Regione Lazio: infanzia, ecco gli esiti di “Non uno di meno”

 

Sono sei i progetti selezionati con il bando “Non uno di meno”, promosso dalla Regione Lazio e dall’impresa sociale Con i Bambini per contrastare i rischi di dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie attraverso presìdi educativi nei quartieri con maggiore grado di vulnerabilità sociale del Lazio, in particolare nella fase immediatamente successiva all’emergenza sanitaria. I progetti sono sostenuti con fondi dell’avviso che metteva a disposizione complessivamente 1 milione di euro suddiviso, in modo paritetico, tra Regione Lazio e l’impresa sociale Con i Bambini. Le sei iniziative si sviluppano su tutto il territorio regionale, 3 ricadono rispettivamente nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone, 1 nella provincia di Roma (Castelli Romani) e 2 nel comune di Roma (quartiere di San Basilio e Lunghezza), complessivamente coinvolgono 1.850 minori tra i 6 e i 13 anni, 1.100 nuclei familiari e 100 docenti circa. Per la realizzazione di progetti saranno coinvolti complessivamente 42 partner. “Lo stanziamento da parte della Regione Lazio di 500mila euro in co-programmazione con l’impresa sociale ‘Con i Bambini’, ha come prima finalità quella di essere un sostegno concreto per i minori e le famiglie più fragili che vivono in condizione di povertà educativa”, commenta l’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli. “L’avviso pubblico ‘Non uno di meno’ – prosegue l’assessore – nasce con l’obiettivo di contrastare i rischi di dispersione scolastica con progetti pratici da realizzare nei quartieri del Lazio caratterizzati da un alto grado di vulnerabilità sociale, ma vuole anche essere di supporto ai ragazzi nell’affrontare le possibili conseguenze che la pandemia ha riversato sull’organizzazione didattica e sull’apprendimento. Investire sui giovani equivale a investire sul nostro futuro e la Regione Lazio intende dare una risposta e un aiuto a coloro che vivono importanti mesi di formazione in un contesto storico complesso e particolare come quello di un’emergenza sanitaria. Non bisogna infatti sottovalutare – conclude Troncarelli – che la povertà educativa incide ancor più in questa fase, andando così a minare possibili competenze future e aspirazioni”.  “Il bando Non uno di meno’ – dichiara Marco Rossi-Doria, Vicepresidente di Con i Bambini – rappresenta una ‘prima volta’ molto significativa ed esemplare, di collaborazione operativa pubblico-privato sociale tra la Regione Lazio e l’impresa sociale Con i Bambini che attua i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.

 





Regione Lazio: autorizzazione paesaggistica, nuova procedura

 

Approvata la nuova modulistica per la richiesta di autorizzazione e compatibilità paesaggistica, sia in procedura ordinaria che semplificata, di competenza regionale. Con l’avvento del nuovo anno, non sarà possibile accettare domande presentate con modelli difformi rispetto al provvedimento recentemente entrato in vigore. In particolare, le istanze di autorizzazione paesaggistica devono essere sempre presentate allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) del Comune interessato, tranne qualora siano riferite a interventi ricadenti in più Comuni – in questo caso deve

essere presentata direttamente alla Regione – oppure sia necessario il ricorso alla conferenza di servizi. Lo sportello unico per l’edilizia (SUE), infatti, verificherà se le eventuali opere richiedano uno o più atti di validazione: nel primo caso trasmetterà la richiesta e la relativa documentazione direttamente alla Regione, mentre nel caso di più atti di assenso indirà la conferenza di servizi. “Questo provvedimento interessa le amministrazioni locali, gli operatori del settore e i cittadini del Lazio: grazie alla nuova modulistica si metterà finalmente ordine in un settore delicato e complesso, semplificando le procedure e garantendo chiarezza normativa e maggiore trasparenza”, ha detto Massimiliano Valeriani, assessore regionale all’Urbanistica e alle Politiche abitative.





Campidoglio: autorizzato l’ampliamento della rete idrica di Monte Migliore

 

Via libera dalla Giunta Capitolina al progetto definitivo per il potenziamento della rete idrica di Monte Migliore nel IX Municipio. I lavori saranno realizzati da Acea Ato2, sotto la supervisione del Dipartimento Simu di Roma Capitale per un importo complessivo di circa 3,6 milioni di euro. Gli interventi di ampliamento della rete idrica serviranno a collegare circa 100 utenze presenti nella zona e a fornire loro acqua potabile. Sarà realizzata una nuova rete idrica lunga circa 6 chilometri tra via Nazareno Strampelli e le strade limitrofe.  “Prosegue il nostro lavoro per portare l’acqua potabile nelle case dei cittadini, in quartieri di Roma che ancora ne sono sprovvisti. È fondamentale adeguare le infrastrutture sul nostro territorio, per portare i servizi essenziali in tutti i quartieri della città”, spiega la sindaca Virginia Raggi.  “Con la Delibera in Giunta compiamo un altro passo in avanti per la riqualificazione idrica del quadrante sud della città. Si tratta di un intervento atteso da molti anni, che avrà numerosi benefici per le migliaia di residenti che vivono nel quartiere”, precisa l’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo.  “Abbiamo portato acqua nelle periferie dove i cittadini aspettavano da decenni, da Roma Nord a Roma Sud. Anche il quadrante urbanizzato di Monte Migliore avrà la sua rete idrica e l’acqua potabile. Altra meta raggiunta dalla Commissione Capitolina Lavori Pubblici con un grande lavoro di squadra insieme al Dipartimento SIMU, AceaATO2, Municipio IX e, naturalmente, Assessorato alle Infrastrutture”, sottolinea la presidente della Commissione Lavori Pubblici Alessandra Agnello.





Più controlli contro gli assembramenti alle fermate di bus e metro della Capitale

 

Controlli a Roma negli snodi principali del trasporto pubblico locale, in particolare ai capolinea di bus e metro, considerati a rischio assembramento con la ripresa delle attività scolastiche l’11 gennaio. Nelle prossime ore il piano di presidio verrà messo a punto con un’ordinanza del questore della Capitale Roma.




