogativi”, con tante richieste di chiarimenti all’esecutivo per “non incappare in una procedura per aiuti di Stato in grado di bloccare i tre miliardi della dote Mef: una zavorra sul decollo della nuova società”.  “Le richieste di chiarimento – aggiunge il quotidiano finanziario – sono tutte riconducibili ai due requisiti fondamentali imposti dalle regole comunitarie per ristrutturazioni aziendali a matrice statale: discontinuità economica e condizioni di mercato, come se a intervenire fosse un investitore privato”.

 





Crollo delle vendite al dettaglio (-8,1%). Commercio on line da record (+50,2%)

 

A novembre 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo rispetto a ottobre del 6,9% in valore e del 7,4% in volume. Su base tendenziale, a novembre, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’8,1% in valore e dell’8,4% in volume. Ed è ancora boom per il commercio online che segna +50,2%. Lo ha reso noto l’Istat.  Il calo “è determinato dal comparto dei beni non alimentari, settore fortemente colpito dall’applicazione delle nuove misure di chiusura legate all’emergenza sanitaria; la diminuzione in questo comparto ha investito sia la grande distribuzione (-25,7%) sia, in misura inferiore, le imprese operanti su piccole superifici (-16,9%)”, ha spiegato l’Istituto di statistica.  In crescita, su base mensile, le vendite dei beni alimentari (+1% in valore e in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente del 13,2% e del 13,5%).  Nel trimestre settembre-novembre 2020, le vendite al dettaglio registrano un aumento congiunturale dello 0,5% in valore e dell’1,5% in volume. Crescono le vendite dei beni alimentari (+2,0% in valore e in volume) mentre quelle dei beni non alimentari calano in valore (-0,6%) e aumentano in volume (+1,1%).  A determinare il segno negativo, su base annua, sono le vendite dei beni non alimentari, in deciso calo (-15,1% in valore e in volume), mentre le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+2,2% in valore e +0,7% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+28,7%) e Utensileria per la casa e ferramenta (+2,0%). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-45,8%) e Abbigliamento e pellicceria (-37,7%).  Rispetto a novembre 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce sia per la grande distribuzione (-8,3%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-12,5%). Le vendite al di fuori dei negozi calano del 14,3% mentre il commercio elettronico è in forte aumento (+50,2%).

 





Oltre 14 mila nuovi positivi a Covid-19, aumentano le vittime, 616

 

Sono 14.242 i nuovi casi di coronavirus in Italia, a fronte di 141.641 tamponi (in crescita rispetto ai 91.656 del giorno precedente). Lo rileva il bollettino del ministero della Salute, secondo cui sono 616 i decessi (contro i 448 di lunedì). I guariti sono invece 19.565. Calano le terapie intensive (-6) ma aumentano i ricoveri (+109). Il tasso di positività scende al 10,05%, a fronte del 13,6% di lunedì (-3,55%).

 

Ecco la situazione nelle Regioni

 

LOMBARDIA - Sono 1.146 i nuovi contagi di Coronavirus in Lombardia. Si registrano altri 54 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 15.964 tamponi, per un totale di 5.077.338. Il totale degli attualmente positivi è di 54.415: di questi, 3.641 sono ricoverati con sintomi, 466 in terapia intensiva e 50.308 in isolamento domiciliare. I dimessi/guariti sono 423.074 in tutto. Il nome dei casi totali sale a 503.392, mentre è di 25.903 il totale delle vittime nella regione dall’inizio dell’emergenza.

PIEMONTE - Sono 901 i nuovi contagi da Covid in Piemonte, dove da ieri si registrano altri 42 morti. Il totale è ora di 8.237 deceduti risultati positivi al virus, 1.257 Alessandria, 527 Asti, 337 Biella, 948 Cuneo, 684 Novara, 3.758 Torino, 385 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 77 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

VENETO - Sono 2.104 i nuovi casi Covid in Veneto, dove si registrano anche 166 morti. "Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati fatti 52.671 tamponi con 2.134 nuovi positivi pari al 4% di incidenza. Considerate che la media nazionale è intorno al 14-15%", ha spiegato il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera. Zaia ha anche spiegato che ad oggi in Veneto vi sono in totale 3.419 ricoverati per Covid, suddivisi in 3.028 ricoverati in area non critica e 391 nelle terapie intensive, mentre il totale dei decessi da inizio pandemia è di 7.593. Un dato che però registra anche morti non contabilizzati nello scorso weekend. 