Cooperative sociali, c’è un Bando regionale da tre milioni di euro

 

Pubblicato sul sito della Regione Lazio l’Avviso pubblico per gli Interventi regionali a sostegno delle cooperative sociali,  per l’occupazione di persone svantaggiate. Il bando stanzia 3 milioni di euro, ogni progetto potrà avere una soglia massima di 100mila euro.
“Con questo intervento vogliamo incentivare nuove opportunità di inclusione sociale a favore delle persone più fragili affinché abbiano sempre più un ruolo di partecipazione attiva nella società”, spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.
“La Regione Lazio - aggiunge Troncarelli - continua ad investire nello sviluppo e sostegno delle cooperative sociali ai sensi della Legge regionale n.24/‘96, perché riconosce la loro attività di promozione umana e di integrazione sociale con particolare riferimento alle persone vulnerabili”.
I progetti, la cui attività deve necessariamente svolgersi nel territorio regionale, devono prevedere la realizzazione di uno o più dei seguenti interventi: l’incremento di unità lavorative svantaggiate che operano a tempo pieno in qualità di lavoratori e/o di soci lavoratori; il miglioramento della qualità dei servizi resi, anche attraverso il riconoscimento di certificazione conforme alle direttive dell’Unione europea nel settore socio-sanitario, assistenziale ed educativo; la realizzazione di attività integrate finalizzate alla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e/o alla migliore acquisizione di capacità lavorative di persone svantaggiate che operano in qualità di lavoratori e/o di soci lavoratori; l’adeguamento del posto di lavoro alle esigenze delle persone svantaggiate. Per la realizzazione delle iniziative possono essere coinvolti, a titolo gratuito, enti pubblici (compresi gli enti locali) e privati (ivi compresi anche i soggetti non appartenenti al Terzo settore, come le imprese).

Il bando è pubblicato al seguente indirizzo: https://www.laziocrea.it/laziocrea/gare/avviso-pubblico-per-gli-interventi-regionali-a-sostegno-delle-cooperative-sociali/, le domande dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 16:00 del 22 febbraio 2021.





Piano trasporti, tutto pronto per il rientro a scuola nel Lazio

 

Il Piano dei Trasporti, in vista del rientro a scuola l’11 gennaio è pronto e sarà messo in atto per garantire la sicurezza dei cittadini e il necessario adeguamento dell’offerta di trasporto pubblico. 
I piani operativi che costituiscono il piano generale del trasporto, sono il frutto dell’opera di coordinamento delle Prefetture, che hanno svolto un grande lavoro, lucido, autorevole e concreto, insieme alla Regione, ai Comuni, alle Province e all’Ufficio scolastico regionale.
Per far fronte al necessario aumento dell’offerta, è stato attivato un grande investimento da 30 milioni di euro, tenendo conto di tutto il sistema del trasporto pubblico dei territori regionali.
Questo investimento consentirà di coprire anche tutto il fabbisogno, pari a 11,5 milioni di euro, richiesto da Atac per potenziare il servizio a Roma.
Nel particolare, i numeri del Piano sono questi:
La gara Cotral, conclusa con l’individuazione dei soggetti privati vincitori, consentirà di avere fino a 500 corse aggiuntive al giorno con 400.000 posti aggiuntivi al mese, calcolando il coefficiente di riempimento mezzi al 50%. Sono già attive le prove tragitto degli operatori privati, mentre il servizio effettivo partirà appunto dal giorno di riapertura delle scuole, con gli orari di entrata scaglionati alle 8 e alle 10. 
La gara che Astral ha affidato, per rafforzare le penetrazioni su Roma del trasporto extraurbano, in accordo con Roma Agenzia per la Mobilità e Atac, e con il coordinamento degli assessorati e delle direzioni trasporti di Regione e Comune, assicurerà una disponibilità aggiuntiva fino a 500 bus turistici,150 nel solo Comune di Roma, in grado di sviluppare fino a 1100 corse aggiuntive al giorno, per un totale di 880.000 posti mese in più. Inoltre, la gara di Astral, consentirà di coprire anche il potenziamento del servizio urbano degli enti locali che ne faranno richiesta.
Lo comunica in una nota l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri.





Zingaretti: “Alle imprese del Lazio, 51 milioni a fondo perduto di ristori”

Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio “Ristoro Lazio Irap”, il bando della Regione Lazio da 51 milioni di euro, a fondo perduto, per sostenere la liquidità delle micro, piccole e medie attività economiche del Lazio appartenenti a settori particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia provocata dal Covid-19 e che hanno subito chiusure o limitazioni dell’attività nei mesi scorsi. Il bando, che è a sportello, aprirà il prossimo lunedì 11 gennaio. “Una misura che rappresenta un sostegno reale e concreto per le imprese della nostra regione fortemente colpite dalla crisi economica generata dal Covid nel 2020. Una mano tesa verso migliaia di lavoratori e le loro attività economiche. Il bando sarà facilmente accessibile e soprattutto prevede, una volta completato l’iter, la rapida erogazione dei fondi per permettere alle aziende di respirare in questo momento di apnea economica. Nella prima e nella seconda fase della pandemia la Regione Lazio è intervenuta con interventi mirati, senza escludere categorie e settori magari meno visibili rispetto ad altri, dimostrando ancora una volta che non con le parole ma con i fatti si può, e si deve, essere vicini ai cittadini, soprattutto nei momenti di difficoltà” ha spiegato il Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Potranno ricevere i fondi di “Ristoro Lazio Irap”, i liberi professionisti titolari di partita Iva e le micro, piccole e medie imprese (Mpmi) appartenenti a 283 distinti codici Ateco: tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater (ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché già ristorati con altre misure regionali ad hoc) e tutti quelli di: commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo. L’importo del ristoro – un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25.000 euro a impresa – sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre. Il riferimento alla rata Irap è pensato per rendere automatico il calcolo delle somme e più rapida la loro erogazione. “Con questi 51 milioni di euro la Regione Lazio vara una ulteriore manovra di sostegno alla liquidità delle imprese, per dare respiro a diversi settori, dal commercio al turismo, dai pubblici esercizi ai servizi alla persona, dalle filiere del benessere e del tempo libero a quelle di cultura e sport” ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli, che aggiunge: “Da marzo a oggi la Regione Lazio ha già investito oltre 500 milioni di euro su misure per sostenere le imprese colpite dalla crisi economica generata dal Covid-19: si tratta di un impegno rilevante, a cui seguiranno ulteriori provvedimenti. Non vogliamo lasciare indietro nessuno; insieme riusciremo a vincere questa battaglia e a ripartire per tornare a crescere”. 





Rider aggredito e rapinato a Napoli, confermati i fermi dei minorenni

 

l giudice Marina Ferrara del Tribunale dei Minorenni di Napoli ha confermato il decreto di fermo emesso dalla Procura dei Minorenni nei confronti dei quattro minorenni del branco composto anche da due maggiorenni, che la notte tra l’1 e il 2 gennaio scorsi ai danni di un rider napoletano, Giovanni Lanciato, di 50 anni, a cui una banda composta da sei giovanissimi ha rubato lo scooter. Il giudice ha anche disposto la detenzione per i due 17enne e i due 16enni, in un istituto minorile. I ragazzi e i genitori sono scoppiati in lacrime dopo la lettura della sentenza. La camera di consiglio è durata circa due ore. Secondo quanto si è appreso i ragazzi hanno risposto a tutte le domande poste dal giudice, hanno ammesso le loro responsabilità e si sono mostrati estremamente collaborativi con l’autorità giudiziaria. Annunciata da parte degli avvocati l’istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. 