TOSCANA - Sono 303 i nuovi contagi di Coronavirus in Toscana, secondo i dati del bollettino regionale. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 21 morti. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 303 casi odierni è di 47 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 27% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 15% ha 80 anni o più). I guariti crescono dello 0,5% e raggiungono quota 113.005 (89,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.978.712, 7.569 in più rispetto a ieri, di cui il 4% positivo. Sono, invece, 2.634 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui l’11,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 8.723, -3,3% rispetto a ieri. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid sono complessivamente 910 (23 in meno rispetto a ieri, meno 2,5%), 137 in terapia intensiva (7 in meno rispetto a ieri, meno 4,9%). 

PUGLIA - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, informa che oggi sono stati eseguiti 10.458 test per l’infezione da Covid-19 e sono stati registrati 1.261 casi positivi: 398 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 151 nella provincia BAT, 299 in provincia di Foggia, 82 in provincia di Lecce, 232 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 42 decessi.

MARCHE - Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5615 tamponi: 3514 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1782 nello screening con percorso Antigenico) e 2101 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,2%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 499 (69 in provincia di Macerata, 119 in provincia di Ancona, 174 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 69 in provincia di Ascoli Piceno e 31 fuori regione). Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1782 test e sono stati riscontrati 84 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%.

ABRUZZO - Sono complessivamente 38.025 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 152 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 89 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 19, di cui 3 in provincia dell’Aquila, 7 in provincia di Pescara, 5 in provincia di Chieti e 4 in provincia di Teramo. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 1.291. Del totale odierno, 2 casi fanno riferimento a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 25597 dimessi/guariti (+389 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 11.137 (-243 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 546.247 tamponi molecolari (+2517 rispetto a ieri). Sono 478 i pazienti (+7 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 38 (invariato rispetto a ieri con un nuovo ricovero) in terapia intensiva, mentre gli altri 10.621 (-250 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare.

LAZIO - Oggi nel Lazio su oltre 13 mila tamponi (+2.702) si registrano 1.381 casi positivi (+127), 42 i decessi (-3) e +1.633 i guariti. Diminuiscono i decessi e i ricoveri, mentre aumentano i casi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%. I casi a Roma città tornano a quota 800". Lo sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato nel bollettino al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

FRIULI - Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.714 tamponi molecolari sono stati rilevati 586 nuovi contagi ai quali si aggiungono 61 casi già risultati positivi al tampone antigenico nei giorni scorsi e confermati da test molecolare, con una percentuale di positività dell’8,39%. Sono inoltre 2.016 i test rapidi antigenici realizzati e in cui sono stati rilevati 168 nuovi casi (8,33%). I decessi registrati sono 20, ai quali si aggiungono 2 morti pregresse afferenti al periodo tra il 23 novembre e l’11 dicembre 2020. I ricoveri nelle terapie intensive sono 68 mentre quelli in altri reparti scendono a 671. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 1.950, con la seguente suddivisione territoriale: 483 a Trieste, 905 a Udine, 428 a Pordenone e 134 a Gorizia. I totalmente guariti aumentano a 41.208, i clinicamente guariti salgono a 1.165, mentre le persone in isolamento sono 12.179. Da inizio pandemia i casi da tampone molecolare sono 57.241 con la seguente suddivisione territoriale: 11.935 a Trieste, 25.119 a Udine, 12.318 a Pordenone, 7.150 a Gorizia e 719 da fuori regione.

EMILIA ROMAGNA - Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 194.395 casi di positività, 1.563 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.653 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 9,4%. Purtroppo, si registrano 51 nuovi decessi.