 





Rsa abruzzesi al setaccio dei Nas, gravi irregolarità in molte strutture

Gravi violazioni commesse dai gestori di quattro strutture sociosanitarie e socioassistenziali, una del Pescarese, una del Teramano e due del Chietino. Le hanno accertate i Carabinieri del Nas di Pescara che, nel periodo delle festività di Natale, hanno ispezionato cinque strutture sociosanitarie e tre socioassistenziali abruzzesi in cui si erano sviluppati focolai di Covid-19. In particolare, i gestori sarebbero responsabili di aver abbandonato persone bisognose di assistenza e di aver favorito il contagio, determinando il decesso di diverse persone anziane, peraltro ospitate in numero superiore a quello consentito. In uno degli interventi è stata rilevata l’omessa comunicazione alla Asl circa casi di positività al test diagnostico per il Covid-19, che avrebbe ulteriormente contribuito all’estensione del contagio di tutti i venti ospiti presenti e di otto dipendenti su dodici.  I responsabili delle quattro strutture in cui sono state rilevate irregolarità sono stati segnalati all’autorità giudiziaria. Le ispezioni, andate avanti fino a ieri, rientravano nell’ambito di una serie di controlli disposti in tutta Italia dal Comando Carabinieri per la tutela della salute ne periodo delle festività natalizie. 





Sequestrato il mega-yacht da 30 milioni di euro dell’imprenditore, Paolo Fassa

 

I militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano hanno sequestrato nel porto di Genova il maxi yacht di oltre 50 metri di proprietà di Paolo Fassa, titolare della azienda trevigiana di calcestruzzi Fassa Bortolo e patron dell’omonima squadra di ciclismo, indagato per frode fiscale e autoriciclaggio in una inchiesta dei pm milanese Paolo Storari e Giordano Baggio. Il valore stimato dell’imbarcazione è di circa 30 milioni di euro.





WhatsApp cambia le regole e bisognerà accettarle entro l’8 febbraio

 

WhatsApp cambia le proprie regole, bisogna accettare i termini di servizio per continuare ad utilizzare l’app. Le novità entreranno in vigore dall’8 febbraio ma sugli smartphone di molti utenti comincia a comparire la nuova versione delle norme che richiede il via libera ai cambiamenti, relativi in particolare alla gestione dei dati degli utenti del server con connessioni con Facebook. Al capitolo ’Società affiliate’ dei termini di servizio, si legge: "Facciamo parte delle aziende di Facebook. In qualità di una delle aziende di Facebook, WhatsApp riceve informazioni da, e condivide informazioni con, le aziende di Facebook come illustrato nell’Informativa sulla privacy di WhatsApp, anche al fine di fornire integrazioni che consentano all’utente di connettere la sua esperienza WhatsApp con altri Prodotti di un’azienda di Facebook, per garantire sicurezza, protezione e integrità nei Prodotti di un’azienda di Facebook e per migliorare le inserzioni e l’esperienza dell’utente relativa ai prodotti facenti parte dei Prodotti di un’azienda di Facebook". Come spesso accade, molti utenti hanno accettato le nuove regole senza leggere nemmeno una riga. E’ bastato questo per proiettare #Whatsapp ai vertici delle tendenze su Twitter, con i dubbi di migliaia di persone: "Scusate, whatsapp mi ha colto in un momento in cui mi girava storto e ho accettato i nuovi termini senza leggere: ho scambiato la mia primogenitura per un piatto di lenticchie?", si chiede qualcuno. Tra i tweet preoccupati, spuntano anche perle di saggezza: "Ora tutti preoccupati per la vostra privacy quando non avete mai letto i Termini e le Condizioni d’uso di qualcosa. Che poi neanche foste Putin, a WhatsApp non importa se cornificate qualcuno o se avete un gruppo per Pasquetta, don’t worry amici". E a rassicurare arriva anche il portavoce di WhatsApp: "Non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di WhatsApp nella Regione europea (incluso il Regno Unito) derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy". WhatsApp "non condivide i dati degli utenti WhatsApp dell’area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità" precisa ancora il portavoce.





Morto improvvisamente il giornalista Giuseppe Turani

 

E’ morto Giuseppe Turani, detto Peppino, editorialista economico per L’Espresso, Repubblica, Il Corriere della Sera, Capital e tante importanti testate dove aveva raccontato l’economia come pochi altri. E’ stato autore con Eugenio Scalfari di un libro che ha fatto epoca come Razza Padrona. Era nato a Voghera il 29 aprile del 1941, è morto all’ospedale di Broni dove appunto era stato ricoverato per un malore che lo ha colpito mercoleì nella sua abitazione. "Scompare un uomo di valore che ha attraversato da protagonista la storia del giornalismo economico. Con le sue lucide analisi ha raccontato la crescita dell’Italia e i passaggi più delicati dell’economia, con la competenza che l’ha contraddistinto". Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia viva.  "Oggi perdiamo non solo una firma storica del giornalismo - aggiunge - ma anche uno sguardo attento alle evoluzioni economiche e sociali, oltre che un testimone della vita del Paese". 





Esplosione all’Ospedale del Mare di Napoli, si apre una voragine. Nessuna vittima. Evacuato il Covid Residence

Esplosione all’Ospedale del Mare di Napoli, si apre una voragine. Nessuna vittima. Evacuato il Covid Residence 

 

Un’ampia voragine si è aperta nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, nella periferia est d Napoli. Non si registrano persone ferite o coinvolte, anche se alcune autovetture sono finite nella cavità. Si tratterebbe di un’esplosione: alcuni testimoni parlano infatti di un boato e del successivo cedimento della strada. Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. In un primo momento si era ipotizzata la pista dolosa.  L’incidente potrebbe essere stato causato da un problema alle condutture dell’ossigeno nel sottosuolo. Tutto è accaduto tra le “tra le 06.30 e 6.45  – riferisce una nota dell’Asl Napoli 1 – si è avvertito un forte boato all’interno dell’area parcheggio visitatori dell’Ospedale del Mare di Ponticelli. Di fatto il boato è stato determinato da un’implosione che ha generato una voragine di circa 2000 metri quadrati per una profondità di circa 20 metri”.

“I Vigili del Fuoco sono sul posto e benché la voragine abbia inghiottito alcune auto, al momento pare che non siano state coinvolte persone – continua la nota – In tutto l’Ospedale del Mare al momento è interrotta l’alimentazione elettrica dalla cabina principale ma il presidio è alimentato dai gruppi elettrogeni che garantiscono la piena operatività della struttura e la piena efficienza dell’attività assistenziale. Nel più breve tempo possibile l’ASL Napoli 1 Centro provvederà a chiudere temporaneamente il Covid Residence per impossibilità a garantire acqua calda e energia elettrica. “Al momento non c’è alcun elemento che induca a fare pensare ad un atto doloso”, conclude.

Il Covid Residence, per la sicurezza di tutti, è stato evacuato. In merito all’incidente è intervenuto il direttore dell’Asl Na1, Ciro Verdoliva: “C’è stata un’esplosione sotterranea con conseguente implosione che ha aperto una voragine di almeno 15m di profondità. I vigili del fuoco hanno fatto una prima ispezione e ci confermano che, al momento, non ci sono feriti. Ancora non sono state avallate ipotesi sull’origine, ma vorrei tranquillizzare tutti: l’ospedale è perfettamente funzionante. Con molta probabilità dovremmo chiudere il Covid Residence per la messa in sicurezza della struttura, priva di corrente ed acqua calda al momento, quindi i sei ospiti presenti verranno evacuati. Nonostante tutto, non ci ferma sicuramente una voragine”.





E’ tornato libero la mente degli attentatori del 2003 a Bali

 

Abu Bakar Bashir, considerato l’ideologo del gruppo di terroristi islamici che organizzò l’attentato di Bali del 2002, è ora in stato di libertà, come hanno reso noto fonti carcerarie, dopo aver scontato la sua pena. "E’ stato consegnato alla famiglia e a un team di avvocato che sono venuti a prenderlo in carcere", ha detto la portavoce Rika Aprianti in un comunicato. Bashir, 82 anni, tra i più noti estremisti dell’Indonesia, è considerato il leader spirituale della rete Jemaah Islamiah legata ad al Qaeda. È stato condannato nel 2011 per i suoi legami con i campi di addestramento dei militanti nella provincia di Aceh. Il gruppo Jemaah Islamiah è accusato di aver pianificato diversi grandi attacchi in Indonesia e include agenti addestrati in Afghanistan, Pakistan e Filippine meridionali. I suoi membri sono accusati di aver orchestrato gli attentati del 2002 ai nightclub di Bali dove morirono più di 200 persone, tra cui decine di australiani, e un attacco all’hotel JW Marriott di Giacarta che uccise 12 persone nel 2003.





Assalto a Capitol Hill, morto un agente della Polizia del Congresso. A Washington stato di emergenza per 15 giorni

 

Un agente della Capitol Police è morto a seguito delle ferite riportate negli scontri di mercoledì con i manifestanti pro Trump durante l’assalto a Capitol Hill. L’agente, ha riferito il corpo di polizia addetto alla sicurezza di Capitol Hill, si chiamava Brian D. Sicknick ed è deceduto alle 21.30 di giovedì. Era in servizio dal 2008. Sicknick "è rimasto ferito durante scontri fisici con i manifestanti", in seguito ha avuto un collasso ed è stato trasportato in ospedale, secondo quanto afferma una dichiarazione ufficiale. Sale così a 5 morti il bilancio degli scontri, tra le vittime anche una donna colpita da un’arma da fuoco: a sparare, un agente di polizia. Secondo quanto reso noto dal capo della polizia di Washington Robert Contee, sono 52 le persone arrestate per aver partecipato all’assalto. Tra gli arrestati, 4 lo sono stati perché in possesso di pistole, uno per possesso di arma proibita, 47 per violazione del coprifuoco e ingresso illegale al Congresso. Il sindaco di Washington Muriel Bowser ha proclamato uno stato di emergenza di 15 giorni per la capitale affermando che i sostenitori di Donald Trump potrebbero ancora rappresentare un pericolo. L’ordinanza aumenta i fondi alla sicurezza pubblica, il potere dei funzionari di far chiudere anticipatamente le attività commerciali e prevede la possibilità di imporre un coprifuoco. La direttiva resta in vigore fino al 21 gennaio, ovvero il giorno dopo il giuramento del presidente eletto Joe Biden previsto per mercoledì 20.





Biden contrario sia all’impeachment che alla destituzione di Trump

Joe Biden non ha alcun desiderio di aprire una nuova procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump e non ha alcuna intenzione di intervenire sull’ipotesi del ricorso al 25mo emendamento. Lo riporta la Cnn citando fonti vicine al presidente eletto degli Stati Uniti. Quest’ultimo preferirebbe rimanere concentrato sul suo insediamento alla Casa Bianca il 20 gennaio e considererebbe l’eventuale rimozione di Trump un atto che non aiuterebbe a unificare il Paese. Anche il vicepresidente americano Mike Pence sarebbe contrario alla rimozione di Donald Trump dal suo incarico ricorrendo al 25mo emendamento, secondo quanto riporta il New York Times.

 




Trump riconosce la sconfitta senza però nominare mai il suo successore. Agli insorti che lui stesso aveva innescato: “Non rappresentate il Paese. Chi ha infranto la legge pagherà”

 

Donald Trump è tornato in video dopo l’assalto al Congresso di ieri e ha lanciato un appello alla "riconciliazione". Attraverso le immagine postate su Twitter, il presidente uscente rivolgendosi agli americani ha riconosciuto per la prima volta che il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione, senza però mai nominare Joe Biden.

"Il mio obiettivo ora è di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata", ha aggiunto. "E’ l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America", ha aggiunto Trump nel video postato su Twitter. "Voi non rappresentate il nostro Paese e chi ha infranto la legge pagherà".

Intanto il presidente eletto Joe Biden sembra non avere alcun desiderio di aprire una nuova procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump e non ha alcuna intenzione di intervenire sull’ipotesi del ricorso al 25mo emendamento. Lo riporta la Cnn citando fonti vicine al presidente eletto degli Stati Uniti. Quest’ultimo preferirebbe rimanere concentrato sul suo insediamento alla Casa Bianca il 20 gennaio e considererebbe l’eventuale rimozione di Trump un atto che non aiuterebbe a unificare il Paese. E anche il vicepresidente americano Mike Pence si opporrebbe alla rimozione di Donald Trump ricorrendo al 25mo emendamento. Lo riporta il New York Times. Per attivare questa strada serve il consenso del vicepresidente e della maggioranza del governo. I leader democratici hanno già affermato che senza il ricorso al 25mo emendamento sono pronti a considerare un nuovo impeachment. C’è poi da dire che cadrà anche la prima testa per l’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump. Il capo della polizia del Congresso (Capitol Police), riportano alcuni media, si dimetterà il 16 gennaio, prima della cerimonia dell’Inauguration Day del 20 gennaio quando Joe Biden giurerà e si insedierà alla Casa Bianca. Il siluramento era stato chiesto dalla speaker della Camera Nancy Pelosi.





Covid ha fatto strage in Europa, L’Oms: “580mila le vittime e oltre 26 milioni i contagi”

 

"Nel 2020 nella Regione europea dell’Oms "sono stati registrati oltre 26 milioni di casi Covid-19 e oltre 580mila decessi. Un dato che segna un aumento dei morti di 3 volte rispetto al 2018 e quasi 5 volte rispetto al 2019". Lo ha affermato Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa. "Eravamo preparati per un inizio impegnativo per il 2021 ed è stato proprio così. Rimaniamo nella morsa del Covid-19 poiché i casi aumentano in tutta Europa e affrontiamo le nuove sfide portate dalle mutazioni del virus. Questo momento rappresenta un punto di svolta nel corso della pandemia: dove scienza, politica, tecnologia e i valori devono formare un fronte unico per respingere questo virus persistente e sfuggente", ha detto ancora Kluge aggiungendo: "Ad oggi, oltre 230 milioni di persone nella regione europea vivono in paesi sotto il completo lockdown nazionale e ci sono diversi paesi pronti ad annunciare misure di blocco nella prossima settimana".  "La trasmissione in tutta la regione europea si è mantenuta a tassi di infezione molto elevati. Al 6 gennaio quasi la metà dei paesi della regione ha un’incidenza di contagi oltre 150 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il 25%, nelle ultime due settimane, sta registrando un aumento dell’incidenza sopra il 10%. Oltre il 25% degli Stati della regione europea sta registrando quindi un’incidenza molto elevata che ha conseguenze sui sistemi sanitari che sono sotto pressione", ha evidenziato ancora l’Oms. Sulle cause di questo aumento dei casi durante il Natale, Kluge spiega che "non è ancora possibile determinare l’impatto del periodo delle festività, delle riunioni in famiglia e di qualsiasi allentamento del distanziamento fisico o, ad esempio, dell’indossare la mascherina - ha sottolineato Kluge - Ma anche le attività di screening potrebbero essere state inferiori durante le festività determinando un quadro incompleto dell’attuale situazione epidemiologica". "Il coronavirus è cambiato nel tempo - afferma ancora Kluge - Oggi abbiamo 22 paesi che hanno registrato la nuova variante, Sars CoV-2 Variant of Concern (Voc), e questo è un dato preoccupante perché è aumentata la trasmissibilità del virus. Ma fino ad oggi sappiamo che non c’è stato nessun cambiamento significativo nella malattia prodotta da questa variante, non né più grave né meno grave". "Senza un controllo più stretto per rallentare la sua diffusione ci sarà una maggior impatto sugli ospedali già stressati e sotto pressione", ha rimarcato il direttore. "Questa variante si diffonde in tutte le fasce d’età e i bambini non sembrano essere a rischio più elevato. La nostra valutazione è che questa variante possa, nel tempo, sostituire altri ceppi circolanti come si è visto nel Regno Unito e si sta vedendo sempre più in Danimarca", ha concluso.





Oltre 88 milioni di contagi da Covid nel mondo, tre milioni in più in soli quattro giorni

 

I casi di coronavirus a livello globale hanno superato la soglia degli 88 milioni, con un incremento di tre milioni di infezioni in soli quattro giorni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University.  Secondo l’università americana i contagi nel mondo sono attualmente 88.042.762, inclusi 1.898.530 morti, rispetto agli 85.122.080 (1.843.135 decessi) del 4 gennaio scorso.





Massimo Galli sulla terza ondata: “Preoccupato, i numeri non rassicurano”

  

"Mi auguro che non ci si debba trovare in una situazione simile a quella di due mesi fa. Ma i numeri non sono per niente rassicuranti". Così Massimo Galli, direttore di Malattie infettive presso l’ospedale Sacco di Milano, ospite del programma ’Il mio medico’ su Tv2000, che a proposito di una terza ondata nell’emergenza Covid evidenzia: "Vorrei mordermi la lingua per non dire qualcosa che fa parte dei miei timori e forse anche qualcosa di più. Su questo ho gravi preoccupazioni". "Nel contesto della sanità pubblica - prosegue Galli, parlando delle vaccinazioni - non c’è posto per operatori che hanno posizioni contrarie o esitanti nei confronti dei vaccini". "Alcuni medici contrari alla vaccinazione - conclude Galli - hanno posizioni ideologiche dettate spesso da un’oggettiva incompetenza. Dei ’no vax’ non amo parlare perché è come dare loro importanza". 





Ippolito (Spallanzani): “Dai vaccini rarissimi effetti di rilievo”

 

Il primo bilancio del vaccino è “ottimo”, secondo Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani ed esponente del Comitato tecnico-scientifico (Cts), “dal momento che anche durante la sperimentazione dei vaccini vi sono stati tra i volontari rarissimi effetti avversi di rilievo oltre a quelli che ci si aspetta da una qualunque vaccinazione: rossore nel sito dell’iniezione, qualche linea di febbre, mal di testa, tutte reazioni che spariscono nel giro di qualche ora”.  Quanto alla variante sudafricana, “è certamente possibile che questa o altre mutazioni possano rendere meno efficaci i vaccini”, afferma Ippolito, “ma va detto che quelli contro il coronavirus, e penso soprattutto ai vaccini genetici come quelli a Rna o a vettore virale, sono facilmente adattabili a nuovi ceppi, un po’ come avviene con il vaccino stagionale antinfluenzale, che contiene ogni anno i ceppi prevalenti. Vorrei inoltre sottolineare che i vaccini autorizzati finora, così come quelli in fase di sviluppo, producono quella che viene chiamata risposta policlonale, generano cioè numerosi anticorpi che si insediano su diverse parti del virus. Le modifiche a uno qualsiasi di questi siti di destinazione aumentano il rischio che i vaccini possano essere meno efficaci, non che non funzionino affatto. Per capirlo occorrerà tanta ricerca”.





Arcuri: “Da febbraio inizieremo a vaccinare gli ottantenni”

 

"Da febbraio inizieremo a vaccinare le persone con più di 80 anni". Lo ha annunciato il commissario Domenico Arcuri in una conferenza stampa per fare il punto sulle misure per l’emergenza Covid. Arcuri ha rivendicato che rispetto alla popolazione "siamo il primo Paese in Europa per numero di vaccinati"."In una settimana - ha sottolineato- sono state 339.223 le persone vaccinate. Impreparati? Grazie a Dio i numeri sono difficili da confutare. Siamo molto più preparati di altri’’.  Quanto ai contagi Arcuri ha sottolineato che "la ripresa non ancora drammatica ma preoccupante dell’Rt è in atto. Ho messo nel cassetto il congelamento della curva ma spero di ritirarlo fuori la prossima settimana quando si dovrebbero vedere gli effetti delle misure di Natale’’. Ma i morti, ammette, "continuano a essere troppi. I nostri concittadini che non ci sono più a causa del Coronavirus dall’inizio della pandemia abbiamo sono 77.291". Per questo "l’obiettivo è di vaccinare tutti entro l’autunno". ’’Abbiamo iniziato per bene questa lunga traversata che ci porterà fuori da questa tragedia". Ma "per raggiungere questo obiettivo servono tre componenti: dosi sufficienti di vaccino, un piano logistico e organizzativo per portare dosi nel minor tempo in un numero massimo di luoghi del nostro Paese e serve un insieme di donne e uomini capaci di somministrare queste dosi nel tempo più breve possibile al massimo numero di italiani. Servono vaccini, un piano ed essere capaci di somministrarlo’’. “Aifa ha autorizzato l’immissione in commercio del vaccino di Moderna. E’ una buona notizia, abbiamo fatto il tifo perché - ha scherzato Arcuri - la Befana ci portasse nella calza il vaccino di Moderna. Aspettiamo con ansia gli altri’’. ’’Fino ad oggi abbiamo inviato 919.425 vaccini nei 293 punti di somministrazione su tutto il territorio. Per questa prima fase ci siamo dati l’obiettivo di somministrarne almeno 65-67mila al giorno, ci stiamo riuscendo e stiamo superando questo obiettivo’’. Ritardi? ’’Non siamo in ritardo sui vaccini visto che siamo il primo paese in Europa. Dopo una partenza asimmetrica delle Regioni nei primi tre giorni, sembra che questa asimmetria si vada progressivamente riducendo, se non azzerando’’.





Palù (Aifa): “Mai vaccini così efficaci e sicuri come quelli di Pfizer e Moderna”

 

"Con il vaccino di Moderna avremo a disposizione un’arma molto potente, efficace al 95%, che si andrà ad affiancare al già utilizzato Pfizer-BioNTech, per combattere il virus". Il virologo Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, racconta a Tgcom24 come funzionano i preparati con cui si sta cercando di arginare la diffusione del Covid.  "La piattaforma tecnologica dei due vaccini è la stessa - spiega -: è basata sulla sintesi dell’Rna, il prodotto genico che permette di sintetizzare la protiena E contro cui si attivano gi anticorpi che neutralizzano l’infezione e potrebbero dare un’immunità sterilizzante. Proteggere cioè completamente non solo dalla malattia ma anche dall’infezione". Gli studi hanno rivelato che entrambi i vaccini, Moderna e Pfizer, danno una protezione elevatissima. "Moderna inoltre - chiarisce Palù ha fatto studi particolari sulle persone più anziane,valutando anche eventuali obiettivi secondari, anche questi risultati negativi. Insomma mai si erano visti vaccini con queste caratteristiche di efficacia e sicurezza". Infine, c’è AstraZeneca, per cui il nostro Paese ha messo in preventivo circa 50 milioni di dosi, il contingente più elevato, ma per cui si parla anche di supplemento di indagine. "Una sospensione dovuta alla concentrazione delle dosi e alla distanza tra prima e seconda dose, che hanno rivelato qualche problema". 





Vaccini, l’Ue raddoppia: ordini per 300 milioni di dosi

L’Unione Europea ha raggiunto un accordo per l’acquisto di 300 milioni di dosi aggiuntive del vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19, raddoppiando così il quantitativo già ordinato: lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una conferenza stampa. “Al momento abbiamo accesso a 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer. La buona notizia è che adesso abbiamo concordato di estendere il contratto con Pfizer e potremmo acquistare fino a 300 milioni di dosi aggiuntive di questo vaccino. In questo modo raddoppieremo le dosi del vaccino Pfizer”, ha spiegato. Bruxelles sta pianificando un ordine di 200 milioni di dosi aggiuntive del vaccino sviluppato dall’alleanza tra l’americana Pfizer e la tedesca BioNTech, con un’opzione per altri 100 milioni, è stato poi precisato in una nota della Commissione. Ciò consentirebbe all’Ue di acquisire fino a 600 milioni di dosi di questo vaccino autorizzato dal 21 dicembre.





Concessioni balneari, in Sardegna la Regione pronta a commissariare alcuni Comuni

"Estendete entro 15 giorni le concessioni balneari sino al 31 dicembre 2033 o vi commissariamo". È l’ultimatum dell’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ai sindaci di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Olbia, Arzachena, Loiri Porto San Paolo e Posada, per i quali la proroga contrasta con le normative europee.  "La proroga è disposta dalla legge statale - precisa l’assessore - la Regione e gli altri enti competenti non hanno alcun potere discrezionale rispetto alla sua attuazione".   Per l’avvio delle diffide e della procedura di commissariamento canta vittoria Federbalneari Sardegna, che avoca a sé il merito del provvedimento della Regione. "Per la prima volta in Italia una Federazione chiede e ottiene il commissariamento di enti locali inadempienti - sottolinea il segretario Claudio Maurelli - . La diffida ai sindaci non si era mai verificata nella storia della politica regionale, ma siamo consapevoli di averle tentate tutte per evitare questo epilogo".  Per il presidente Mario Isoni, addirittura, quelle dei Comuni ostili alla proroga sono "prese di posizione fuori legge".  Soddisfatto anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni. "La proroga tecnica voluta da alcune amministrazioni è intollerabile. Abbiamo espresso in più occasioni vicinanza al mondo della piccola e media impresa balneare sarda, che durante questo anno difficile non ha chiesto aiuti o interventi economici - prosegue Giagoni - ma un’estensione quindicennale delle concessioni comprensibile e lecita che consentirà loro investimenti e finanziamenti altrimenti preclusi e garantirà serenità ai lavoratori del comparto".  Quanto all’impasse creatosi tra Regione e Comuni, "la presa di posizione di alcuni enti locali è incomprensibile - conclude l’esponente della Lega - e altrettanto incomprensibile sarebbe stato il ritardo della Regione nel prendere posizione".





Dimezzati in Friuli Venezia Giulia i terreni destinati alla produzione di mais

 

Anche in Friuli Venezia Giulia, come nel resto d’Italia, gli ettari destinati al mais nell’arco di 10 anni si sono più che dimezzati, passando dai 91.000 del 2011 ai 40.000 di oggi (circa -56%) e ciò avrebbe "favorito la crescita delle importazioni nel nostro Paese anche di prodotto Ogm". Il dato è stato comunicato da Confagricoltura Fvg, che ha lanciato l’allarme attraverso una nota.  "Se non si provvederà al rilancio colturale - vi si legge - saranno a rischio, in particolare, le produzioni alimentari Dop di origine animale vincolate, dai disciplinari produttivi, ad avvalersi per l’alimentazione del bestiame di mangimi e foraggi del territorio". Secondo Confagricoltura Fvg, "è dunque fondamentale il rilancio della produzione maidicola" e per questo l’organizzazione delle imprese agricole valuta positivamente "la recente riunione del Tavolo tecnico ministeriale". Un’occasione in cui Confagricoltura ha sostenuto "le proposte presentate nelle bozze dei documenti programmatici integrativi del Piano di settore, che prevedono di consolidare e rafforzare lo strumento economico dei pagamenti diretti, promuovere anche un sostegno accoppiato, favorire l’accesso ai Psr regionali attraverso un’adeguata premialità e potenziate misure a supporto di investimenti e pratiche produttive innovative". L’associazione, infine, ha ribadito la necessità di "rafforzare ricerca, innovazione e assistenza tecnica, con il potenziamento della Rete nazionale di confronto varietale e l’individuazione di percorsi produttivi per specialties in filiera, l’analisi e la verifica in campo delle potenzialità delle New breeding technique, cioè cisgenesi e genome editing, che si differenziano dagli Ogm".




Dal 10 al 15 gennaio si colorano di arancione Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto

 

 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di Regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio e fino a venerdì 15 gennaio, data in cui scadrà l’attuale Dpcm. Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Come annunciato dal presidente Giovanni Toti sarà invece gialla la Regione Liguria. Con il nuovo Dpcm verranno valutate eventuali proroghe, fa sapere il ministero della Salute.




Sicurezza, pensioni: la Consap rispedisce al mittente la proposta di elevazione dell’età pensionabile

 

“Si sta tentando di far passare dalla finestra quel che era stato respinto alla porta”, così si esprime la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP) in merito all’interrogazione parlamentare di M5S, al Ministro dell’Interno Lamorgese, che contiene l’ipotesi di un’elevazione di due anni, su base facoltativa, dell’ingresso in quiescenza per il personale della Polizia di Stato.

Era il 2012 quando la Consap si batté per impedire che l’allora ministro Fornero alzasse l’età pensionabile degli appartenenti alle Forze di Polizia, nell’ambito della riforma Monti e questo per impedire il disconoscimento, di fatto, dello status di lavoro usurante, che rientra nella specificità della categoria.

“E’ paradossale che la stessa classe politica che non è stata in grado di garantire un turn over adeguato fra il personale di polizia – prosegue il sindacato di polizia CONSAP - oggi si nasconda, anche, dietro l’emergenza sanitaria per chiedere ai lavoratori della sicurezza un ulteriore sforzo, permanendo in servizio due anni oltre l’attuale età pensionabile”.

“Il nostro sindacato rispedisce al mittente questi escamotage - conclude il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone - proponendo la mobilitazione generale della categoria e fa appello a tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione, per stoppare questa richiesta ed impegnare invece il Governo e il Parlamento a garantire assunzioni e adeguato turn over in un settore cosi duramente impegnato al servizio del paese.                 





Regione Lombardia ha una nuova Giunta. Arriva l’ex ministro (sarà vicepresidente) Letizia Moratti

 

Gli ultimi dettagli sono stati messi nero su bianco nella tarda serata di giovedì, ed è stato il principale protagonista del rimpasto, il segretario della Lega Matteo Salvini, a dare l’annuncio in tv: "La squadra è chiusa". Non ha aggiunto altro lasciando l’annuncio di assessori e squadra a quello che ha definito "l’allenatore", ovvero il governatore Attilio Fontana. 

 E’ "una squadra più forte e strutturata. A differenza di quello che succede a Roma, dove vanno avanti da un mese, qui non si parla di nomi e cognomi ma di progetti e di rilancio. Il 2021 per i lombardi sarà un anno di ripartenza" ha ribadito Salvini, indicando come priorità per la Regione più colpita dalla pandemia "la salute e il rilancio economico". Alla guida della sanità lombarda, ha poi aggiunto commentando l’ingresso di Moratti, "serve un manager, e una persona che ha fatto bene il sindaco e il ministro è una garanzia". Anche Gallera, che ha partecipato alla riunione del Cts regionale e all’inaugurazione della nuova palazzina uffici dell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, ha parlato di Moratti - con la quale in passato ha già collaborato al Comune di Milano - come di "un’ottima persona e se sarà lei ad essere scelta" al suo posto "andrà benissimo". Seppur rassegnato a dover cedere il pesante incarico di responsabile del Welfare ("ognuno è chiamato a fare il proprio lavoro finché ci sono le condizioni", ha aggiunto sempre ai microfoni di Striscia), l’assessore forzista per giorni ha trattato per restare in giunta, anche se con una delega diversa. Ma pare non ci sia stato nulla da fare. 





Berlusconi: “Quella dell’assalto a Capitol Hill non è la nostra destra”

 “Le immagini del Congresso preso d’assalto da un gruppo di facinorosi mi hanno profondamente turbato”. Il leader di Forza Italia, in un intervento sul Giornale, prende le distanze dal presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo i disordini dell’altro giorno a Washington. “Per essere obbiettivi – aggiunge -, sarebbe ingiusto e ingeneroso negare che la Presidenza Trump abbia ottenuto anche risultati positivi importanti nel suo quadriennio. La politica di tagli fiscali, prima dell’emergenza Covid, aveva determinato effetti molto positivi sull’economia e sull’occupazione, mentre alcuni aspetti della politica estera sono stati di indubbio successo, per esempio aver favorito lo storico processo di pace fra Israele e diversi Paesi del mondo islamico. Questo brutto epilogo però mette in ombra anche quei successi e offuscherà nella storia il ricordo di questa Presidenza”. “In questi mesi ho deciso di mettere da parte le polemiche politiche e di rendermi disponibile a collaborare con un governo di cui non condivido quasi nulla, per fronteggiare l’emergenza della pandemia – prosegue Berlusconi -. Questo significa essere liberali, nelle democrazie dell’Occidente. Questo è il nostro centro-destra, quello di Winston Churchill, di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher, di Helmut Kohl, di George W. Bush”. “Una destra che assaltasse il Campidoglio non sarebbe mai la nostra destra – conclude -. E, in questo tragico episodio, la destra americana, che pure rispecchia uno stato d’animo diffuso nella società americana, incoraggiato ed eccitato da una propaganda poco responsabile, non è certamente la destra repubblicana che noi abbiamo sempre apprezzato”.





Effetto Covid sul deficit dello Stato

 

Nel terzo trimestre 2020 l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 9,4%

 

Nel terzo trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 9,4% (2,2% nello stesso trimestre del 2019). Lo ha reso noto l’Istat.  Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,9% (+1,0% nel terzo trimestre del 2019). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -3,7% (+0,8% nel terzo trimestre del 2019).  “Come nei primi due trimestri del 2020, l’incidenza del deficit delle Amministrazioni pubbliche sul Pil nel terzo trimestre risulta in forte crescita rispetto al corrispondente trimestre del 2019. In termini assoluti, il peggioramento dei saldi – ha spiegato l’Istat – è dovuto sia alla riduzione delle entrate, sia al consistente aumento delle uscite, dovuto alle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti dell’emergenza economica e sanitaria su famiglie e imprese”.  Le uscite totali nel terzo trimestre 2020 sono aumentate del 10,3% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e la loro incidenza sul Pil (pari al 53,1%) è aumentata in termini tendenziali di 7,1 punti percentuali. Nei primi nove mesi del 2020 la relativa incidenza è stata pari al 55,2%, in aumento di 8,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019.   Le uscite correnti hanno registrato, nel terzo trimestre 2020, un aumento tendenziale del 5,3% dovuto principalmente all’incremento delle prestazioni sociali in denaro (+10,9%), mentre le uscite in conto capitale sono cresciute in termini tendenziali del 77,4% per effetto delle misure straordinarie a favore delle imprese messe in atto dalle AP per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria.  Le entrate totali nel terzo trimestre 2020 si sono ridotte in termini tendenziali del 4,8% e la loro incidenza sul Pil è stata del 43,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019. Nei primi tre trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 45,1%, in diminuzione di 1 punto percentuale rispetto al corrispondente periodo del 2019.  Le entrate correnti nel terzo trimestre 2020 hanno segnato, in termini tendenziali, una riduzione del 4,9% a fronte di un aumento delle entrate in conto capitale dell’8,5%.




Passo indietro della disoccupazione, ma sempre di meno cercano lavoro

A novembre 2020 il tasso di disoccupazione scende all’8,9% (-0,6 punti rispetto al mese di ottobre) e tra i giovani al 29,5% (-0,4 punti). Lo comunica l’Istat, sottolineando il forte calo del numero di persone in cerca di lavoro che risulta -7,0%, pari a -168mila unità, nel confronto mensile, mentre nell’arco dei dodici mesi raggiunge -10,3%, pari a -256mila unità.  Dopo la sostanziale stabilità di ottobre, tornano a crescere gli occupati, che registrano un +0,3%, pari a +63mila unità, rispetto al mese precedente. Su base annua, si continua invece a registrare un calo che risulta dell’1,7%, pari a -390mila unità.  Rispetto a febbraio 2020, e quindi all’impatto del Covid, i livelli di occupazione e disoccupazione risultano "inferiori rispettivamente di 300 mila e di oltre 170 mila unità, mentre l’inattività è superiore di quasi 340 mila unità". 





L’epidemia peggiora, Rt oltre l’1%

L’Iss avverte: “Sono 12 le Regioni ad alto rischio contagio e otto a rischio moderato”.  Chieste misure più stringenti 

 

L’indice Rt in Italia torna sopra l’1 e sale a 1.03, l’epidemia di coronavirus peggiora e servono misure più severe per evitare un rapido aumento dei casi. E’ il quadro delineato dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021, sull’emergenza covid 19.  Nel periodo dal 15 al 28 dicembre 2020 "l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1.03 in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno". Nel documento "si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza nazionale a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio".  "Si osserva, dopo alcune settimane di diminuzione, nuovamente un aumento dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 313,28 per 100mila abitanti (dal 21 dicembre 2020 al 3 marzo 2021) contro 305,47 per 100mila abitanti (dal 14 dicembre 2020 al 27 dicembre 2020) - prosegue il report - Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione del Veneto (927,36 per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni). L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti". "Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100mila in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate", affermano gli esperti. "Sono 12 le Regioni e province autonome a rischio alto questa settimana, 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso". I dati evidenziano che l’epidemia di Covid-19 in Italia "si trova, in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti. Questo avverrebbe in un contesto di elevata incidenza con una pressione assistenziale ancora elevata ed in crescita in molte Regioni/PA".





Strage di Viareggio, prescritti gli omicidi colposi. La rabbia dei parenti delle vittime

 

 

Sentenza shock per le famiglie delle vittime della strage di Vierggio. Sono stati infatti dichiarati prescritti gli omicidi colposi a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro:lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis, anche per l’ex Ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti.   

Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. Scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage di Viareggio, davanti al palazzo dalla Corte di cassazione a Roma. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi per il disastro ferroviario nel quale persero la vita 32 persone nel giugno del 2009, a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro.

"E’ stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze: la Cassazione ha emesso un dispositivo molto complesso ma ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità".





Trump diserterà l’inaugurazione della Presidenza Biden

“A tutti coloro che l’hanno chiesto, non andrò all’inaugurazione il 20 gennaio". Lo ha ribadito su Twitter il presidente Donald Trump, confermando che non parteciperà alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca di Joe Biden. Come ha riportato oggi il New York Times, quindi, Trump e la first family potrebbero lasciare la Casa Bianca il 19 gennaio, il giorno prima del giuramento del suo successore. Questo è il secondo tweet dopo che Trump era già tornato a cinguettare, dopo la sospensione di 12 ore, disposta dal social. "I 75 milioni di grandi patrioti americani che hanno votato per me avranno una enorme voce in capitolo nel futuro. Non ci sarà mancanza di rispetto nei loro confronti e non saranno trattati in maniera scorretta in nessun modo o forma", le parole di Trump.




Libia, Fayez al Serraj a Palazzo Chigi

 

Il premier Conte e il ministro Di Maio hanno incontrato il capo del governo libico, riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez al Serraj. "E’ stata ribadita l’importanza di procedere speditamente nel processo politico sotto l’egida Onu. Pieno sostegno italiano al dialogo intra-libico verso un’ordinata transizione istituzionale a beneficio del popolo nordafricano", ha affermato via Twitter il presidente del Consiglio, da Palazzo Chigi.




Governo, il de profundis della Bellanova: “Esperienza conclusa, è al capolinea”

 

"Per me il tempo è finito, ora servono risposte. Sono mesi che chiediamo un accordo programmatico di governo, perché non si può andare avanti con un Dpcm e un dl alla settimana, non si può portare avanti così un paese grande come l’Italia. Noi critichiamo e facciamo proposte, il punto è se poi quelle proposte vengono accolte", non si può "solo distribuire bonus e" ricorrere alla "cassa integrazione. Questo tappa buchi non basta, c’è bisogno di programmare per dare prospettive. Questa esperienza di governo è al capolinea, abbiamo fatto un Cdm dalle 21 all’1 di notte per decidere se aprire la scuola il 7 o l’11... lo capiscono anche i bambini che si è conclusa un’esperienza". Così, intervenendo a ’Ore 14’ su Rai2, il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia Viva nel governo. Ultime ore del governo Conte II? "Questo dipende da Conte, da come vuole affrontare la situazione di grande emergenza in cui verte il Paese. Le risposte vanno date al Paese, ai cittadini, non al collocamento dei ministri o dello stesso Conte", ha risposto Bellanova.





Covid-19, ancora un Bollettino di guerra: 17.533 nuovi positivi e 620 decessi

Ancora un bollettino di guerra per Covid-19, sono infatti 17.533 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 140.267tamponi effettuati. Il tasso di positività si attesta al 12,5%, in calo di 2,3% rispetto al 14,8% di ieri. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 620 decessi, per un totale di 77.911 vittime dall’inizio della pandemia. Resta invariato (2.587) il numero delle persone in terapia intensiva, mentre aumentano di 22 unità i pazienti negli altri reparti Covid (23.313 in tutto).